100 happy days: sfida con me stessa / parte 2

Prima delle vacanze, vi avevo raccontato di un piccolo progetto che ho intrapreso. È una sfida con me stessa ed è quella di 100 happy days: consiste nel trovare in ogni giorno un momento che ci abbia resi felici, rappresentandolo attraverso una foto.
Beh, oggi, giovedì 4 settembre, sono arrivata al 68° giorno, incredibilmente. Perché dico “incredibilmente”? Perché, come avevo spiegato nel primo post, non ero affatto sicura di riuscire a tenere fronte all’impegno preso e sono sincera nel dirlo. Non è facile trovare un motivo per cui essere felice, ogni singolo giorno e tutti i giorni, ma finora ci sono riuscita.
E ho realizzato che, in fondo, questo è soprattutto un ottimo esercizio: abitua a soffermarsi su ciò che di buono ci accade, a sottolinearlo.
Sono un’ottimista da sempre, ma ultimamente ero in un momento che definirei un po’ buio: la mia positività si era appannata, mettiamola così, esattamente come accade a un vetro quando qualcuno ci alita sopra.
Ho deciso di partecipare a 100 happy days anche per questo motivo: in fondo, è una sorta di rieducazione alle piccole gioie e credo che per me stia funzionando.
Nel primo post avevo lanciato una minuscola provocazione, soprattutto a tutti coloro che pensano e dicono male di questa sfida che invece è innocua e che sicuramente non fa male: facciamo attività fisica per rendere il nostro corpo più tonico e scattante, dunque perché non fare altrettanto col buonumore e l’ottimismo, perché non allenare anche loro? Oggi sono ancora più convinta che sia cosa utile.
La felicità non è uno stato perenne, secondo me, ma una conquista: non c’è nulla di male nell’impegnarsi a riconoscerla.
Giocare a 100 happy days (tale lo considero, un gioco) non è certo la chiave per diventare persone felici, è evidente, ma può essere un modo come un altro per fare qualche riflessione.
Quelli che state per vedere sono spunti, pensieri, idee, piccoli istanti, frammenti: briciole o sassolini che devo seguire, così come avrebbe fatto Pollicino in mezzo al bosco.

Manu

 

Col precedente post vi avevo mostrato i miei primi 36 giorni felici: ecco i successivi 32.
Se volete guardare le foto su Instagram, potete andare sul mio account (trovate il link qui in fondo) oppure potete cercare l’hashtag #100agwhappydays

