Con Leonardo da Vinci Parade iniziano a Milano le celebrazioni vinciane

Ricordo molto bene l’emozione provata quando, grazie al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, ho incontrato un vero androide, illustre, unico e con le sembianze di uno degli uomini più famosi non solo del Rinascimento, ma di tutta la storia umana: il pittore, ingegnere e scienziato Leonardo da Vinci.

Nel 2015, il Museo – che tra l’altro è intitolato proprio al grande genio – ha infatti ospitato un androide che si avvale di tecnologie di mimica facciale di ultima generazione: il robot, a grandezza naturale e con una verosomiglianza davvero impressionante, veniva dal Giappone, progettato dal team di Minoru Asada, Direttore Robotica di Neuroscienze Cognitive dell’Università di Osaka.

Da eterna curiosa e affamata di conoscenza quale sono, Leonardo è per me una figura importantissima e avere l’occasione di vedere da vicino quel robot che parlava e interagiva grazie a software sofisticatissimi ha rappresentato un’esperienza particolarissima (che ho raccontato qui).

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è un luogo che amo particolarmente poiché racconta storie di scienza, tecnologia e industria senza preconcetti: vide la luce il 15 febbraio 1953, sotto la spinta di un gruppo di industriali lombardi guidati dall’ingegner Guido Ucelli.

L’idea di Ucelli era quella di dotare l’Italia, al pari degli altri grandi Paesi europei, di un museo che raccontasse «il divenire del mondo» a partire da uno sguardo di unità della cultura: questa idea di dialogo senza barriere tra cultura umanistica e artistica e cultura tecnico-scientifica ispira ancora oggi le scelte e il piano strategico di sviluppo dell’istituzione meneghina e rappresenta uno dei motivi alla base del mio amore.

Il nome di Leonardo da Vinci accompagna il Museo fin dalla sua inaugurazione avvenuta con una grande mostra che celebrava il cinquecentenario della nascita del grande genio vissuto tra il 1452 e il 1519: Leonardo è infatti il miglior simbolo di quella continuità tra i due lati della cultura, espressioni differenti quanto complementari della creatività umana, fortemente presenti nella vita e nell’operato del genio di Vinci.

Oggi, per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Leonardo, il Museo ritorna alle proprie origini, tornando a esporre le due collezioni (modelli di macchine e affreschi) con cui ha aperto al pubblico nel lontano 1953.

In questa ottica, giovedì 19 luglio, è partita la mostra Leonardo da Vinci Parade, la prima iniziativa realizzata in vista delle celebrazioni per il V centenario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019) nell’ambito del programma Milano e Leonardo: l’esposizione, curata dal Museo e realizzata in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, resterà aperta fino al 13 ottobre 2019 (aggiornamento, prorogata fino al 27 ottobre 2019).

Parade è una sfilata, una parata organizzata in occasione di una ricorrenza importante; è una celebrazione, una sorta di festa in cui si esibiscono appunto in parata modelli storici ispirati ai disegni di Leonardo e affreschi, in un accostamento insolito di arte e scienza che potete intravedere nelle foto a seguire, foto che ho scattato e condiviso attraverso Instagram in occasione della conferenza stampa alla quale sono stata invitata mercoledì 18 luglio.

Come ha ricordato Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, anche in occasione della conferenza stampa alla quale ho partecipato, Leonardo da Vinci Parade è inoltre un’ottima occasione per presentare parte del lavoro che il Museo ha condotto dietro le quinte negli ultimi anni per la conservazione e lo studio della collezione dei modelli storici leonardeschi.

«Una vasta collezione di affreschi lombardi dei secoli XIV, XV e XVI, acquisiti per la maggior parte in epoca napoleonica, costituisce una delle particolarità della Pinacoteca. Il nuovo allestimento del nostro museo propone una selezione dei più famosi, con esempi di Vincenzo Foppa, Donato Bramante, Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari. L’importanza della collezione di affreschi della Pinacoteca, tuttavia, non si esaurisce con i pezzi più celebri: lo comprese Fernanda Wittgens che, nel 1952, si accordò con l’allora Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica per depositarvi e rendere visibili al pubblico un consistente numero di queste opere, messe ora in dialogo con i modelli storici ispirati ai disegni di Leonardo. In occasione dell’anno leonardesco, la Pinacoteca di Brera e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia collaborano dunque per offrire ai visitatori un evento all’insegna dell’interazione fra i mondi dell’arte e delle scienze.»

Così spiega invece James Bradburne, Direttore della Pinacoteca di Brera, dando rilievo al lavoro di Fernanda Wittgens (1903-1957), insegnante, funzionaria, critica d’arte e storica dell’arte nonché prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo.

Il palinsesto Milano e Leonardo (che prenderà il via ufficialmente il 2 maggio 2019, a 500 anni esatti dalla morte di Leonardo) vede con questa mostra una importante anteprima e un progetto assolutamente in linea con la multiformità che caratterizzò Leonardo stesso la cui creatività non riconosceva confini tra scienza e arte e la cui curiosità spaziava senza limiti.

Leonardo Da Vinci Parade si presenta dunque come un viaggio intorno alla duplice vocazione di Leonardo, quella scientifica e quella artistica, come un’immersione nello spirito del suo tempo, sia attraverso i modelli realizzati sui suoi progetti sia attraverso gli affreschi degli artisti lombardi a lui contemporanei.

