Piccola wunderkammer nata nel 2013 e amministrata con il sorriso da Emanuela Pirré, “fashion something” ma mai victim
Home » Blog » AGW vive » 100 happy days: sfida con me stessa / parte 2
100 happy days: sfida con me stessa / parte 2
Prima delle vacanze, vi avevo raccontato di un piccolo progetto che ho intrapreso. È una sfida con me stessa ed è quella di 100 happy days: consiste nel trovare in ogni giorno un momento che ci abbia resi felici, rappresentandolo attraverso una foto.
Beh, oggi, giovedì 4 settembre, sono arrivata al 68° giorno, incredibilmente. Perché dico “incredibilmente”? Perché, come avevo spiegato nel primo post, non ero affatto sicura di riuscire a tenere fronte all’impegno preso e sono sincera nel dirlo. Non è facile trovare un motivo per cui essere felice, ogni singolo giorno e tutti i giorni, ma finora ci sono riuscita.
E ho realizzato che, in fondo, questo è soprattutto un ottimo esercizio: abitua a soffermarsi su ciò che di buono ci accade, a sottolinearlo.
Sono un’ottimista da sempre, ma ultimamente ero in un momento che definirei un po’ buio: la mia positività si era appannata, mettiamola così, esattamente come accade a un vetro quando qualcuno ci alita sopra.
Ho deciso di partecipare a 100 happy days anche per questo motivo: in fondo, è una sorta di rieducazione alle piccole gioie e credo che per me stia funzionando.
Nel primo post avevo lanciato una minuscola provocazione, soprattutto a tutti coloro che pensano e dicono male di questa sfida che invece è innocua e che sicuramente non fa male: facciamo attività fisica per rendere il nostro corpo più tonico e scattante, dunque perché non fare altrettanto col buonumore e l’ottimismo, perché non allenare anche loro? Oggi sono ancora più convinta che sia cosa utile.
La felicità non è uno stato perenne, secondo me, ma una conquista: non c’è nulla di male nell’impegnarsi a riconoscerla.
Giocare a 100 happy days (tale lo considero, un gioco) non è certo la chiave per diventare persone felici, è evidente, ma può essere un modo come un altro per fare qualche riflessione.
Quelli che state per vedere sono spunti, pensieri, idee, piccoli istanti, frammenti: briciole o sassolini che devo seguire, così come avrebbe fatto Pollicino in mezzo al bosco.
Manu
Col precedente post vi avevo mostrato i miei primi 36 giorni felici: ecco i successivi 32.
Se volete guardare le foto su Instagram, potete andare sul mio account (trovate il link qui in fondo) oppure potete cercare l’hashtag #100agwhappydays
… to be continued!
Qui trovate la prima parte dei miei 100 happy days.
Se volete cimentarvi anche voi, qui trovate il sito 100 happy days in tantissime lingue, perché è un progetto globale, e qui la pagina Facebook. Potete anche cercare l’hashtag #100happydays sui vari social network: vi avviso, su Instagram troverete circa 20 milioni di post: un vero fenomeno virale 🙂
Se volete entrare a far parte in maniera attiva, non solo come sfidanti, qui trovate tutti i modi in cui potete farlo. Se volete sapere di più della fondazione dietro al progetto, date un occhio qui.
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web.
Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce.
Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi.
Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore.
Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere.
Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.
..cara manu grazie..grazie..grazie..per aver condiviso i tuoi momenti felici!..guardando le immagini come per magia quella felicità ha invaso il mio schermo,si è fatta audace e mi ha abbracciato..è stato bellissimo.Gli orecchini colorati(io ne vado pazza e li compro continuamente grossi,vistosi,colorati)i paesaggi tranquilli e odorosi di suggestioni romantiche,la baguette profumata di forno a legna,le ostriche aperte a rivelare il dolore della madreperla,la tua piccola mano in quella rassicurante e coccolosa di Enrico,tu lucente e felice il giorno del vostro matrimonio e tanti tanti frammenti di felicità fermati,immobilizzati in una dimensione senza più tempo ….sono felice anche io…ho assorbito tutto
Ti abbraccio tanto tanto ….Florisa
Cara anzi carissima Florisa…
Sai, ho sempre pensato un paio di cose circa la felicità.
La prima deriva da un vecchio detto: “un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata”.
La seconda è che si dice che la felicità porti fortuna.
Penso che il raddoppio e la fortuna non coprano solo chi prova la felicità, bensì chiunque la condivida. Ho sempre goduto delle gioie altrui, di coloro che amo e che stimo e ciò mi ha fatto stare bene, a mia volta.
L’immagine della felicità che si fa audace e che ti abbraccia è meravigliosa, mi accompagnerà per tutta la giornata.
Ti abbraccio forte anch’io,
Manu con sorriso 🙂
Grazie, carissima, e sappi che con queste parole tu hai reso felice me.
Questa è la dimostrazione, ancora una volta, di ciò che dicevo a Florisa qui sopra: “un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata”.
Ti mando un abbraccio e ti auguro un fine settimana meraviglioso,
Manu 🙂
Glittering comments
..cara manu grazie..grazie..grazie..per aver condiviso i tuoi momenti felici!..guardando le immagini come per magia quella felicità ha invaso il mio schermo,si è fatta audace e mi ha abbracciato..è stato bellissimo.Gli orecchini colorati(io ne vado pazza e li compro continuamente grossi,vistosi,colorati)i paesaggi tranquilli e odorosi di suggestioni romantiche,la baguette profumata di forno a legna,le ostriche aperte a rivelare il dolore della madreperla,la tua piccola mano in quella rassicurante e coccolosa di Enrico,tu lucente e felice il giorno del vostro matrimonio e tanti tanti frammenti di felicità fermati,immobilizzati in una dimensione senza più tempo ….sono felice anche io…ho assorbito tutto
Ti abbraccio tanto tanto ….Florisa
Cara anzi carissima Florisa…
Sai, ho sempre pensato un paio di cose circa la felicità.
La prima deriva da un vecchio detto: “un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata”.
La seconda è che si dice che la felicità porti fortuna.
Penso che il raddoppio e la fortuna non coprano solo chi prova la felicità, bensì chiunque la condivida. Ho sempre goduto delle gioie altrui, di coloro che amo e che stimo e ciò mi ha fatto stare bene, a mia volta.
L’immagine della felicità che si fa audace e che ti abbraccia è meravigliosa, mi accompagnerà per tutta la giornata.
Ti abbraccio forte anch’io,
Manu con sorriso 🙂
Le tue foto, il tuo racconto, la tua felicità hanno reso felice anche me. Post stupendo <3
Grazie, carissima, e sappi che con queste parole tu hai reso felice me.
Questa è la dimostrazione, ancora una volta, di ciò che dicevo a Florisa qui sopra: “un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata”.
Ti mando un abbraccio e ti auguro un fine settimana meraviglioso,
Manu 🙂