E se Morfeo si dimentica di me… io provo la melatonina e le erbe della notte di ESI

Aprile dolce dormire: così dice un noto proverbio.

Ironia della sorte, aprile – e più in generale la primavera – è il momento in cui gli animali escono dal letargo: noi esseri umani, invece, in letargo ci andremmo. Volentieri!

In effetti, il meteo del mese di aprile, soprattutto il primo caldo, porta spesso a una sorta di senso di stanchezza e spossatezza: ammetto di subire tutto ciò.

Di giorno mi addormenterei ovunque e, alla sera, mi addormento (anzi, svengo!) sul divano.

Quando però finalmente decido di andare a letto, il sonno tarda invece ad arrivare o, peggio ancora, risulta estremamente frammentato facendo sì che io continui a svegliarmi per tutta la notte: il risultato è che non riposo bene e la mattina sono spossata. Vado avanti lo stesso, naturalmente, come un soldatino diligente, e così accumulo stanchezza.

Oltre alla primavera, parte del problema risiede nell’età che avanza: non è una battuta, ahimè, è provato che, con l’andare degli anni, si dorma meno.

Ma devo riconoscere che tutto ciò è soprattutto colpa delle mie cattive abitudini: lavoro anche dopo cena e, quando spengo il pc, porto tablet e smartphone sul divano continuando a lavorare in mobilità. Ecco perché poi finisco con addormentarmi proprio lì, sul divano, a un’ora già tarda e con uno dei due dispositivi ancora in mano – cosa estremamente sbagliata.

Il resto lo fa lo stress (ebbene sì) il quale genera l’ansia che porta all’insonnia: riconosco anche questo, lo stress è una componente ormai intrinseca della mia vita quotidiana e temo di non essere l’unica, vero?

Mille cose da fare, tempi strettissimi per farle, pretese sempre più assurde, la necessità (necessità?) di essere sempre connessi e dunque presenti e pronti a rispondere: tutto ciò non permette a mente e cervello di staccare per riposarsi.

E così siamo arrivati al nucleo della questione: non stacco mai. E – ripeto – temo di non essere l’unica.

Ultimamente, infatti, ho scoperto che le questioni sonno e insonnia sono tanto sentite da avere una giornata dedicata.

Secondo alcune statistiche pare che quasi il 45% della popolazione mondiale soffra di disturbi del sonno: è un problema che peggiora in primavera, come scrivevo in principio, e proprio per questo è stato scelto l’ultimo venerdì prima dell’equinozio come data per il World Sleep Day organizzato dalla World Sleep Society fondata da WASM, l’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno.

L’evento è giunto quest’anno alla decima edizione e la data è stata il 17 marzo, giornata impiegata da più di 214 delegati in 42 Paesi (tra i quali l’Italia) per richiamare l’attenzione sui disturbi connessi a un’attività che occupa (o dovrebbe occupare) ben un terzo delle nostre vite.

Tema dell’iniziativa è soprattutto l’impatto che la qualità del sonno ha sul benessere di ognuno di noi, tanto che lo slogan è Sleep Soundly, Nurture Life ovvero Dormire sonni tranquilli, nutrire la vita.

Solo un sonno soddisfacente per qualità e quantità ci permette di affrontare una nuova giornata nella pienezza delle nostre facoltà fisiche e mentali: conseguentemente, il nocciolo è cosa fare per migliorare la qualità del riposo.

Per fortuna, infatti, la qualità di vita di una persona che si sveglia ripetutamente di notte o che non riesce ad addormentarsi come e quando vorrebbe può essere migliorata lavorando sulle cattive abitudini e anche sulla prevenzione, esattamente ciò che ho deciso di fare io quest’anno.

Aprile, da codice miniato del 1385 presso Biblioteca di Forlì, probabile miniatore di ambito bolognese (fonte <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/File:Aprile,_codice_miniato_del_1385.JPG" target="_blank">Wikipedia</a>)
Aprile, da codice miniato del 1385 presso Biblioteca di Forlì, probabile miniatore di ambito bolognese (fonte Wikipedia)

Come ho avuto modo di raccontare in precedenza, ricevo tante proposte di prodotti da testare: non mancano le proposte che riguardano l’ambito degli integratori.

Finora non avevo mai accettato proposte di tale tipo, tuttavia quest’anno ho cambiato idea poiché ho incontrato ESI, un’azienda capace di soddisfare i miei severi criteri di scelta e che dunque mi ha fatto venire voglia di testare i suoi prodotti.

Tra i motivi per i quali ho scelto ESI figura al primo posto la mia predilezione per il Made in Italy, predilezione che applico a tutti i campi: ESI, società che opera nel settore dei prodotti fitoterapici, nutraceutici, dietetici ed integratori alimentari, è un’azienda interamente italiana, dal concept alla produzione.