In dettaglio, Leonardo da Vinci Parade vede infatti l’esposizione di una ricca selezione degli spettacolari modelli realizzati negli Anni Cinquanta del XX secolo interpretando i disegni di Leonardo, alcuni dei quali da lungo tempo non esposti.

Si apre così un’importante fase di cambiamento nell’esposizione dei modelli storici di Leonardo al Museo, in vista della realizzazione di un nuovo progetto espositivo permanente che sarà presentato in occasione delle celebrazioni vinciane del 2019: la storica Galleria Leonardo resterà chiusa al pubblico per i mesi necessari all’esecuzione di importanti lavori edili, strutturali e impiantistici finanziati da Comune di Milano e Regione Lombardia e dunque, per accompagnare il pubblico verso il nuovo grande progetto espositivo, il Museo presenterà un programma di conferenze con studiosi di fama internazionale che prenderà avvio alla fine del 2018.

La mostra Leonardo da Vinci Parade si sviluppa nella Sala Mostre e negli spazi attigui: espone 52 modelli storici leonardeschi su un grande basamento centrale e 29 affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito al Museo nel 1952 dalla Pinacoteca di Brera, diretta allora dalla già citata Fernanda Wittgens.

Accanto ai modelli di macchine, sono esposti alcuni modelli di architetture militari e civili in gesso e terracotta recentemente restaurati e da tempo non esposti.

Le superfici specchiate del basamento e le lampadine a contorno evocano un palcoscenico o una passerella per sfilate su cui i modelli delle macchine di Leonardo si esibiscono come se uscissero dalle casse dei depositi museali.

Gli affreschi della Pinacoteca di Brera sono invece esposti a parete su rastrelliere che – anche in questo caso – evocano i depositi museali (che, come ci è stato raccontato in conferenza stampa, non sono luoghi polverosi in cui le opere vengono seppellite bensì sono posti preposti allo studio e alla ricerca e aperti a esperti del settore e, in alcuni casi, a noi pubblico): il tutto ha l’obiettivo di costituire una suggestiva quadreria che documenti edifici e chiese di Milano in molti casi purtroppo scomparsi e, tra gli autori presenti, un ruolo fondamentale è costituito da Bernardino Luini (1481-1532) con la sua scuola, uno dei pittori di maggior successo in Lombardia nei primi decenni del XVI secolo.

Gli affreschi sono raggruppati per provenienza e datazione; la fruizione dei contenuti avviene inoltre anche attraverso delle schede mobili stampate con le didascalie tecniche e attraverso due touchscreen su cui approfondire i dettagli tecnici di ogni macchina e il codice di Leonardo da cui ogni modello ha tratto ispirazione.

Oltre alla mostra Leonardo da Vinci Parade, segnalo con piacere che il programma estivo del Museo, che durerà fino a domenica 9 settembre, prevede due settimane dedicate a Leonardo da Vinci con attività interattive nelle settimane 7-12 agosto e 4-9 settembre: potete cercare ulteriori dettagli attraverso il sito del Museo che indico qui in fondo.

Io, intanto, concludo menzionando una frase riportata anche all’ingresso della Sala Mostre.

«Non è necessario che ti rammenti la battaglia che io vengo da più anni sostenendo per ristabilire il contatto tra il mondo dell’arte e il mondo della tecnica; per dimostrare che nessuna frattura esiste tra due espressioni diverse ma ugualmente essenziali della creatività umana.»

Scriveva così Giulio Carlo Argan (1909-1992), uno tra i più importanti storici dell’arte del Novecento, a Guido Ucelli, fondatore del Museo da Vinci, pochi mesi prima dalla sua inaugurazione.

Ecco, auspico che parole tanto illuminate, pronunciate da una mente altrettanto illuminata quasi settant’anni fa, possano trovare oggi applicazione pratica e continuata.

Manu

 

 

Mostra Leonardo da Vinci Parade
Fino al 13 ottobre 2019 / aggiornamento, prorogata fino al 27 ottobre 2019
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Via San Vittore 21 – Milano

Giorni di apertura: da martedì a domenica
Orario estivo fino a domenica 16 settembre: da martedì a venerdì 10-18 | sabato e festivi 10-19

La visita alla mostra Leonardo da Vinci Parade è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo.

Biglietti d’ingresso: intero 10,00 € | ridotto 7,50 € per bambini e giovani da 3 a 26 anni; persone oltre i 65 anni; gruppi di almeno 10 persone; docenti delle scuole statali e non statali; convenzioni | speciale 4,50 € per gruppi di studenti accompagnati dall’insegnante previa prenotazione.
Ingresso gratuito per visitatori disabili e accompagnatore e per bambini sotto i 3 anni.
Sul sito del Museo è possibile acquistare il biglietto d’ingresso intero o ridotto; è inoltre possibile prenotare alcune attività interattive e visite guidate al costo di prevendita di 1 €.

Qui trovate il sito del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, qui la pagina Facebook, qui Twitter, qui Instagram e qui il canale YouTube

Contatti: info@museoscienza.it | Tel. 02 48 555 1

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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