Parfum Divin: all Caudalie touches turns to gold

Non c’è due senza tre, dice un noto proverbio e – si sa – la saggezza popolare difficilmente sbaglia. Infatti, torno a parlare per la terza volta di Caudalie, cosa che ha un significato ben preciso: la maison de beauté mi ha conquistata e, come faccio con tutto ciò che apprezzo, mi fa piacere seguirla.

Stavolta, Caudalie mi ha coinvolta in una prima davvero assoluta: il lancio di Parfum Divin. Grazie alla guida piena di passione dei due fondatori, Mathilde e Bertrand Thomas, il marchio è cresciuto giorno dopo giorno e le fragranze, tanto amate da Mathilde, sono progressivamente entrate nei trattamenti, per esempio nelle Eaux Fraîches e nel magico Huile Divine: non esisteva però un vero e proprio profumo firmato Caudalie. Ed evidentemente, a Mathilde questa mancanza stava stretta.

“Quante volte ne abbiamo parlato con Jacques Cavallier. E ancora in quante mi hanno scritto per chiedermi “quando?””: così racconta Mathilde a proposito della genesi di Parfum Divin. Il profumo nasce dunque da una collaborazione: è stato creato insieme al celebre naso Jacques Cavallier ed è il naturale proseguimento di Huile Divine. Visto che sono peggio di San Tommaso e che sono indicibilmente curiosa, ho fatto un po’ di ricerche in rete e ho trovato il curriculum di Monsieur Cavallier: lo definirei… piuttosto impressionante. La lista dei profumi da lui creati è lunghissima e non manca nessuna delle maison più famose.

Il bouquet di Parfum Divin comprende elementi molto suggestivi: rosa del Marocco e rosa di Bulgaria, pompelmo, pepe rosa speziato, baccelli di vaniglia planifolia proveniente dall’Uganda, cedro di Virginia e muschio. Il risultato è leggero eppure persistente, delicato e vellutato, avvolgente e confortevole: uno di quei profumi che mi fanno stare bene e che mi fanno sentire in pace, fresca e pronta ad affrontare il mondo. Ho reso l’idea?

<em>Parfum Divin</em> di Caudalie<br />La mia opinione? <em>Divino</em>, di nome e di fatto
Parfum Divin di Caudalie
La mia opinione? Divino, di nome e di fatto

Come in ogni suo prodotto, Mathilde rifugge l’ostentazione e mira a un lusso più sottile: anche il flacone di Parfum Divin è un manifesto del suo pensiero ed è pulito, lineare, essenziale, senza fronzoli. Il vetro gioca coi toni dell’oro e la boccetta è chiusa da un tappo in legno di frassino proveniente da foreste a gestione sostenibile.

Ecco, questa è ciò che chiamo coerenza. I prodotti Caudalie non contengono parabeni, organismi geneticamente modificati, paraffina, coloranti sintetici e materie prime di origine animale: l’azienda è inoltre contro i test sugli animali e fa parte dell’associazione “1% for the Planet”, ovvero devolve l’1% del suo fatturato annuale mondiale a favore di associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente. Ho già raccontato questi dettagli in passato, ma mi fa sempre piacere ricordarli, in quanto costituiscono parte dei motivi per i quali apprezzo il marchio. La coerenza tra pensiero e azione è (purtroppo) merce assai rara oggigiorno.

Per festeggiare il lancio di Parfum Divin, Mathilde Thomas ha pensato a un’ulteriore collaborazione, quella con Frédérique Dessemond, creatrice di Ginette NY, marca franco-americana di gioielli: in ogni confezione di profumo si nasconde un codice che può far vincere un piccolo gioiello (una medaglietta) in oro 18 carati. È sufficiente inserire il codice sul sito dedicato per scoprire se la fortuna ci arride.

La mia <em>Collection Divine</em>: l’<em>Huile Divine</em> (adatto per corpo, viso e capelli), il nuovo <em>Parfum Divin</em> e infine <em>Jambes Divines</em>, un fluido corpo colorato per dare luce alle gambe senza autoabbronzante
La mia Collection Divine: l’Huile Divine (adatto per corpo, viso e capelli), il nuovo Parfum Divin e infine Jambes Divines, un fluido corpo colorato per dare luce alle gambe senza autoabbronzante

A questo punto, penso di aver spiegato il titolo che ho scelto per questo post, anche se credo che Mathilde, da francese, avrebbe preferito un tout ce que Caudalie touche se transforme en or: dall’oro che caratterizza tutta la Collection Divine all’oro del flacone del profumo, fino ad arrivare al piccolo gioiello scelto per festeggiare.

Stamattina ho indossato qualche goccia di Parfum Divin e ora, se mi sfioro i capelli dietro l’orecchio, mi sembra quasi di riuscire a vedere le amate vigne di Mathilde, il luogo dove tutto il suo sogno è nato: le immagino in autunno, stagione che amo e che senza dubbio le infiamma d’oro.

Reputo fondamentale che un profumo mi suggerisca un’emozione e che liberi delle immagini capaci di danzare nella mia testa. Mi piace che accarezzi un sogno, solletichi un ricordo, evochi un’immagine, familiare o magari fantastica. Il profumo è prima di tutto una sensazione e deve farci stare bene, deve riuscire a farci compiere un viaggio: l’olfatto è un senso forte ed è capace di distrarre perfino la vista, riportandoci alle nostre origini.

Concludo con un ultimo pensiero. Ho messo Parfum Divin pur non dovendo uscire: oggi lavoro qui, a casa, alla mia scrivania. Ma come mi ha insegnato mia mamma tanti anni fa, una donna deve essere bella per sé stessa, prima di tutto, e stare bene ci fa sentire pronte ad affrontare il mondo.

Meritiamo di sentirci belle e a nostro agio, giusto?

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Caudalie, qui la pagina Facebook, qui Twitter, qui Instagram e qui il canale YouTube.

Trovate Parfum Divin in farmacia, sul sito (qui c’è tutta la Collection Divine) e nelle boutique di Parigi, Milano, New York, Hong Kong, Rio de Janeiro, Sau Paulo, Los Angeles, Londra e Montréal.

Caudalie a Milano è in via Fiori Chiari 14, telefono 02 36745540.

Per sapere se il vostro codice è vincente, cliccate qui e inserite il codice che troverete nell’astuccio. Il concorso continua fino al 25 luglio 2014. Bonne chance!

Io e Caudalie: qui il mio primo articolo e qui il secondo che racconta la linea Polyphenol C15

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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