Tanto di cappello a Doria 1905

Ci sono gesti e abitudini che non passano mai di moda, che non sono soggetti a trend, che non hanno tempo.

Bere un buon caffè al bar.
Leggere il giornale fresco di stampa al mattino.
Andare a comprare il pane appena sfornato e assaggiarlo quand’è ancora caldo.
Aprire per la prima volta un libro appena acquistato.
Indossare capi ben fatti, secondo tradizione, per esempio un cappello.
Fare cappelli è un’arte nobile e lo sa bene Doria, brand storico dal passato prestigioso proiettato oggi verso ricerca e innovazione allo scopo di fondere lo studio dei propri archivi e delle lavorazioni sartoriali con tecniche di produzione di avanguardia.

Doria 1905 affonda le sue radici nella tradizione del fatto a mano: propone copricapo per uomini e donne, coppole, trilby, cloche, berretti, caps, fedora, tutti preparati con massima cura e attenzione quanto a scelta dei materiali, rifinitura dei dettagli e rispetto per la storia e l’esperienza del vero made in Italy.
L’azienda riesce così a mantenere inalterate lavorazioni tramandate di generazione in generazione sebbene le stesse vengano appunto innovate grazie a tecniche avanzate.

Da sempre, se penso a eleganza e raffinatezza, mi vengono in mente alcuni accessori tra cui il cappello: Doria 1905 fa un restyling del copricapo classico e lo fa con un buon mix di humour e rigore.
Il risultato è un accessorio prezioso e ricco di personalità e fatto con passione, abilità e dedizione.

La storia del marchio inizia nel lontano 1905, quando la famiglia D’Oria, insediatasi a Maglie, in provincia di Lecce, organizza un piccolo laboratorio nel centro cittadino specializzato nella produzione di cappelli. Il nome della famiglia, e conseguentemente quello del marchio, deriva da Oria, città del Salento, ed è dal suo stemma che deriva anche l’araldico di casa D’Oria, oggi utilizzato come emblema aziendale.

All’inizio degli anni ’60, il brand compie il grande salto: viene realizzato un nuovo stabilimento su tre livelli con manodopera tutta femminile e circa 120 impiegati.

Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15

Recentemente, alla fine del 2012, viene deciso di dare il via ad un ambizioso progetto di restyling e di rilancio del marchio ribattezzato Doria 1905 in onore alla sua prestigiosa storia: vengono implementate alcune divisioni tra cui l’ufficio stile, alla produzione vengono assunti 60 operai specializzati e viene realizzato un laboratorio interamente dedicato alla prototipia (il processo con cui viene ideato e realizzato il prototipo di un prodotto), alla ricerca e allo sviluppo dei materiali.

In occasione del press day tenuto a Milano lo scorso 29 ottobre, sono rimasta affascinata da questi bellissimi cappelli che ho potuto osservare da vicino, toccare e provare (e ne ho approfittato ampiamente, come potete vedere qui in fondo): ho scoperto parecchie cose e mi è stato spiegato che per realizzare ogni pezzo sono necessari in media circa 20 passaggi.

Per quanto riguarda il tessuto, il taglio viene effettuato in sbieco, come da tradizione, in modo che il cappello abbia una vestibilità perfetta e morbida: inoltre, il taglio dei tessuti a quadri viene effettuato in maniera particolare per far si che il motivo converga in maniera precisa.

Feltro e paglia vengono invece sottoposti a una prima fase di ammorbidimento manuale attraverso una macchina detta “sfumosa” la quale ammorbidisce il materiale tramite un getto di vapore, rendendolo malleabile e idoneo alla successiva lavorazione.

A seconda della tipologia di prodotto, seguono poi differenti fasi di lavorazione che comprendono l’applicazione di fodere che riportano la stampa dello scudetto originale Doria 1905 fino ad arrivare alla spazzolatura finale rigorosamente manuale.

Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15

Per l’autunno / inverno 2014 – 15, Doria 1905 ha realizzato una collezione da vero cappellaio d’autore con uno sguardo attento ai codici della moda contemporanea.

Come vuole la tradizione artigiana, ogni cappello è realizzabile in diversi tessuti e ogni modello in feltro è realizzabile in differenti qualità di miscele di pelo, Lana Superiore, Lapin rasato, Lapin Velour e Melousine.

I colori sono caldi, intensi e ci sono accostamenti cromatici raffinati nonché lavorazioni ricercate come il bi-tessuto e le delicate tese double face: Mostarda, Zafferano, Negramaro, Malvasia, Fondente, Tufo, Fumo, Notte sono i nomi suggestivi delle tinte che colorano i cappelli e fanno volare la fantasia.

Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15
Doria 1905, collezione autunno / inverno 2014 – 15

Per arricchire ulteriormente la collezione invernale, Doria 1905 ha deciso di presentare una speciale Christmas Edition, un feltro realizzato in un mélange di lapin, morbido, caldo e soffice nella particolare finitura velour che regala una naturale elasticità e riduce notevolmente la possibilità di sgualcirsi.

Il feltro è presentato in versione donna e uomo.

