Dopo la zebra a pois… un matrimonio a pois!
Sono una sentimentale e una romanticona. Adoro i matrimoni, soprattutto quelli degli amici più cari.
Ed è bellissimo andare al matrimonio di un amico di infanzia: Andrea e io siamo nati a sei mesi di distanza l’uno dall’altra e siamo stati vicini di pianerottolo per i nostri primi 18 anni di vita. A lui sono legati tanti miei ricordi: i giochi in cortile estate dopo estate, le partite a tennis con la pallina di gommapiuma per non disturbare i vicini (limitazioni del crescere in un cortile di cemento in centro a Milano), gli scambi di caramelle organizzati da un balcone all’altro con tanto di cestini e funicelle, le nostre finestre poste ad angolo che lasciavano intravvedere lui che studiava a voce alta facendo nel frattempo il giocoliere con le palline di carta.
Domenica 7 luglio Andrea si è sposato, coronando il suo sogno con Paola: impossibile mancare!
Per l’occasione ho scelto un abito per me speciale: in onore di un caro amico, ci voleva l’abito di un’altra amica e designer.
Vi ho già parlato di Alessia qui e ho preso l’abito in questione proprio il giorno del mercatino da me organizzato a Ca’ Versa. È stato amore a prima vista: adoro il suo sapore vintage, adoro il colore rosso che mi dà energia, adoro i pois, adoro la sottogonna in tulle.
E così, dopo la zebra a pois (vi ricordate la canzone?), è stato… matrimonio a pois. In pois anche la mia nipotina Alissa, 5 anni: quando si dice sintonia zia – nipote…
A me quest’abito fa stare bene e quando l’ho scelto non avevo pensato al matrimonio di Andrea, in verità. Poi ho deciso che sì, si poteva fare. Magari non sarà un formale stile da matrimonio, ma in me c’è poco di formale.
Ho un’aria un po’ sognante, un po’ naif, un po’ anni ’50. Qualcuno mi ha chiesto se fossi in modalità Cappuccetto Rosso (a questo non avevo proprio pensato…), io mi sentivo in realtà un po’ in stile “Il favoloso mondo di Amélie”, film che adoro e che so quasi a memoria.
Beh, alla fine non conta né Amélie né Cappuccetto Rosso e lasciate perdere la “modella”, so da sola che non sono nata per questo e infatti evito quasi sempre di fare la outfit blogger. Ma è il vestito di Alessia a meritare. Perché non mi importa di essere grassa o magra, bella o brutta, giovane o vecchia, sopra le righe o all’altezza: non è questo il nocciolo. Mi interessa che sono stata felice e mi importa che questo abito mi abbia fatto stare bene. E mi interessa che chi l’ha pensato e creato mi abbia inclusa tra le sue “common people with uncommon attitude”. Grazie Alessia: il tuo pensiero è in linea col mio intento di cercare di combattere l’omologazione.
Quelle che seguono sono solo alcune mie foto amatoriali, ma sono il ricordo di una giornata speciale.
Auguri, Paola e Andrea. Con tutto il mio cuore.
Manu
P.S.: se vi piace l’abito di Alessia, questo è il suo sito e questa è la sua pagina Facebook.
Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.
Glittering comments
Bè, bellissima e originalissima.
Ricordo bene quando hai acquistato questo abito e già ti ci vedevo..
così, per un matrimonio a DOC sarai stata davvero un gioiellino!
Una bella amica da presentare e poi penso.. penso che manca meno di un anno al mio “evento” anzi meglio “nostro” (mio e della mia metà..) e ti ci vedo già, splendida come sempre! ;D
Ti abbraccio, forte!
Ti abbraccio anch’io. E grazie 🙂
Manu
davvero molto originale…certi abiti bisogfna saperli portare, a te stava magnificamente davvero!!
ciao ciao
http://laurasmilingmonnalisa.blogspot.it/2013/07/nu-jeans-e-na-maglietta.html
Cara Laura… grazie! Mi hai decisamente lasciata senza parole!
Direi che il tuo complimento è tra i più belli che si possano ricevere 🙂
Un ciao grande grande a te,
Manu
Ciao manu,
vestititino fantastico!! il genere che io adoro! e x questo andrò subito a vedere il sito della stilista.
tu originale e particolare come al solito, nonchè fine ed elegante, ed essere tutte queste cose insieme, secondo me, non è semplice.
un bacione da un’amica che ti pensa spesso e che spera di vederti presto
Senza parole, anche in questo caso! Grazie di cuore per aver usato 4 aggettivi che spero davvero di incarnare.
Sì, vai a vedere il sito di Alessia… merita!
Un grande abbraccio,
Manu