Milano Fashion Week SS 2015: Chicca Lualdi

Desidero dichiarare una volta di più tutto il mio amore per i giovani stilisti: come ho scritto altre volte, li considero come aria fresca per una stanza chiusa. Ammiro il loro coraggio e la capacità di osare, adoro il loro desiderio di sperimentare e mi conquistano definitivamente quando dimostrano di conoscere bene il passato pur guardando avanti.

I giovani talenti sono uniti dalla ricerca, dall’impegno e da un investimento continuo di risorse. In un momento indubbiamente difficile non solo per l’Italia ma per l’economia globale, questi talenti cercano la propria strada per emergere e farsi apprezzare: i loro percorsi raccontano come sia possibile inseguire i sogni grazie a lavoro, dedizione, perseveranza e – perché no? – anche a un pizzico di incoscienza, perché chi non si butta non cade, è vero, ma nemmeno volerà mai. Questi giovani uomini e giovani donne permettono, stagione dopo stagione, di aggiungere belle pagine alla storia della moda italiana e portano il nostro nome in giro per il mondo: non si può non essere orgogliosi di loro, non si può non seguirli e non appoggiarli.

Sono stati ben 15 i designer di nuova generazione che hanno sfilato in occasione dell’edizione appena terminata di Milano Moda Donna, tutti inseriti nel calendario ufficiale: a loro la Camera Nazionale della Moda Italiana ha dedicato anche un’apposita sezione del proprio sito, intitolandola New Talents. E alle 15 sfilate si sono affiancate ulteriori presentazioni, in calendario e non solo.

Sicuramente, avrete letto le polemiche nate proprio attorno al calendario, polemiche in parte dovute al fatto che diversi giovani siano stati posizionati in fondo, l’ultimo giorno, quando tanti addetti ai lavori erano già in partenza per Parigi: il problema è complesso e non voglio parlarne frettolosamente e con leggerezza. Certo, sulla questione del supporto ai giovani c’è ancora da lavorare e ci sono persone e aziende che devono cambiare mentalità: occorre far squadra e mi riferisco alla solidarietà che i grandi nomi dovrebbero avere verso i giovani, proprio per quel discorso di portare avanti il buon nome italiano. Visto, però, che preferisco sempre lasciare spazio a ciò che di positivo c’è ed è stato fatto, chiudo la parentesi dicendo che a mio avviso Camera Moda sta lavorando bene e che dunque deve continuare a insistere.

Tra i nuovi talenti, c’è una stilista che occupa un posto assolutamente speciale nel mio cuore: Chicca Lualdi.

Stagione dopo stagione, penso sempre che non possa più sorprendermi, penso sempre che non potrà essere ancora più brava di quanto abbia già dimostrato di essere: mi sbaglio, invece, perché Chicca va oltre e ogni volta la sua raffinatezza mi lascia senza fiato, trovando nuove forme.

Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015<span style="font-size: 13px; line-height: 19px;"> </span>
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015 

Per raccontare di lei, non esistono parole migliori di quelle con le quali si presenta proprio nella sezione New Talents di CNMI: Chicca afferma di perseguire la “sobrietà come espressione di creatività che non deve stupire ma valorizzare il senso estetico di elementi semplici in un perfetto equilibrio di gusto e qualità”.

Questa è lei, questa è la sua estetica che va ben oltre la semplice apparenza per diventare filosofia e stile di vita.

E così Chicca ha aperto il calendario ufficiale delle sfilate per la primavera / estate 2015 (un onore del quale è assolutamente all’altezza) mandando in passerella un’armonia di colori, stampe e grafiche che spaziano dai motivi geometrici a una reinterpretazione moderna del classico motivo Paisley (il motivo vegetale di origine persiana che riprende la forma della goccia).

L’armonia è anche nei volumi, nei tagli e nelle linee che seguono il rigore anni ’60 per gli abiti (arricchiti da dettagli o da contrasti di materia) e per i caban, alternandosi invece ad accenni anni ’70 per i gilet, le gonne (alcune lunghe a mezzo polpaccio in colore pieno o a stampe, altre ancora a ruota e che segnano il punto vita) e ancora per le giacche o per i pantaloni dal fondo scampanato.

Il risultato è un mix ben riuscito e contemporaneo: si può definire sobrio, appunto, ma anche fresco, femminile, pulito, mai scontato né rigido né banale.

Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015

Chicca lascia che a parlare siano i materiali di qualità (duchesse jacquard, lino fiammato, righe di organza, pelle e taffetà in un’alternanza di trasparenze e pieni), lascia che a scrivere il suo racconto di stile siano i tagli e un’ottima conoscenza delle tecniche sartoriali.

Tra i colori scelti c’è tanto bianco e tanto ocra, una meravigliosa tinta geranio e il verde, declinato in lime e salvia.

Per quanto riguarda gli accessori, segnalo gli occhiali coi quali Chicca dà un altro messaggio: “Plastic? No thanks, I go green”.

Addosso alle sue ragazze ci sono infatti gli occhiali Sunboo by Chicca Lualdi, una collaborazione portata avanti tra innovazione dei materiali e attenzione all’ambiente: le montature sono in bambù dipinto a mano.

Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015<br />La stilista a fine sfilata vestita in color corallo, bella e aggraziata quanto le sue ragazze: è lei stessa la miglior rappresentante del tipo di donna per cui disegna e crea.
Chicca Lualdi, primavera / estate 2015
La stilista a fine sfilata vestita in color corallo, bella e aggraziata quanto le sue ragazze: è lei stessa la miglior rappresentante del tipo di donna per cui disegna e crea.

La sua collezione è dunque un gioco di equilibri assai raffinati e secondo me è una delle più belle che Chicca Lualdi abbia finora presentato: dimostra il suo percorso e il raggiungimento di una maturità stilistica.

Chicca è riconoscibile, sempre, perché possiede personalità propria.

Con le collezioni dedicate alla bella stagione si esprime al meglio in quanto lei e la sua moda sono colme di grazia così come lo è la primavera.

Manu

 

 

 

Ringrazio l’ufficio stampa per l’uso delle foto che sono tutte di Piero Biasion, grandissimo fotografo dall’occhio formidabile e sensibile

Trovate invece alcune foto fatte da me alla sfilata sul mio account Instagram – link diretto qui in fondo

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui il sito e qui la pagina Facebook di Chicca Lualdi BeeQueen

Io e le collezioni più recenti di Chicca Lualdi: qui il mio racconto della sua collezione primavera / estate 2014 e qui il racconto della sua collezione autunno / inverno 2014 – 2015

La sezione New Talents del sito della Camera Nazionale della Moda dove potete trovare anche Chicca Lualdi: qui

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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