Giorno 37, 04-08-2014: ho appeso qualche ricordo a una catena d’argento, un tappo regalo di mia mamma, un paio di simboli che vengono dall’Egitto, un cuoricino e un principe ranocchio perché sono un’inguaribile romantica e una piccola boccetta porta profumo. E poi questa catena è venuta in vacanza con me, in attesa di aggiungere qualche altro ciondolo.
Giorno 37, 04-08-2014: ho appeso qualche ricordo a una catena d’argento, un tappo regalo di mia mamma, un paio di simboli che vengono dall’Egitto, un cuoricino e un principe ranocchio perché sono un’inguaribile romantica e una piccola boccetta porta profumo. E poi questa catena è venuta in vacanza con me, in attesa di aggiungere qualche altro ciondolo.
Giorno 38, 05-08-2014: fare la valigia richiede sempre impegno, è vero, ma in fondo è piacevole se si sa di partire – finalmente! – per le vacanze. Per non rischiare di rimanere senza, mi sono preparata giusto un paio di gingilli da portar via…
Giorno 38, 05-08-2014: fare la valigia richiede sempre impegno, è vero, ma in fondo è piacevole se si sa di partire – finalmente! – per le vacanze. Per non rischiare di rimanere senza, mi sono preparata giusto un paio di gingilli da portar via…
Giorno 39, 06-08-2014: chiedetemi se sono felice. Oppure ve lo dice il mio nuovo anello <em>(je suis heureuse)</em> scovato (in super saldo) in un negozietto a Moulins, prima tappa del viaggio in Francia di quest’estate, ovviamente con Enrico, mio marito.
Giorno 39, 06-08-2014: chiedetemi se sono felice. Oppure ve lo dice il mio nuovo anello (je suis heureuse) scovato (in super saldo) in un negozietto a Moulins, prima tappa del viaggio in Francia di quest’estate, ovviamente con Enrico, mio marito.
Giorno 40, 07-08-2014: ogni volta che vado in Bretagna, io mi sento felice. Eccomi nel mio elemento naturale, a zonzo per le strade di Saint Brieuc, dopo una solenne mangiata di cozze.
Giorno 40, 07-08-2014: ogni volta che vado in Bretagna, io mi sento felice. Eccomi nel mio elemento naturale, a zonzo per le strade di Saint Brieuc, dopo una solenne mangiata di cozze.
Giorno 41, 08-08-2014: il pic-nic perfetto a Binic, in Bretagna. <em>Baguette</em>, sidro, specialità di mare a cura de <em>La Belle-Iloise</em> e <em>macaron</em>.
Giorno 41, 08-08-2014: il pic-nic perfetto a Binic, in Bretagna. Baguette, sidro, specialità di mare a cura de La Belle-Iloise e macaron.
Giorno 42, 09-08-2014: pochi momenti sono assolutamente perfetti come il tramonto di quella sera sulla spiaggia di St. Guirec a Ploumanac’h.
Giorno 42, 09-08-2014: pochi momenti sono assolutamente perfetti come il tramonto di quella sera sulla spiaggia di St. Guirec a Ploumanac’h.
Giorno 43, 10-08-2014: trovarsi in posti che ti fanno sentire alla fine del mondo – o all’inizio, dipende dai punti di vista. Questo è Cap Fréhel in Bretagna.
Giorno 43, 10-08-2014: trovarsi in posti che ti fanno sentire alla fine del mondo – o all’inizio, dipende dai punti di vista. Questo è Cap Fréhel in Bretagna.
Giorno 44, 11-08-2014: il nostro pranzo a Cancale. Questa cittadina incastonata in una bellissima baia è il paradiso per gli amanti delle ostriche: se vi arriverete con la bassa marea, potrete vedere le file ordinate degli allevamenti. E le ostriche sono uno dei motivi per cui amo Cancale: ne sono ghiotta e, mentre in Italia sono un lusso per pochi, lì pranzarci comprandole al meraviglioso mercato costa meno che andare da Mc Donald’s!
Giorno 44, 11-08-2014: il nostro pranzo a Cancale. Questa cittadina incastonata in una bellissima baia è il paradiso per gli amanti delle ostriche: se vi arriverete con la bassa marea, potrete vedere le file ordinate degli allevamenti. E le ostriche sono uno dei motivi per cui amo Cancale: ne sono ghiotta e, mentre in Italia sono un lusso per pochi, lì pranzarci comprandole al meraviglioso mercato costa meno che andare da Mc Donald’s!
