Ho fatto Love Therapy con Floria Fiorucci, la sorella di Elio

Elio Fiorucci ha scritto un gran capitolo della storia del costume, a livello italiano e internazionale.

Ha fatto cose da autentico pioniere, molto tempo prima che diventassero comuni, a partire dall’apertura del suo negozio a Milano nel 1967, primo concept store in Italia.

Il suo denim ha fatto storia così come i suoi celeberrimi angeli.

Indimenticabile la commistione che ha saputo creare con l’arte e con artisti del calibro di Keith Haring. Era il 1983 quando Fiorucci ha affidato all’artista statunitense la decorazione del negozio in San Babila, precisamente in Galleria Passarella, completamente svuotato per l’evento.

E se non credete a me, se non credete se vi dico che Elio Fiorucci è stato importante ben oltre moda e costume, vi chiedo di leggere questo bellissimo articolo di Gianmarco Gronchi pubblicato in un sito che parla di storia dell’arte.

Non mi vergogno a raccontare che, nel 2015, quando è scomparso improvvisamente per un malore, ho pianto.
Perché Elio Fiorucci, oltre a essere un pezzo di storia (non manca mai nelle lezioni ai miei studenti), è uno dei motivi per cui mi sono innamorata della moda quando ero solo un’adolescente. Leggi tutto

Concatenazioni, Chiò e Laura Branca in mostra allo Spazio E di Ghemme

A cosa pensiamo usando il termine concatenazioni?

Lascio spazio al vocabolario Treccani, mio costante punto di riferimento.

Concatenazióne s. f. [dal lat. tardo concatenatioonis]. – 1. L’effetto del concatenare o del concatenarsi; fig., connessione, stretta relazione di reciproca dipendenza: ragionamenti, ai quali nessuno potrà dire almeno che mancasse la c. (Manzoni). 2. In genetica, termine usato talora come sinon. di associazione genica, per traduzione dell’ingl. linkage.

La parte che mi interessa particolarmente è quella che dice connessione, stretta relazione di reciproca dipendenza. Perché concatenazione si riferisce proprio a questo, a un mondo di connessioni e di relazioni tra persone, pensieri, emozioni.

Tant’è che Concatenazioni e precisamente ConCatenAzioni è il titolo di una mostra che mette in dialogo due artiste, Chiò e Laura Branca. E che indaga le connessioni esistenti tra loro.

La mostra viene inaugurata venerdì 22 settembre. Resta aperta fino a domenica 19 novembre 2023 presso lo Spazio E di Ghemme, in provincia di Novara. Leggi tutto

Due miei piccoli ritrovamenti vintage, l’occasione per parlare di chatelaine

In un articolo precedente, ho mostrato un ritrovamento fatto grazie alle ricerche che ho condotto il mese scorso nei mercatini francesi, in occasione delle vacanze. Si tratta di sei numeri datati 1939 – 1940 della rivista Marie Claire e, mostrandoli, avevo promesso che avrei poi condiviso altri ritrovamenti.

Eccomi qui a mantenere quella promessa.

Si tratta di due piccoli oggetti in argento, ovvero un pettinino da barba e una micro matita.

Sono – a mio avviso – entrambi molto affascinanti. Raccontano abitudini del passato e anche un certo gusto per oggetti pratici e, allo stesso tempo, esteticamente belli e curati. Notate i motivi squisitamente intagliati.

Oggi desidero soffermarmi soprattutto sulla matita in quanto faceva parte di un oggetto meraviglioso chiamato chatelaine o châtelaine, per usare la precisa dicitura francese.

Si tratta infatti del termine francese con cui si indicava la “signora del castello”, derivante a sua volta dal latino. Leggi tutto

Da Albrecht Dürer a Andy Warhol, l’arte grafica è in mostra a Lugano

ETH Zürich, ovvero il Politecnico di Zurigo, è un’istituzione molto nota e rinomata, in Svizzera e all’estero. Eppure, non tutti sanno (sottoscritta inclusa) della sua preziosa Collezione di Arte Grafica, la Graphische Sammlung.

Il MASI di Lugano, il Museo d’Arte della Svizzera Italiana, offre a noi tutti l’occasione di conoscerla.

Come? Grazie alla mostra Da Albrecht Dürer a Andy Warhol – Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich.

Tecniche, motivi, stili e concezioni dell’arte grafica nei secoli si susseguono in un percorso che porta alla scoperta di esponenti molto noti – da Albrecht Dürer a Rembrandt van Rijn, da Francisco de Goya a Maria Sibylla Merian, da Pablo Picasso e Andy Warhol a Edvard Munch – accanto a opere di artiste e artisti viventi tra cui John M Armleder, Olivier Mosset, Candida Höfer, Susan Hefuna, Shirana Shahbazi e Christiane Baumgartner.

Da questo raro ed eccezionale confronto tra antichi maestri e creazioni più contemporanee emergono connessioni inaspettate e sorprendenti.

Temi come il processo di creazione dell’opera d’arte, il rapporto tra copia e originale, la trasmissione di motivi e iconografie, ma anche la collaborazione tra professionalità diverse in campo artistico attraversano la storia della grafica fin dalla sua nascita. E toccano aspetti ancora oggi attuali. Leggi tutto

Uomini e tacchi, dal Re Sole fino a Diego Dolcini a Venezia 80

Uomini e tacchi: è un binomio che sorprende? È considerato un ossimoro?

In realtà, la storia d’amore tra uomini e tacchi è lunga e ricca di esempi.

E, come molti altri capi di abbigliamento, i tacchi alti non hanno genere. Anzi, a indossarli in passato sono stati spesso gli uomini, un po’ come accadde per il colore rosa: oggi è considerato femminile da tanti, ma per molto tempo è stato invece associato alla virilità.

Non voglio tediarvi con lunghi racconti storici e quindi mi limiterò a citare pochi esempi.

Il primo è Luigi XIV di Borbone. Il Re Sole ha regnato per ben 72 anni e 110 giorni dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di 5 anni, fino alla morte avvenuta nel 1715.

Come ci hanno raccontato a scuola, Luigi XIV era un monarca assoluto. Tutti i poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) venivano da lui esercitati nella convinzione che la sua autorità derivasse direttamente da Dio. E anche l’abbigliamento era espressione del suo potere: tra le altre cose, faceva ampio uso di scarpe con il tacco. Leggi tutto

1939 – 2023, 84 anni di storia della moda e dell’editoria grazie a Marie Claire

1939 – 2023: 84 anni di storia della moda e dell’editoria grazie alle ricerche che ho condotto in alcuni mercatini in Francia, durante le mie vacanze, e che mi hanno permesso di trovare sei numeri di Marie Claire che vanno da gennaio 1939 a febbraio 1940.

Conoscete la storia di Marie Claire?

Il giornale viene lanciato nel 1937, in Francia, co-fondato da Marcelle Auclair, giornalista e scrittrice. Il nome è ispirato dal romanzo Marie-Claire di Marguerite Audoux.

La distribuzione si interrompe nel 1942, quando le truppe tedesche aboliscono la stampa dei giornali locali, e riprende nel 1954.

Oggi Marie Claire è una delle riviste con il maggior numero di edizioni internazionali.

In Italia arriva negli Anni Sessanta e la formula non si discosta da quella originale francese: moda, attualità, bellezza e rubriche per una donna emancipata e anticonformista. Leggi tutto

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