Caolina: ceramica e gioielli, dallo stile biker al granchio Sebastian

Vedo il web come una sorta di grande mare: così come un tempo gli uomini avventurosi solcavano le distese d’acqua in cerca di nuove terre, oggi chi è curioso naviga la rete virtuale in cerca di cose nuove e di interpretazioni inedite. È così che mi sono imbattuta in Silvia Zampa e nel suo brand Caolina: sono felice di parlarvi di lei, mi dà gioia, perché incarna le caratteristiche che più amo trovare in un creativo.

Dovete sapere che leggo moltissimo e una delle mie letture abituali è quella di un magazine che è online fin dal 2006, ovvero Frizzifrizzi di Simone Sbarbati: ve lo consiglio vivamente. È stato lì che ho sentito nominare per la prima volta Silvia: mi sono incuriosita e ho fatto qualche ricerca in rete. Ho trovato il suo sito, la sua pagina Facebook e, infine, la scorsa settimana l’ho contattata, perché più vedevo le sue creazioni in giro per il web e più mi incuriosiva e mi piaceva.

Silvia vive e lavora a Faenza, città nota per essere un’eccellenza nel campo della ceramica che è anche – guarda caso – la passione principale della nostra artista e designer. Il suo curriculum è di tutto rispetto: dopo l’Istituto d’Arte a San Sepolcro e la laurea in interior design, non si è mai fermata, continuando a formarsi e a studiare: è stata in Spagna, a Dublino e ha ottenuto un’ulteriore specializzazione in design e tecnologia della ceramica proprio a Faenza.

Il nome scelto da Silvia per il suo brand denuncia fin da subito quale sia il suo grande amore: il caolino è infatti uno dei principali componenti di porcellana e ceramica.

Scommetto che se pensate alla ceramica, le prime cose che vi vengono in mente sono vasi, piastrelle e tazzine (magari quelle della nonna): tuttavia, la ceramica e le sue diverse varietà, tra le quali la porcellana, hanno molti altri impieghi e costituiscono una delle più antiche e importanti tradizioni tecnologiche dell’umanità. A seconda di quali elementi si aggiungono e della temperatura a cui la si fa cuocere, la ceramica può acquistare proprietà molto interessanti, tra le quali la resistenza al calore e la capacità di isolare dall’elettricità o dai campi magnetici. Tra tutti gli utilizzi possibili, quello che a me ovviamente interessa di più è l’uso nella gioielleria e Caolina mi dà grande soddisfazione proprio in questo ambito.

Work in progress nel laboratorio Caolina
Work in progress nel laboratorio Caolina
Work in progress nel laboratorio Caolina
Work in progress nel laboratorio Caolina
Work in progress nel laboratorio Caolina
Work in progress nel laboratorio Caolina

Ciò che mi ha colpito immediatamente nel lavoro di Silvia è l’uso che lei fa di un materiale volendo classico, come la porcellana, reinterpretandola in un modo assolutamente nuovo, personale, armonioso e originale, attraverso forme inedite e colori che possono essere vivaci o pastello. Ci sono anche pezzi candidi ai quali lei però aggiunge un tocco piacevolmente rock (vedrete!).

“Faccio un lavoro di ricerca che coinvolge materiali e idee” – mi ha detto – “le mie sono più delle sculture indossabili che prescindono dalle varie tendenze del momento”: sono assolutamente d’accordo ed è questo ciò che mi piace del suo lavoro e che secondo me la differenza rispetto ad altri brand. In un mondo troppo spesso votato all’omologazione, Silvia ha il coraggio di cercare il proprio modo di esprimersi.

Oltre alla porcellana, utilizza anche gomme siliconiche: “sto andando sempre più nella direzione di scegliere il materiale in base all’idea da comunicare e comunque le mie idee sono influenzate dalla mia passione per la ceramica, di conseguenza molti dei miei progetti sono realizzabili esclusivamente con la porcellana”, mi ha raccontato. Passione declinata in diverse linee e collezioni.

La linea Stone Age ricorda pietre e cristalli: le chiusure sono realizzate in gomma siliconica.

Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina
Stone Age by Caolina

La collezione Kele riesce a parlare e comunicare già dal nome stesso, visto che ricorda le chele dei granchi: è straordinariamente realistica e fa breccia nel mio cuore per via dei colori e della mia grande passione per il mare. Trovo che racchiuda maestria, buon gusto e straordinario equilibrio, inclusa la scelta dei particolari di chiusura, appositamente ossidati, ad effetto “relitto di mare”.

Anche la linea Tentacoli parla di creature marine, con chiusure realizzate in gomma siliconica come avviene in Stone Age.

Kele by Caolina
Kele by Caolina
Tentacoli by Caolina
Tentacoli by Caolina
Kele by Caolina
Kele by Caolina
Tentacoli by Kaolina
Tentacoli by Kaolina
Kele by Caolina
Kele by Caolina
Tentacoli by Caolina
Tentacoli by Caolina
Tentacoli by Caolina
Tentacoli by Caolina
Kele by Caolina
Kele by Caolina
Tentacoli by Kaolina
Tentacoli by Kaolina

Con Heavy Mental, Silvia ha rielaborato la classica gioielleria heavy metal o da biker in chiave sofisticata ed elegante, grazie alla fragilità, solo apparente, della porcellana, unita per contrasto a dettagli in metalli preziosi quali oro e platino.