Giorno 45, 12-08-2014: chiunque sia un buongustaio, dovrebbe provare almeno una volta il <em>moelleux au chocolat</em>, ovvero un tortino morbido col cuore di cioccolato liquido. Questo è quello che ho mangiato in un piccolo ristorante davvero ottimo: si chiama Madloc’h e si trova a Erquy in Bretagna. Il loro <em>moelleux</em> è <em>“fait maison”</em>, ovvero fatto in casa, quindi va ordinato a inizio pasto perché serve tempo per prepararlo.
Giorno 45, 12-08-2014: chiunque sia un buongustaio, dovrebbe provare almeno una volta il moelleux au chocolat, ovvero un tortino morbido col cuore di cioccolato liquido. Questo è quello che ho mangiato in un piccolo ristorante davvero ottimo: si chiama Madloc’h e si trova a Erquy in Bretagna. Il loro moelleux è “fait maison”, ovvero fatto in casa, quindi va ordinato a inizio pasto perché serve tempo per prepararlo.
Giorno 46, 13-08-2014: dalla mia borsa spuntano elementi per un pomeriggio felice sulla spiaggia di Binic in Bretagna. Le cuffie color del sole, “Donne nell’acqua loro”, il bel libro di una persona speciale, Florisa Sciannamea, e una baguette fresca per un ottimo spuntino.
Giorno 46, 13-08-2014: dalla mia borsa spuntano elementi per un pomeriggio felice sulla spiaggia di Binic in Bretagna. Le cuffie color del sole, “Donne nell’acqua loro”, il bel libro di una persona speciale, Florisa Sciannamea, e una baguette fresca per un ottimo spuntino.
Giorno 47, 14-08-2014: quando questo inverno soffrirò – come sempre – per il freddo e il maltempo, chiuderò gli occhi e richiamerò con tutte le mie forze immagini come questa, la <em>Plage de l’Éventail</em> appena fuori dalle mura di Saint-Malo. Cercherò di pensare al cielo, al mare e alle spiagge senza fine della Bretagna, una regione che amo con tutto il mio cuore.
Giorno 47, 14-08-2014: quando questo inverno soffrirò – come sempre – per il freddo e il maltempo, chiuderò gli occhi e richiamerò con tutte le mie forze immagini come questa, la Plage de l’Éventail appena fuori dalle mura di Saint-Malo. Cercherò di pensare al cielo, al mare e alle spiagge senza fine della Bretagna, una regione che amo con tutto il mio cuore.
Giorno 48, 15-08-2014: un Ferragosto particolare, in giro per mercatini. Questo è l’incantevole Château de Kerduel a Pleumeur Bodou in Bretagna, scenario (perfetto) di una bellissima fiera d’antichità. Il massimo per me: ha unito la mia passione per i luoghi storici e quella per i mercatini dell’antico.
Giorno 48, 15-08-2014: un Ferragosto particolare, in giro per mercatini. Questo è l’incantevole Château de Kerduel a Pleumeur Bodou in Bretagna, scenario (perfetto) di una bellissima fiera d’antichità. Il massimo per me: ha unito la mia passione per i luoghi storici e quella per i mercatini dell’antico.
Giorno 49, 16-08-2014: ultima sera in Bretagna, ultimo saluto a Binic. In realtà questa foto è strana, in quanto rappresenta il momento più triste e al tempo stesso più felice di quel giorno: più triste perché stavo salutando il mare, più felice perché questa è un’altra delle immagini che voglio conservare per il prossimo inverno.
Giorno 49, 16-08-2014: ultima sera in Bretagna, ultimo saluto a Binic. In realtà questa foto è strana, in quanto rappresenta il momento più triste e al tempo stesso più felice di quel giorno: più triste perché stavo salutando il mare, più felice perché questa è un’altra delle immagini che voglio conservare per il prossimo inverno.
Giorno 50, 17-08-2014: si vede che sono felice? Nuova tappa del viaggio in Francia… Parigi! Eccomi intenta nella salita per raggiungere la cattedrale di Sacré-Cœur.
Giorno 50, 17-08-2014: si vede che sono felice? Nuova tappa del viaggio in Francia… Parigi! Eccomi intenta nella salita per raggiungere la cattedrale di Sacré-Cœur.
Giorno 51, 18-08-2014: al Louvre a Parigi. Questo è un quadro del pittore Horace Vernet, il ritratto della figlia Louise. E con questo ritratto che ho molto amato, tenero e bello, ho voluto rappresentare la mia felicità per una giornata meravigliosa trascorsa in uno dei musei più belli del mondo. Quanto vale la pena spendere quei 12 euro, NULLA in confronto a ciò che si riceve!