Doris è la versione femminile ed è un fedora a tesa stretta in un colore che fa parte della tradizione Doria 1905, il Rosso Cremisio; Dorian è invece la versione maschile, un modello denominato drop in un avvolgente color Cioccolato. A illuminare entrambi, ci sono le cinte in gros-grain in tono con profilo in raso: i cappelli sono accompagnati da un’elegante custodia in cotone garzato personalizzata con l’emblema di casa Doria.

Doris e Dorian saranno disponibili da metà novembre nelle boutique Doria 1905 e, a questo punto, spero di avervi incuriositi tanto da aver voglia di sapere dove questi cappelli siano venduti.

I cappelli <em>Dorian</em> e <em>Doris</em> di Doria 1905, <em>Christmas Edition 2014</em>
I cappelli Dorian e Doris di Doria 1905, Christmas Edition 2014

Il brand dispone di quattro negozi monomarca, uno a Maglie, uno a Bologna e due a Roma: questi spazi di vendita sono parte integrante del progetto in quanto portano avanti le stesse scelte oculate e gli stessi criteri di qualità infusi nella creazione dei cappelli.

La boutique di Maglie si trova nel centro cittadino, in un palazzo barocco posto a pochi passi dal luogo in cui nel 1905 fu aperto il primo laboratorio: lo spazio è il tipico locale con le volte a stella salentine. Scaffali e mensole semplici e lineari riprendono l’arredamento tipico delle case baronali primi ‘900 in chiave contemporanea, lasciando che i cappelli siano il vero arredamento del locale.

La boutique di Bologna è un gioiello liberty, uno scrigno di boiserie, scaffali e vetri Art Nouveau ed è dunque un omaggio al periodo della nascita della maison.

Infine, i due monomarca di Roma sono stati progettati in linea con le caratteristiche del negozio di Maglie che fa da progetto pilota per tutti i punti vendita e i corner del brand.

Ma Doria 1905 non ha intenzione di fermarsi qui: è prevista un’ulteriore espansione sia in Italia (Vicenza e Milano) sia all’estero (Parigi, Lugano, New York, Tokyo) e ammetto che quest’ultima previsione mi riempie di orgoglio patriottico.

L’atttrice Violante Placido con un cappello Doria 1905
L’atttrice Violante Placido con un cappello Doria 1905

“Chi entra in una boutique Doria 1905 non deve sentirsi intimorito, non deve respirare lusso patinato, ma passione per il prodotto e percezione di uno spirito semplice, tradizionale ma alternativo, quello che è appunto insito nel nostro marchio»: sono parole dell’amministratore delegato Roberto Gallo, membro dell’omonima famiglia che ha rilevato l’azienda alla fine degli anni ’90, facendole vivere un nuovo vigore e il restyling attuale.

Ecco perché questi cappelli mi piacciono tanto: non raccontano uno status symbol, ma la vera eleganza.

Non aspirano a un lusso intoccabile, da rivista (pur essendone all’altezza), bensì aspirano a vestire le teste della gente reale, per strada, riportando in auge un accessorio meraviglioso che parla di artigianato, capacità e tradizione rivisitati con occhio contemporaneo.

Questo è il saper fare che non solo dobbiamo salvaguardare e proteggere, ma diffondere, con forza e decisione.

Manu

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Doria 1905, qui la pagina Facebook, qui Twitter, qui Instagram e qui il canale YouTube dal quale viene il video qui sotto che spero vi faccia sognare così come ha fatto sognare me.

I negozi Doria 1905 si trovano a Maglie in provincia di Lecce (via Ginnasio n. 42, telefono 0836 1904243), a Bologna (via 4 Novembre n. 14/b, telefono 051 0475092) e a Roma in vicolo Dell’Orto di Napoli n. 5 (traversa via del Babuino, telefono 06 3210381) e in vicolo G.G. Belli n. 66 (Piazza Cavour, telefono 06 3207986). È prevista l’apertura di un punto vendita a Vicenza.

Se volete comprare online, trovate i cappelli Doria 1905 su Boutique On Click.

 

 

Vi saluto con gli scatti realizzati in occasione del press day dello scorso 29 ottobre e che mi vedono intenta a provare diversi modelli Doria 1905 🙂

Personal look: nella foto indosso collana con plastron di ditali da cucito opera di Serena Ciliberti di Sayang Ku

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Annalisa
Reply

Splendidi! Quello rosso è perfetto su di te! E la collana è davvero molto bella!

Manu
Reply

Sono davvero splendidi cappelli, cara Annalisa, e, avendoli tenuti in mano e dunque avendoli osservati da vicino e con grande attenzione, posso affermare che sono fatti con notevole maestria e perizia. Fa piacere – e fa bene al cuore – incontrare tanta abilità.
In effetti, ho molto amato la cloche rossa, ma ti confesso che non mi dispiacerebbe uno a tesa larga, come l’ultimo: lo trovo incredibilmente affascinante e un poco misterioso.
Grazie,
Manu 🙂

P.S.: la collana è un’altra chicca… Spero di parlare presto di Serena e del suo lavoro qui sul blog. Ho mostrato alcuni suoi lavori su una delle riviste per le quali ho lavorato, ma non sono soddisfatta: la voglio qui, in una monografia a lei dedicata 🙂

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