E un altro importante motivo è la solidità dell’azienda che esiste e opera dal 1975.

Dopo aver provato con soddisfazione alcuni prodotti della Linea Aloe Vera di ESI (come ho raccontato qui), ho deciso di provare anche gli integratori specifici per favorire un buon sonno.

ESI propone infatti la Linea Melatonin Pura: come molti sanno, la melatonina è un ormone che regola il ciclo sonno-veglia e che è naturalmente prodotto dal nostro organismo, precisamente dalla ghiandola pineale o epifisi. Oltre che negli esseri umani, la melatonina è prodotta anche da animali e piante (fitomelatonina).

Viene sintetizzata in assenza di luce dalla ghiandola pineale: poco dopo la comparsa dell’oscurità, le sue concentrazioni nel sangue aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente all’approssimarsi del mattino. L’esposizione alla luce inibisce infatti la sua produzione.

Talvolta, per varie ragioni (incluso andare a letto troppo tardi, come faccio io, nonché con l’avanzare dell’età come già accennavo), la concentrazione di melatonina diminuisce, provocando difficoltà ad addormentarsi nonché sonno disturbato.

In questi casi risulta utile fare un’integrazione: un integratore a base di melatonina pura aiuta a conciliare il sonno e anche ad alleviare, per esempio, gli effetti del jet lag (lo scompenso temporaneo provocato nel viaggiatore di un volo intercontinentale dal cambio del fuso orario).

ESI propone una vasta gamma di prodotti a base di melatonina: microtavolette facilmente deglutibili, anche in forma retard, gocce pure oppure con erbe, ovalette con valeriana (la mia scelta, visto che amo le cose pratiche) e perfino strips orosolubili, ovvero strisce che si mettono sulla lingua e che si dissolvono in pochi istanti.

Per favorire il rilassamento, ESI propone anche una gamma completa di integratori a base di principi vegetali quali passiflora, camomilla, tiglio, valeriana e biancospino: è la Linea Erbe della Notte.

In questa linea si possono trovare naturcaps (che mi hanno subito attratta perché sono costituite da una fibra vegetale ottenute dalla fermentazione della tapioca, quindi completamente naturali e prive di coloranti artificiali), gocce analcoliche (adatte anche ai bambini) e tisane alle erbe.

Queste ultime uniscono le note proprietà rilassanti delle erbe con la piacevole e distensiva abitudine di assumere una bevanda calda prima di andare a dormire.

I prodotti ESI che ho scelto, dalle linee Erbe della Notte e Melatonin Pura (photo credit Valentina Fazio)
I prodotti ESI che ho scelto, dalle linee Erbe della Notte e Melatonin Pura (photo credit Valentina Fazio)

Il test che sto conducendo da qualche giorno con melatonina ed erbe della notte procede bene, devo dire.

Mi sento più distesa e rilassata durante il giorno perché di notte tendo a svegliarmi meno e – sicuramente – a riposare meglio.

In realtà, non solo questi bensì tutti i prodotti ESI mirano al raggiungimento del benessere fisico e psichico e la gamma è molto completa, con preparazioni che rispondono alle più diverse esigenze, dagli antiossidanti alla cura di vari organi, dalla difesa del sistema immunitario alla digestione.

Ora, spetta a me fare l’ulteriore passo per riconquistare un buon sonno: lavorare anche sulle mie cattive abitudini.

E dunque lo ricordo a tutti e soprattutto a me stessa: l’uso di dispositivi elettronici poco prima di coricarsi – se non addirittura nel letto – ha due effetti negativi principali, tenere il cervello in uno stato di veglia costante e sopprimere proprio la preziosa melatonina.

Oltre ai dispositivi elettronici, sono sconsigliate anche quelle letture e quei film che ci agitano e che non ci aiutano a entrare in uno stato di rilassamento.

La sera andrebbe inoltre controllata l’alimentazione, evitando di assumere cibi troppo pesanti: lo stesso vale per il fumo e gli alcolici che andrebbero evitati.

Gli esperti dicono infine che facilita il sonno dormire in una camera silenziosa, buia (per la melatonina e la sua sintesi) e con una temperatura tra i 19 e i 25 gradi.

Io ho confessato e ora tocca a voi: dormite bene? E – soprattutto – riposate bene?

Se la risposta è no, cari amici, avete per caso qualcuna delle cattive abitudini che ho citato?

Lascio a voi la risposta che spero sia sincera: in fondo, uscire da quella voglia di letargo che ci coglie a primavera è in buona misura una scelta.

Manu

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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