Giorno 51, 18-08-2014: al Louvre a Parigi. Questo è un quadro del pittore Horace Vernet, il ritratto della figlia Louise. E con questo ritratto che ho molto amato, tenero e bello, ho voluto rappresentare la mia felicità per una giornata meravigliosa trascorsa in uno dei musei più belli del mondo. Quanto vale la pena spendere quei 12 euro, NULLA in confronto a ciò che si riceve!
Giorno 52, 19-08-2014: felicità è anche una buona dose di auto-ironia. Curiosando per negozi e negozietti su Ile St. Louis a Parigi, ho trovato questa pochette che mi ha fatto venir voglia di scherzare: <em>non, je ne suis pas indispensable</em>.
Giorno 52, 19-08-2014: felicità è anche una buona dose di auto-ironia. Curiosando per negozi e negozietti su Ile St. Louis a Parigi, ho trovato questa pochette che mi ha fatto venir voglia di scherzare: non, je ne suis pas indispensable.
Giorno 53, 20-08-2014: in un solo giorno, a Parigi ho potuto avverare due piccoli, grandi sogni, ovvero vedere la bellissima mostra <em>Inspirations</em> dedicata a Dries Van Noten al Musée des Arts Décoratifs e mettere piede al Palais Galliera per una meravigliosa retrospettiva che racconta gli anni ’50. Una full immersion da brivido per me, amante sincera e perduta della Moda, in un Paese in cui essa è considerata, a pieno titolo, una forma d’arte e dove dunque è trattata di conseguenza. Credo che, per quante cose potrò fare nei prossimi mesi in tale ambito, difficilmente ne esisterà qualcuna in grado di superare, quanto a bellezza ed emozione, queste due mostre.
Giorno 53, 20-08-2014: in un solo giorno, a Parigi ho potuto avverare due piccoli, grandi sogni, ovvero vedere la bellissima mostra Inspirations dedicata a Dries Van Noten al Musée des Arts Décoratifs e mettere piede al Palais Galliera per una meravigliosa retrospettiva che racconta gli anni ’50. Una full immersion da brivido per me, amante sincera e perduta della Moda, in un Paese in cui essa è considerata, a pieno titolo, una forma d’arte e dove dunque è trattata di conseguenza. Credo che, per quante cose potrò fare nei prossimi mesi in tale ambito, difficilmente ne esisterà qualcuna in grado di superare, quanto a bellezza ed emozione, queste due mostre.
Giorno 54, 21-08-2014: vista su Lione. Nonostante io sia stata tante volte in Francia, non avevo mai visitato Lione: ho scoperto una città bellissima e che mi ha fatto un’ottima impressione.
Giorno 54, 21-08-2014: vista su Lione. Nonostante io sia stata tante volte in Francia, non avevo mai visitato Lione: ho scoperto una città bellissima e che mi ha fatto un’ottima impressione.
Giorno 55, 22-08-2014: fine delle nostre vacanze in Francia. Riporto integralmente quanto ho scritto sotto questa foto: “Ti amo e ti dico <em>grazie</em> per la nostra splendida vacanza. Non c’è bisogno di nessun’altra didascalia.”
Giorno 55, 22-08-2014: fine delle nostre vacanze in Francia. Riporto integralmente quanto ho scritto sotto questa foto: “Ti amo e ti dico grazie per la nostra splendida vacanza. Non c’è bisogno di nessun’altra didascalia.”
Giorno 56, 23-08-2014: fare come fanno gli scoiattoli, ovvero accumulare risorse per l’inverno. Solo che, anziché ghiande, noi abbiamo riportato a casa prelibate squisitezze di Bretagna.
Giorno 56, 23-08-2014: fare come fanno gli scoiattoli, ovvero accumulare risorse per l’inverno. Solo che, anziché ghiande, noi abbiamo riportato a casa prelibate squisitezze di Bretagna.
Giorno 57, 24-08-2014: le conchiglie che abbiamo raccolto sulla spiaggia l’ultima sera a Binic in Francia.<br />Quando siamo tornati a casa e abbiamo finito di svuotare le valigie, le ho ritrovate.<br />Ho ricordato ogni dettaglio di quei momenti.<br />E ho sorriso.
Giorno 57, 24-08-2014: le conchiglie che abbiamo raccolto sulla spiaggia l’ultima sera a Binic in Francia.
