La moda che verrà # 1: Paola Frani primavera / estate 2014

Architetture botaniche, colori vividi, eco-materiali declinati in chiave design: sono questi alcuni degli elementi che vanno a comporre la “sculpture nature” di Paola Frani, con un mix tra naturale e concettuale, tra arte e design. La stilista immagina un geo-giardino come ambiente ideale per la sua collezione andata in passerella a Milano il 18 settembre nella Sala degli Affreschi della Società Umanitaria (I chiostri di S. Barnaba) e che – come per le passate edizioni – ha inaugurato il calendario delle sfilate meneghine dedicate alla moda donna per la primavera / estate 2014.

Chi ha già letto qualcosa di mio in passato, forse ricorderà che seguo spesso Paola Frani (qui sito e qui pagina FB) e che l’apprezzo sia per le sue creazioni sia per la bella realtà aziendale che ha saputo creare: avevo già avuto modo di assaggiare un accenno della sua primavera / estate 2014 quando lo scorso maggio ero stata invitata a Rimini, per la sfilata della collezione PF, la seconda linea del brand (potete leggere l’articolo qui).

In passerella ho visto sfilare stavolta forme che si scompongono e si fanno geometriche pur mantenendo una certa fluidità, dettagli sempre più grafici, linee sofisticate e ricercate, geometrie macro e fiori schematizzati. I colori sono pieni e corposi e mi hanno ricordato la tavolozza di un pittore, con una presenza comunque molto importante del bianco: a completare gli outfit, sandali in suède e metallo con tacco a colonna, borse gioiello e alcuni bijou tra cui bracciali e bangle. Mi sono molto piaciuti anche i capelli raccolti in deliziosi chignon alti, sulla sommità del capo, e adornati con coroncine a dare un tratto romantico & chic.

La donna di casa Frani si riconferma molto contemporanea e sa essere femminile senza inutili ostentazioni (come sempre): si muove sicura in un luogo geo-grafico (e il trattino non è affatto casuale) dove l’essere naturale viene rivisitato in una chiave estremamente moderna.

Brava Paola!

Manu

Tutte le foto sono miei scatti

P.S. valido per tutti i post dedicati alle sfilate della Milano Fashion Week…
Quale blogger pubblica i post sulle sfilate non in tempo reale ma a settimana conclusa? Io!
Sono un po’ anomala, lo so, arrivo in ritardo con foto imperfette, con la mia visione emozionale ed emozionata (e di questo ringrazio il Cielo), col mio bisogno di prendere un po’ le distanze per guardare il quadro completo e da lontano. So che il bello della rete è l’immediatezza ma so anche che potete trovare foto bellissime e reportage perfetti in tempo reale su canali professionali come Vogue e anche su tanti altri blog ben fatti. Questi, quindi, sono i racconti di una persona che ogni volta si sente come Cenerentola invitata al ballo del Principe.

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

emanuela
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Colorata e di grande impatto, già.
Manu

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