La designer è partita da un concetto semplice e geniale: cambiare il materiale di costruzione è un modo per dare un senso differente e un bagaglio emozionale del tutto nuovo a un oggetto di solito visto e inteso in un determinato modo.

Una collezione dall’animo decisamente rock!

Heavy Mental by Caolina
Heavy Mental by Caolina
Heavy Mental by Caolina: Two Snakes
Heavy Mental by Caolina: Two Snakes
Heavy Mental by Caolina: Chinese Dragon
Heavy Mental by Caolina: Chinese Dragon
Heavy Mental by Caolina: Rider
Heavy Mental by Caolina: Rider
Heavy Mental by Caolina: Skull
Heavy Mental by Caolina: Skull

Per le inguaribili romantiche c’è la collezione My Prince: se siete in attesa del Principe Azzurro, dotatevi di questo anello con ranocchio in porcellana candida e particolari in oro.

Chissà, magari con un bacio…

My Prince by Caolina
My Prince by Caolina
My Prince by Caolina
My Prince by Caolina

L’ultimo arrivato in casa Caolina è un granchio: si chiama Sebastian e me ne sono innamorata in una manciata di secondi.

Sebastian by Caolina
Sebastian by Caolina
Sebastian by Caolina
Sebastian by Caolina
Sebastian by Caolina
Sebastian by Caolina

Oltre al suo amore per ceramica e porcellana, Silvia non ha paura di sperimentare nuove tecniche ad alto contenuto tecnologico: “un altro tipo di lavoro che sto mettendo a punto è la prototipazione rapida” – mi ha spiegato – “mi diverto tantissimo a disegnare oggetti 3D che poi realizzo tramite questa spettacolare tecnica di realizzazione. Le zampette del granchio Sebastian, per esempio, sono in nylon, realizzate in stereolitografia. Realizzare oggetti in 3D mi da un gran senso di libertà: è come avere un laboratorio con tutti gli attrezzi.” (La stereolitografia è una tecnica che permette di realizzare oggetti tridimensionali partendo da dati digitali elaborati da un software)

A mio avviso, le creazioni di Silvia si collocano tra realismo e design, con la giusta dose di bellezza e originalità.

Direi che, ancora una volta, il grande mare di Internet mi ha regalato ciò che cercavo e una pesca abbondante. Talvolta si dice “prendere un granchio” per indicare un errore o una svista: oggi ne ho pescato uno di ceramica che si chiama Sebastian e me lo tengo ben stretto.

Manu

 

*** Tutte le foto nel presente articolo sono esclusiva proprietà di Caolina Porcelain e ringrazio Silvia per avermene concesso l’utilizzo ***

 

Per entrare nel mondo di Caolina:

Qui trovate il sito di Silvia Zampa e qui la sua pagina Facebook.

Silvia ha realizzato un progetto in esclusiva per Frizzifrizzi, il magazine del quale vi parlavo in principio: 20 bracciali che si chiamano Denti, in porcellana e gomma. Li trovo divertentissimi e davvero originali: se volete dare un occhio, li trovate qui.

Segnalo inoltre con orgoglio che la collezione Heavy Mental di Caolina sarà in mostra al RAM – Racine Art Museum di Racine nel Wisconsin dal 9 febbraio al 6 luglio 2014. Se avete in programma un viaggio negli Stati Uniti e in Wisconsin, qui trovate il sito del museo e qui la pagina dedicata alla mostra.

In giro per l’Italia, trovate le creazioni Caolina a Milano da Shop Saman in via Fiamma 5 (qui il sito e qui la pagina Facebook), a Trani da Vlab Store in via Umberto 103 (qui il sito e qui la pagina Facebook), a Marzamemi da Liccamuciula in piazza Regina Margherita 2 (qui il sito e qui la pagina Facebook). E, ovviamente, in Romagna, nel suo studio a Faenza: potete usare il modulo nella pagina Contact per prendere un appuntamento.

 

Silvia Zampa
Silvia Zampa
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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Lilly
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Interessantissimo articolo/testimonianza. Che tecnica interessante, non avevo mai sentito parlare di 3D e ceramica. Le creazioni sono originalissime e mi hanno colpito molto le dichiarazioni dell’artista. Vado subito a spulciare la sua pagina facebook. 😉
Giusto per la cronaca adoro il granchietto <3
Veramente complimenti!!!

emanuela
Reply

Che bello questo tuo entusiasmo, cara Lilly, mi illumina.
Anche a me affascina molto il fatto che Silvia, pur avendo una grande esperienza nella ceramica, si apra ad altri materiali e ad altre tecniche, in particolare alla stampa in 3D: credo che la stereolitografia darà nuovi orizzonti alla creatività di persone eclettiche come lei.
Sono felice che ti piaccia il granchio Sebastian: lo trovo adorabile e credo troverà molte altre fan come noi. E poi è un ottimo esempio di come si possa sposare una tecnica mista, unendo porcellana e stereolitografia.
Grazie di cuore a te,
Manu 🙂

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