Quando siamo tornati a casa e abbiamo finito di svuotare le valigie, le ho ritrovate.
Ho ricordato ogni dettaglio di quei momenti.
E ho sorriso.
Giorno 58, 25-08-2014: amo collezionare bijou soprattutto quando sono ricordi di viaggio, quando hanno una storia e quando sono particolari. Questo <em>sautoir</em> è l’ultimo entrato nella mia collezione ed è di un’artista che si chiama Michal Negrin, acquistato durante il viaggio in Francia a Dinan. Il medaglione è <em>double-face</em>, ruota su sé stesso e mostra due diverse scenette di sapore vintage realizzate con la tecnica detta lenticolare: il risultato è un’immagine che dà l’illusione della profondità e che cambia quando viene vista da diversi angoli di vista, suggerendo un’idea di movimento.
Giorno 58, 25-08-2014: amo collezionare bijou soprattutto quando sono ricordi di viaggio, quando hanno una storia e quando sono particolari. Questo sautoir è l’ultimo entrato nella mia collezione ed è di un’artista che si chiama Michal Negrin, acquistato durante il viaggio in Francia a Dinan. Il medaglione è double-face, ruota su sé stesso e mostra due diverse scenette di sapore vintage realizzate con la tecnica detta lenticolare: il risultato è un’immagine che dà l’illusione della profondità e che cambia quando viene vista da diversi angoli di vista, suggerendo un’idea di movimento.
Giorno 59, 26-08-2014: felicità è essere stati in un luogo meraviglioso anche se, ormai, si è fatto ritorno a casa. È portarsi a casa piccoli bijou che sono un ricordo e che farebbero contenta una bambina. E infatti mi fanno contenta, perché, in fondo, sono un po’ bambina…
Giorno 59, 26-08-2014: felicità è essere stati in un luogo meraviglioso anche se, ormai, si è fatto ritorno a casa. È portarsi a casa piccoli bijou che sono un ricordo e che farebbero contenta una bambina. E infatti mi fanno contenta, perché, in fondo, sono un po’ bambina…
Giorno 60, 27-08-2014: cosa può rendere felice una iPad <em>addicted</em>? Ovvio, una bella tastiera di una misura che sta anche in borsetta e da infilare in una graziosa custodia rosa shocking. Perché noi donne di oggi saremo anche un po’ <em>geek</em>, ma un occhio alla moda non manca mai. Grazie al mio amore per questo regalo.
Giorno 60, 27-08-2014: cosa può rendere felice una iPad addicted? Ovvio, una bella tastiera di una misura che sta anche in borsetta e da infilare in una graziosa custodia rosa shocking. Perché noi donne di oggi saremo anche un po’ geek, ma un occhio alla moda non manca mai. Grazie al mio amore per questo regalo.
Giorno 61, 28-08-2014: arriva un pacco da Sodini! Ma per caso è già arrivato il Natale e nessuno mi aveva avvisata? O forse avrei dovuto capirlo da sola, considerato il tempo non proprio da fine agosto? Scherzi a parte, grazie di cuore: oggetti come questi spiegano perché non sarò mai una rappresentante del minimalismo…
Giorno 61, 28-08-2014: arriva un pacco da Sodini! Ma per caso è già arrivato il Natale e nessuno mi aveva avvisata? O forse avrei dovuto capirlo da sola, considerato il tempo non proprio da fine agosto? Scherzi a parte, grazie di cuore: oggetti come questi spiegano perché non sarò mai una rappresentante del minimalismo…
Giorno 62, 29-08-2014: nuovi piccoli amici recuperati in Bretagna aspettano di essere etichettati per finire nella collezione insieme ai loro simili. Ebbene sì, noi collezioniamo… marinai: peccato che siano nani, il più alto misura una ventina di centimetri. Per la serie: 15 anni in due, io e la mia metà… e convinti, anche!
Giorno 62, 29-08-2014: nuovi piccoli amici recuperati in Bretagna aspettano di essere etichettati per finire nella collezione insieme ai loro simili. Ebbene sì, noi collezioniamo… marinai: peccato che siano nani, il più alto misura una ventina di centimetri. Per la serie: 15 anni in due, io e la mia metà… e convinti, anche!
