La moda che verrà # 16: Sergei Grinko primavera / estate 2014
Ho voglia di iniziare la settimana con bellezza e pensieri positivi, dunque ho deciso di raccontarvi una collezione che per me è amore allo stato puro: il mio amore per colui che la disegna e che seguo da diverse stagioni e l’amore che lui mette in ogni sua collezione. E che è ben visibile: le sue creazioni sono passione, estrema cura, entusiasmo, ricerca, conoscenza. Mi riferisco a Sergei Grinko e alla sua collezione per la primavera / estate 2014.
Sergei è a mio avviso uno degli stilisti più affascinanti, interessanti e audaci tra coloro che attualmente calcano il palcoscenico della moda. È un autentico visionario, un poeta, uno che non ha paura di osare e sperimentare. Uno che non ha paura di seguire nuove idee.
Grinko chiama la sua collezione “RULE & DIVIDE” con un doppio significato. Da una parte, infatti, fa un chiaro riferimento al motto latino “divide et impera” (ovvero “dividi e conquista”), con cui si vuole significare che la divisione, la rivalità e la discordia dei popoli giova a chi voglia dominarli; dall’altra, Sergei propone una visione diametralmente opposta, assecondando la visione proposta da Goethe. Fu infatti il grande poeta tedesco a scrivere “Divide et impera è un principio fondato; ma unisci e guida è ancora meglio”.
Per Sergei, lo scontro / incontro tra ciò che è diverso fa scaturire un’armonica unione: attraverso una rilettura moderna delle tematiche e dei colori del Romanticismo e grazie alle parole della breve poesia goethiana “Ein Gleiches” (che vengono impresse sulle stampe e ricamate sui tessuti e se siete curiosi guardate in fondo), lo stilista ci conduce verso un nuovo concetto di sport-glam, dove la felpa ed il crop top vengono reinventati ed impreziositi con l’utilizzo di materiali inconsueti.
La tematica “boyish”, già proposta dallo stilista nell’attuale stagione autunno / inverno 2013-14, viene portata ad una rilettura ancora più nuova e inaspettata, attraverso forme geometriche ma allo stesso tempo molto femminili. Bluse e maglie sono realizzate in preziosa organza di seta, così come la parte anteriore di alcune gonne che lasciano trasparire il lungo chemisier interno.
Le gonne hanno lunghezze diverse, da mini a midi a long, ma soprattutto hanno sempre una caratteristica: più lunghe davanti e più corte dietro. A volte la gonna si trasforma in un’ampissima gonna-pantalone a forma d’uovo.
Le felpe ed i crop top, abitualmente capi sportivi, trovano in questa collezione un nuovo ruolo elegante: vengono finemente ricamati con stampe dalle tematiche oniriche e quando sono di maglia vengono arricchiti di cristalli Swarovski. A proposito di questi cristalli: il loro taglio e il colore blu sono esclusivi e hanno fatto la loro prima apparizione pubblica proprio in occasione della sfilata di Sergei Grinko. Gli stessi cristalli vengono utilizzati anche per le visiere dei cappelli, attirando l’attenzione e creando un gioco di luce sui tratti del viso.
I materiali della collezione sono molteplici – come sempre: seta, crepe de chine, organza, un sofisticato piquet doppiato e un inedito broccato di cotone e seta su cui è impresso in rilievo lo scudo simbolo della maison. C’è anche la pelle, lavorata anch’essa a rilievo con effetto tridimensionale: resta comunque leggera e quasi impalpabile. Quanto, invece, alla paletta cromatica, Sergei segue il dettato romantico e troviamo quindi tutte le declinazioni del blu e dei suoi derivati, il verde (legato alla tematica del bosco e della foresta) e il bianco assoluto.
Le borse, negli stessi colori della collezione, vanno dal borsone sportivo e al tempo stesso elegante a una rivisitazione delle borse a tracolla che ricordano gli anni ’70, fino alle pochette di maglia impreziosite con cristalli Swarovski (adoro!). Le calzature hanno foggia maschile e sono basse e stringate e ci sono anche sandali aperti, anch’essi bassi.
Ancora una volta, Sergei Grinko è all’altezza delle mie aspettative e mi fa sognare. E con l’uso dei cristalli blu mi ricorda – per certi versi – una delle sue primissime collezioni, quella per me mitica che lui fece sfilare in settembre 2011. Fu allora che mi innamorai perdutamente di lui: un amore che – senza alcun dubbio o incertezza – continua.
Manu
Ringrazio l’ufficio stampa per le tre foto inserite nel testo
… E per i più curiosi come me, ecco la poesia “Ein Gleiches”. Questi versi furono scritti da Goethe nel 1780 sulla parete di un villino montano di caccia, a Ilmenau nei pressi di Weimar. La lirica fu anche messa in musica dai compositori Franz Schubert, nel 1823, e Robert Schumann, nel 1850.
“Su tutte le vette / è quiete; / in tutte le cime degli alberi /senti un alito / fioco; / gli uccelli son muti nel bosco.
Aspetta, fra poco / riposi anche tu.”
Vi lascio con una carrellata di miei scatti 🙂
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Per approfondire: qui il sito di Sergei Grinko, qui la sua pagina Facebook, qui Twitter
Se volete leggere il mio articolo sulla collezione autunno / inverno 2013-14 di Sergei Grinko: qui
Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.