Giulia Salemi contro Giulia Marani: due approcci agli antipodi

Chissà se, leggendo il titolo di questo post, avete pensato al film Kramer contro Kramer: se è così, ne sono felice, era il mio scopo.
Desideravo evocare proprio l’atmosfera di quella pellicola che racconta di una coppia che, a seguito del divorzio, si ritrova a lottare per l’affidamento del figlioletto.
L’intento del regista è quello di sottolineare, fin dal titolo e tramite l’uso dello stesso cognome, l’aspro confronto che oppone i due coniugi.

Il mio intento è lo stesso: non vi parlerò di un matrimonio in crisi, ma di un altro confronto tra nomi.
Le due persone delle quali sto per parlarvi hanno infatti in comune il nome di battesimo, Giulia, e da esso sono unite eppur divise, come vedrete.

Giulia Salemi è una modella, lavora in televisione ed è una ex concorrente del concorso di bellezza Miss Italia; Giulia Marani è una stilista della quale ho parlato spesso.
Entrambe sono state presenti a Venezia, per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Giulia Salemi ha fatto parlare di sé per aver indossato un abito che non so davvero come definire.
Potrei chiamarlo inguinale, nel senso che lasciava praticamente scoperto l’inguine eccezion fatta per una sottile striscia di stoffa. Per onore di cronaca e per amore di verità, è giusto che io nomini anche Dayane Mello, modella brasiliana che ha condiviso la passerella con la Salemi, vestita dallo stesso stilista e con un abito simile.

Giulia Marani ha invece fatto parlare del suo lavoro, vestendo due modelle con alcuni capi che rappresentano e sintetizzano il percorso che la stilista sta portando avanti da anni.

Parliamo in entrambi i casi di moda e vestiti, dunque; eppure, le due Giulia hanno affrontato la passerella (e la vita, oserei dire) in maniera diametralmente opposta, sia per quanto riguarda l’approccio sia per quanto riguarda il risultato.

E avrete già capito che uno dei due modi mi piace e l’altro no. Leggi tutto

Pensando alla primavera: Sunrise, l’aurora di Giulia Marani

Pare che, dopo un inverno finora mite, sia ora in arrivo il grande freddo: spero sia contento chi lo aspettava con tanta ansia. Non io, non sentivo affatto la mancanza del freddo rigido e non sono affatto contenta del suo arrivo: nel dubbio – e nel timore – che in effetti la previsione sia corretta, cerco di attrezzarmi con metodi di vario tipo.

Tra i più banali: mi sono comprata un delizioso cappellino con pompon oversize. Tra i più seri: dirigo i pensieri in direzioni per me piacevoli, per esempio verso l’idea della primavera.

Non potrebbe dunque esistere momento migliore per continuare a parlarvi delle collezioni per la prossima bella stagione: quella che ho scelto oggi ha un nome che è tutto un programma. Si chiama Sunrise, ovvero alba, aurora, sorgere del sole: un momento di rinascita, insomma, come quello che corrisponde all’arrivo della primavera.

Sunrise è la collezione primavera / estate 2016 della brava e talentuosa Giulia Marani, giovane stilista che seguo ormai da diversi anni e che, con grande gioia, vedo in costante crescita ed evoluzione.

Ciò che caratterizza fin dal principio il suo lavoro è la volontà di fondere moda e arte, un po’ come avveniva in un glorioso passato: cito come esempio supremo la mia adorata Elsa Schiaparelli e le sue collaborazioni con tanti artisti surrealisti. Giulia concretizza tale volontà scegliendo a sua volta di collaborare, stagione dopo stagione, con vari artisti tra i quali pittori e fotografi. Leggi tutto

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