Giorno 63, 30-08-2014: cercando tracce di Bretagna… A cena ci siamo cucinati questa <em>“Véritable soupe de poissons bretonne”</em> de <em>La Belle-Iloise</em>, consorzio dal 1932, comprata a Binic. Preparata alla francese, coi crostini, la <em>rouille</em> e il formaggio da sciogliere.
Giorno 63, 30-08-2014: cercando tracce di Bretagna… A cena ci siamo cucinati questa “Véritable soupe de poissons bretonne” de La Belle-Iloise, consorzio dal 1932, comprata a Binic. Preparata alla francese, coi crostini, la rouille e il formaggio da sciogliere.
Giorno 64, 31-08-2014: non so, ma a me leggere sul cartoccio del latte “prodotto sotto i raggi del sole guardando il Mediterraneo” ha fatto sorridere… Ho immaginato una bella giornata di sole e delle placide mucche, pezzate bianche e nere, intente a ruminare erbetta verde, con aria serafica e lo sguardo rivolto al mare blu… Un bel quadretto, no?
Giorno 64, 31-08-2014: non so, ma a me leggere sul cartoccio del latte “prodotto sotto i raggi del sole guardando il Mediterraneo” ha fatto sorridere… Ho immaginato una bella giornata di sole e delle placide mucche, pezzate bianche e nere, intente a ruminare erbetta verde, con aria serafica e lo sguardo rivolto al mare blu… Un bel quadretto, no?
Giorno 65, 01-09-2014: il pensiero felice del giorno è nato guardando le tante foto che circondano la mia scrivania e il pc.<br />Il 13 settembre saranno 6 anni di matrimonio per me ed Enrico.
Giorno 65, 01-09-2014: il pensiero felice del giorno è nato guardando le tante foto che circondano la mia scrivania e il pc.
Il 13 settembre saranno 6 anni di matrimonio per me ed Enrico.
Giorno 66, 02-09-2014: che zingara riesco a essere a volte… Solo io posso pranzare così e per giunta alle due del pomeriggio… Eppure a me questa libertà non dispiace…
Giorno 66, 02-09-2014: che zingara riesco a essere a volte… Solo io posso pranzare così e per giunta alle due del pomeriggio… Eppure a me questa libertà non dispiace…
Giorno 67, 03-09-2014: quanta verità in questa frase scritta sul muro dello stand Pokemaoke al Micam… Ogni tanto fa bene ricordarlo…<br />E a me ha fatto bene incontrare le ragazze dietro al brand Pokemaoke, perché sanno dare un senso alle parole <em>talento</em> e <em>umiltà</em> e questo mi rende indicibilmente felice.<br />(A proposito, presto un post su di loro qui sul blog!)
Giorno 67, 03-09-2014: quanta verità in questa frase scritta sul muro dello stand Pokemaoke al Micam… Ogni tanto fa bene ricordarlo…
E a me ha fatto bene incontrare le ragazze dietro al brand Pokemaoke, perché sanno dare un senso alle parole talento e umiltà e questo mi rende indicibilmente felice.
(A proposito, presto un post su di loro qui sul blog!)
Giorno 68, 04-09-2014: come ho già detto altre volte, amo i monili antichi, ricchi di una loro storia. Ho acquistato questo bracciale in un mercatino a Lantic, in Bretagna: la proprietaria mi ha raccontato la sua storia. Quand’era fanciulla, si trasferì in Algeria con la famiglia per motivi di lavoro del padre. Un giorno andarono in un villaggio di montagna, a dorso d’asino, per vedere una particolare lavorazione del metallo. Questo braccialetto ornato di smalti è un ricordo di quella giornata e viene dalla regione di Kabylie o Kabylia, nel nord dell’Algeria. Se guardo il bracciale e poi chiudo gli occhi, mi sembra di poter rivedere quel percorso avventuroso a dorso d’asino…
Giorno 68, 04-09-2014: come ho già detto altre volte, amo i monili antichi, ricchi di una loro storia. Ho acquistato questo bracciale in un mercatino a Lantic, in Bretagna: la proprietaria mi ha raccontato la sua storia. Quand’era fanciulla, si trasferì in Algeria con la famiglia per motivi di lavoro del padre. Un giorno andarono in un villaggio di montagna, a dorso d’asino, per vedere una particolare lavorazione del metallo. Questo braccialetto ornato di smalti è un ricordo di quella giornata e viene dalla regione di Kabylie o Kabylia, nel nord dell’Algeria. Se guardo il bracciale e poi chiudo gli occhi, mi sembra di poter rivedere quel percorso avventuroso a dorso d’asino…

