Pensando alla primavera: Sunrise, l’aurora di Giulia Marani
Pare che, dopo un inverno finora mite, sia ora in arrivo il grande freddo: spero sia contento chi lo aspettava con tanta ansia. Non io, non sentivo affatto la mancanza del freddo rigido e non sono affatto contenta del suo arrivo: nel dubbio – e nel timore – che in effetti la previsione sia corretta, cerco di attrezzarmi con metodi di vario tipo.
Tra i più banali: mi sono comprata un delizioso cappellino con pompon oversize. Tra i più seri: dirigo i pensieri in direzioni per me piacevoli, per esempio verso l’idea della primavera.
Non potrebbe dunque esistere momento migliore per continuare a parlarvi delle collezioni per la prossima bella stagione: quella che ho scelto oggi ha un nome che è tutto un programma. Si chiama Sunrise, ovvero alba, aurora, sorgere del sole: un momento di rinascita, insomma, come quello che corrisponde all’arrivo della primavera.
Sunrise è la collezione primavera / estate 2016 della brava e talentuosa Giulia Marani, giovane stilista che seguo ormai da diversi anni e che, con grande gioia, vedo in costante crescita ed evoluzione.
Ciò che caratterizza fin dal principio il suo lavoro è la volontà di fondere moda e arte, un po’ come avveniva in un glorioso passato: cito come esempio supremo la mia adorata Elsa Schiaparelli e le sue collaborazioni con tanti artisti surrealisti. Giulia concretizza tale volontà scegliendo a sua volta di collaborare, stagione dopo stagione, con vari artisti tra i quali pittori e fotografi.
Sunrise nasce dalla collaborazione con la pittrice Ester Grossi e si presenta come una collezione all’insegna della luce e del colore partendo da Lumen, uno dei progetti di Ester.
Lumen è nato dallo studio e dalla rielaborazione dell’universo grafico e simbolico presente nei dischi-stola a sospensione in lamina di bronzo (inizio VIII – fine VII secolo a.C.) indossati dalle donne Marse a scopo decorativo. Questi studi sono legati al territorio di origine di Ester, ovvero la Marsica, sub-regione dell’Abruzzo interno.
I dischi presentano complesse decorazioni geometriche e sono legati al culto del sole: vi si possono osservare animali fantastici e reali nonché elementi decorativi legati alla luce.
Inutile dire che tutto ciò, raccontato alla sottoscritta da Ester e Giulia in occasione della presentazione dello scorso settembre, ha prepotentemente catturato la mia attenzione.
La scelta di Giulia, ovvero quella di collaborare con Ester, è dettata dall’empatia: entrambe possiedono un occhio capace di riformulare l’aspetto del reale senza intaccare o perdere di vista la sua essenza.
Le due giovani donne si sono dunque divertite a creare una collezione fatta di materiali ricercati, di soggetti astratti e di accostamenti cromatici suggestivi senza però mai perdere di vista il capo e la tela dalla quale prende ispirazione.
I colori sono solari, accesi, vivaci, freschi e allegri: non mancano tessuti trasparenti che lasciano intravedere il fluo sottostante e dettagli di lamine termosaldate su maglieria ad intarsio.
Osservando attentamente i capi è possibile cogliere chiari segni del dialogo e dello scambio tra Giulia ed Ester.
Per esempio, la gonna in alcantara – stampata e poi traforata – richiama fedelmente il soggetto dell’opera Cric: l’ironia del quadro viene colta e tradotta dalla stilista tramite la scelta del materiale e la sua tecnica di lavorazione. Il risultato è una sensazione piacevole al tatto e un effetto di vedo non vedo.
Il giacchino in georgette di seta stampata è una reinterpretazione dell’opera Au; in questo capo, la natura del quadro viene espressa dall’ariosità e dalla leggerezza della georgette, dalla seduzione della seta, dal rigore del taglio. Giulia ha inoltre ripreso le stesse tinte usate da Ester.
Forti compenetrazioni tra capo e opera si intuiscono anche nella gonna a tubino con fiore a intarsio e lamine termosaldate: la gonna riprende la tela Giaggiolo e Giulia traduce sapientemente la morbidezza e la sensualità del fiore nel taglio pencil skirt e l’ironia dello stile pop nel laminato fluo.
