Beautiful Curvy 2014: il calendario delle belle curve

Ho iniziato l’anno nuovo con grinta, all’insegna delle cose in cui credo e della libertà di parola e di pensiero: con le esternazioni mi sono trovata bene, mi sento più leggera, così continuo anche oggi. E allora via, senza tanti giri di parole: detesto i ghetti, di qualsiasi tipo essi siano, e soprattutto detesto quelli che ci costruiamo da soli. Mi spiego meglio: spesso siamo noi stessi a creare delle categorie nelle quali ci rinchiudiamo e che finiscono per diventare dei limiti. Questo succede (purtroppo) anche nel mondo dei blog dove si sente la necessità di categorizzare a tutti i costi: ci sono i fashion blog, i travel blog, i food blog, i blog di lifestyle, i blog di cinema, i blog delle mamme e via dicendo. All’interno dei fashion blog, poi, ci sono ulteriori suddivisioni: i blog di outfit, i blog letterari, i blog curvy.

Ecco, mi piacerebbe che un giorno tutte queste categorie venissero eliminate e che le persone potessero pensare semplicemente di avere un blog: se ne hai uno, perché deve appartenere per forza a una singola tipologia? Prendete il mio, per esempio: come dovrei posizionarmi? Non faccio outfit, parlo di moda ma non solo. Sapete cosa penso? Penso che il mio sia semplicemente un blog personale, nel quale parlo di ciò che più mi piace. Personale inteso come aggettivo, non come categoria.

Sono dunque contraria alle categorie, ebbene sì. Non sono, però, un’illusa e so benissimo che cancellare la suddivisione in categorie – in qualsiasi ambito – non è cosa facile né immediata. Sono a favore del fatto che si combatta ciò che non piace partendo dall’interno (come ciò che di sbagliato c’è all’interno della moda, è chi ci lavora che per primo dovrebbe lottare) e sono a favore di tutto ciò che porti al miglioramento della società in cui viviamo, fosse anche usare le stesse categorizzazioni che si vogliono combattere: usare nel modo migliore del termine, ovviamente, usare per far conoscere e per far capire, in modo tale che un giorno non ci sia più bisogno di categorie e distinzioni. Per questo non posso che appoggiare il calendario di Beautiful Curvy.

Beautiful Curvy nasce da un’idea di Barbara Christmann, redattrice italo-tedesca con una grande passione per la moda. Barbara è una donna dalle belle curve e ha riscontrato nel mercato italiano una diffusa mancanza di attenzione verso le taglie morbide, lacuna non colmata anche da parte dei media: ha dunque deciso di dedicarsi a questo mercato con occhio diverso, selezionando proposte moda di aziende italiane e straniere per donne mediterranee. Barbara lavora a questo progetto insieme a uno staff tutto curvy, composto da Laura Brivio, Ludovica Scalzo e Federica Oggioni: insieme portano avanti un blog-magazine che parla di moda, consigli di bellezza, benessere e news a 360°. Non solo: ogni anno, Beautiful Curvy presenta il suo calendario.

Per il 2014, i dodici ritratti sono firmati da Stefano Bidini, fotografo di moda e pubblicità: gli scatti, molto intensi, sono in bianco e nero e ricordano le dive del passato. Le protagoniste – alcune per la prima volta davanti all’obiettivo – sono tutte unite dal fatto di vivere bene la propria fisicità esuberante: sono state selezionate fra più di cento aspiranti modelle che hanno scritto da ogni parte della penisola per partecipare al casting e non è stato facile per la redazione scegliere le dodici che, ogni mese, saranno presentate una a una anche sul blog-magazine con un profilo che ne descriverà la personalità, le aspirazioni, i sogni, i gusti, le piccole manie.

La redazione di Beautiful Curvy pensa che sia importante parlare a tutte noi, donne normali e non modelle, offrendo punti di riferimento e di sicurezza che ci aiutino a vivere bene con noi stesse giorno dopo giorno, al di là delle misure, senza imposizioni ma sempre in salute, ci tengo a sottolinearlo. “Molte aziende che propongono moda curvy scelgono come testimonial modelle che portano una 42 – 44, mentre più del 40% delle donne italiane indossa una taglia dalla 44 in su”: eloquente, direi.

L’obiettivo? Quello che una fetta consistente di mercato venga presa in maggior considerazione dai media e dalle aziende.

Per far capire ancora meglio lo spirito del calendario, vi lascio il video del backstage: un’atmosfera così gioiosa non può che aver prodotto un ottimo risultato, no?

Se appoggio questa iniziativa, è perché il messaggio è lo stesso che ho voluto trasmettere col mio post precedente: vogliamoci bene e non lasciamoci intrappolare nella gabbia delle categorie. Il valore della bellezza insita nelle persone va ben oltre il nostro peso: la femminilità non deve essere più divisa in skinny o curvy, né si pesa come si fa con la frutta e la verdura al supermercato. Ribelliamoci!

Il calendario è scaricabile già da qualche giorno: nel 2013, è stato scaricato quasi 7.000 volte. Mi auguro che nel 2014 siano molte, molte di più: credo che le iniziative ad alto contenuto di gioia servano (talvolta anche più di quanto facciano altri gesti più seriosi) ad abbattere quei limiti e quelle barriere di cui parlavo in principio.

Sogno il giorno in cui un calendario servirà solo a segnare il tempo: nel frattempo, se può servire a combattere per qualcosa in cui credo, sarò la prima a scaricarlo.

Manu

 

Per scaricare il calendario Beautiful Curvy 2014: cliccate qui

Per conoscere Alice Matrundola, la protagonista della copertina: cliccate qui

Per conoscere Arianna Damiani, la protagonista di gennaio: cliccate qui

… e continuate a seguire Beautiful Curvy (qui il sito e qui la pagina Facebook) per scoprire, mese dopo mese, le protagoniste del calendario

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

emanuela
Reply

Bella, sì 🙂
Per questo ho deciso di appoggiarla: per continuare il mio discorso sul valore della bellezza insita nelle persone e che va ben oltre, per esempio, il nostro peso.
Grazie cara Giulia,
Manu

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