 

 

 

 

… to be continued!

 

 

 

 

Qui trovate la prima parte dei miei 100 happy days.

Se volete cimentarvi anche voi, qui trovate il sito 100 happy days in tantissime lingue, perché è un progetto globale, e qui la pagina Facebook. Potete anche cercare l’hashtag #100happydays sui vari social network: vi avviso, su Instagram troverete circa 20 milioni di post: un vero fenomeno virale 🙂

Se volete entrare a far parte in maniera attiva, non solo come sfidanti, qui trovate tutti i modi in cui potete farlo. Se volete sapere di più della fondazione dietro al progetto, date un occhio qui.

 

 

 

 

Se vi va, potete seguire A glittering woman su Facebook | Twitter | Instagram

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

florisa
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..cara manu grazie..grazie..grazie..per aver condiviso i tuoi momenti felici!..guardando le immagini come per magia quella felicità ha invaso il mio schermo,si è fatta audace e mi ha abbracciato..è stato bellissimo.Gli orecchini colorati(io ne vado pazza e li compro continuamente grossi,vistosi,colorati)i paesaggi tranquilli e odorosi di suggestioni romantiche,la baguette profumata di forno a legna,le ostriche aperte a rivelare il dolore della madreperla,la tua piccola mano in quella rassicurante e coccolosa di Enrico,tu lucente e felice il giorno del vostro matrimonio e tanti tanti frammenti di felicità fermati,immobilizzati in una dimensione senza più tempo ….sono felice anche io…ho assorbito tutto
Ti abbraccio tanto tanto ….Florisa

Manu
Reply

Cara anzi carissima Florisa…
Sai, ho sempre pensato un paio di cose circa la felicità.
La prima deriva da un vecchio detto: “un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata”.
La seconda è che si dice che la felicità porti fortuna.
Penso che il raddoppio e la fortuna non coprano solo chi prova la felicità, bensì chiunque la condivida. Ho sempre goduto delle gioie altrui, di coloro che amo e che stimo e ciò mi ha fatto stare bene, a mia volta.
L’immagine della felicità che si fa audace e che ti abbraccia è meravigliosa, mi accompagnerà per tutta la giornata.
Ti abbraccio forte anch’io,
Manu con sorriso 🙂

My Vintage Curves
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Le tue foto, il tuo racconto, la tua felicità hanno reso felice anche me. Post stupendo <3

Manu
Reply

Grazie, carissima, e sappi che con queste parole tu hai reso felice me.
Questa è la dimostrazione, ancora una volta, di ciò che dicevo a Florisa qui sopra: “un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata”.
Ti mando un abbraccio e ti auguro un fine settimana meraviglioso,
Manu 🙂

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