A raccontare l’unione armoniosa di Giulia Marani ed Ester Grossi e a spiegare ancora meglio in significato di Sunrise è Francesca Pergreffi, curatrice e promotrice di progetti artistici e culturali.
Francesca affianca Giulia nelle sue incursioni tra moda e arte e scrive:
“Sunrise è una brezza estiva che gioca con i riverberi della notte e con la brillantezza del giorno.
Sunrise è un una trasparenza leggera, come una bolla di sapone, che fluttua al ritmo del corpo.
Sunrise è un brivido iridescente, dato dai capi dai tagli sinuosi e lineari.
Sunrise è un bagliore improvviso, nato dagli inserti laminati, che ravviva lo sguardo.
Sunrise è una scintilla che risveglia l’atmosfera infondendo la joie de vivre.
Sunrise è un risveglio frizzante che invade le vie!”
E in attesa del per me auspicabile risveglio frizzante, spero di avervi incuriositi, oggi, con un piccolo anticipo di primavera.
Manu
Per maggiori informazioni e per approfondire:
Giulia Marani è nata nella piccola e laboriosa città di Correggio: come a tutti gli emiliani, non le mancano coraggio, fantasia e passione. Dal 2006, lavora in Marex, azienda di famiglia con trent’anni di successi nel campo dell’abbigliamento, e affianca il padre, lo stilista Angelo. La sua filosofia di lavoro, riassumibile nelle parole ricercare e creare, è portata avanti con energia e creatività.
Qui trovate il sito di Giulia, qui la sua pagina Facebook, qui l’account Instagram e qui Twitter.
Ester Grossi si dedica da anni alla pittura e ha all’attivo diverse mostre in Italia e all’estero. Tra le sue esposizioni: Lumen (il progetto che ha ispirato la collaborazione con Giulia), ArteFiera 2015, Galleria Spazio Testoni, Bologna; Token, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Milano, 2014; The Line Below, Parigi, 2012. Nel 2012, è stata finalista del Premio Cairo; nel 2010, è stata vincitrice del Premio Italian Factory.
Qui trovate il suo sito e qui la sua pagina Facebook.
Francesca Pergreffi è fondatrice e responsabile artistica di Spazio Meme a Carpi nonché curatrice e promotrice di progetti artistici e culturali in spazi pubblici e privati.
Qui trovate il suo sito.
I miei precedenti incontri con Giulia Marani: qui il mio articolo sulla collezione autunno / inverno 2015 – 2016 (in collaborazione con l’artista Nicola Felice Torcoli); qui quello sulla collezione primavera / estate 2015 (in collaborazione col fotografo Andrea Tonellotto); qui quello sulla collezione autunno / inverno 2014 – 2015 (in collaborazione con l’artista Giulio Zanet); qui quello sulla collezione primavera / estate 2014 (con un occhio a Giacomo Balla e al Futurismo); qui il mio articolo sulla collezione primavera /estate 2013 (allora Giulia aveva dato vita a un “giardino di plexiglas”).
Tutte le immagini di questo post sono state realizzate durante Milano Moda Donna in occasione della presentazione del 24 settembre 2015 e sono un mix: ci sono miei scatti, foto della mia amica Valentina Fazio, foto fatte realizzare da Ester Grossi e foto dell’ufficio stampa di Giulia Marani.
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Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.
Glittering comments
Una bella ventata di aria fresca, nuova è questa sensazione che ho provato guardando le immagini! Sarà l’ulizzo dei colori, intarsi e stampe che rimandano alla natura ma mi è già venuta voglia di qualcosa di primaverile.
A presto
Cri
… Meno male, ti ringrazio, cara Cristina.
Mi hai appena fatto un regalo: sei riuscita a farmi sentire normale.
A volte penso di essere malata a causa di tutta questa mia fobia verso l’inverno, ma se scopro che qualcuno condivide la mia voglia di qualcosa di primaverile nonostante sia il 15 gennaio… mi sento subito meglio!
A parte gli scherzi (ma non scherzo poi troppo), sono felice che tu veda in questi capi ciò che vedo io, ovvero aria fresca e nuova.
Ancora grazie e buona serata,
Manu
davvero molto interessante…che belli i colori e le stampe…ottimo post 🙂
Grazie 🙂
Sono felice che il lavoro di Giulia ti piaccia.
Io adoro lei e tutto ciò che fa. Si era capito? 😉
A parte gli scherzi, grazie davvero per l’apprezzamento e buona serata,
Manu