Party Hugme by Hu4me al Gioia 69: i bracciali con una marcia in più

Amo tutti quegli oggetti che riescono a veicolare un pensiero: gli accessori moda, naturalmente, non fanno eccezione.
Per esempio, mi piacciono molto quelli che racchiudono un’idea di solidarietà e non è – come potrebbe pensare qualcuno – perché diventa un modo facile per mettere in pace la coscienza.
Non mi stancherò mai di ribadire che la moda è per me un linguaggio e che come tale deve mettere in comunicazione tutti i settori della nostra vita: quindi, se può essere utile, perché non usare la moda per parlare di cause importanti?

Per questo, tra tutte le persone in gamba che ho conosciuto nel cosiddetto ambiente della moda, Serena Fumaria è una di quelle che mi vanno sicuramente più a genio: Serena è pratica, ha il sorriso dentro e fuori, è una grande comunicatrice, è schietta e sincera, ha pensieri e sentimenti che sa trasformare in fatti.
Non potevo che andarci d’accordo vista la mia predilezione per questo genere di persone e non potevo che voler parlare di lei.

A proposito: ho deciso che qui parlerò soltanto di ciò che mi piace e di ciò che scelgo spontaneamente: del resto – semplicemente – non parlo.
Per scelta, credo e filosofia: il mondo è grande e c’è spazio per tutti, ognuno può scegliere.
E c’è anche un’altra cosa che voglio chiarire subito, per ora e per il futuro: non c’è omaggio o regalo che tenga (cose che ammetto esistano nel nostro ambiente), se una creazione non mi convince io non ne parlo.
Se invece spendo la mia parola, se metto la mia faccia, potete giurare sul fatto che si tratti di qualcosa in cui credo.

Tornando a noi: ho conosciuto Serena alcuni mesi fa.
Le prime cose che mi sono piaciute di lei sono state la sua energia e la sua voglia di fare: si occupa di tante cose, ha seguito e segue tanti progetti e ultimamente dedica grande impegno a Hu4me, un brand che ha creato lei stessa.
Sotto questo brand, sono nati dei bracciali, forse un po’ per gioco ma sicuramente con un sogno, quello di arrivare ad “abbracciare l’umanità”: per questo si chiamano “Hugme” che in inglese vuol dire “abbracciami”.
E l’idea dell’abbraccio che accoglie tutto il mondo ha naturalmente un significato sociale e di solidarietà.

Hugme by Hu4me
Hugme by Hu4me

I bracciali sono unisex, in tanti colori accattivanti: sono fatti a mano e sono completamente made in Italy.
Sono in lycra e jersey elasticizzati, ma per l’inverno scorso sono stati proposti anche in cashmere e mohair.
I primi sono stati gli Hugme Skull, caratterizzati da tre teschietti, ma ora ne esistono tante versioni, dagli Hugme Chain (con catene) fino agli Hugme Infinity (col simbolo dell’infinito).
E le sorprese non sono finite, vedrete, nuovi arrivi sono già all’orizzonte…

Le linee Hugme Infinity, Hugme Chain e Hugme Skull
Le linee Hugme Infinity, Hugme Chain e Hugme Skull

Ma come dicevo, oltre alla qualità e all’estetica, il brand Hu4me si impegna anche in piccoli progetti concreti di charity.
Giovedì 30 maggio c’è stato un cocktail party al Gioia 69 di Milano: la serata, fortemente voluta da Serena, è nata con l’intento di suggellare l’unione tra moda e arte a favore della solidarietà.
Per l’occasione, infatti, la location modaiola si è trasformata in un laboratorio artistico nel quale il duo I FaTi (dalle iniziale dei performer Fanny Raponi e Andrea Tisci) ha creato una tela con materiale Hu4me ed estro assolutamente e squisitamente personale.
La serata ha visto anche la partecipazione di altri artisti, come Alessandro Capuzzo, alla sua prima milanese, e la cantante Fanya.

Fanny e Andrea al lavoro
Fanny e Andrea al lavoro
Dettagli dell’opera in corso di realizzazione
Dettagli dell’opera in corso di realizzazione

Andrea Tisci è un blogger e un artista (lo trovate qui e qui); Fanny Raponi è una designer di gioielli (la trovate quiqui).
Sono due persone che stimo, che seguo e che mi onorano della loro amicizia: tornerò presto a raccontarvi qualcosa di più su di loro e sui loro percorsi artistici.

Lavori in corso per l’opera di Andrea e Fanny
Lavori in corso per l’opera di Andrea e Fanny

La loro opera istantanea, nata sotto i nostri occhi, verrà messa all’asta in occasione del prossimo evento Hu4me, a favore delle iniziative di solidarietà sostenute da Serena.

Serena con Andrea e Fanny e la loro opera ultimata
Serena con Andrea e Fanny e la loro opera ultimata

E tra le tante persone che sono intervenute alla serata di giovedì 30 maggio, c’era anche Don Claudio Colombo, responsabile dell’associazione Divina Misericordia sostenuta con calore da Serena.
Don Claudio è un prete super, pieno di sprint, uno di quei preti concreti e pratici, che sanno stare vicini alla gente: uno di quelli, insomma, che riescono a far venire voglia di andare in chiesa.

Una bella coppia: Serena e Nico
Una bella coppia: Serena e Nico

Una serata in cui moda, arte, bellezza, hand made italiano e solidarietà si sono fusi insieme, alla perfezione.

Io al lavoro: missione… massima diffusione su Instagram! Grazie per la foto a ITP – Innovation Time Production.
Io al lavoro: missione… massima diffusione su Instagram! Grazie per la foto a ITP – Innovation Time Production.

Se volete partecipare anche voi ai progetti di Serena e seguire Hu4me e tutte le ultime novità, potete andare sul sito, sulla pagina Facebook o sul blog.

Manu

P.S.: una piccola osservazione personale… Capisco perfettamente che le idee circolino liberamente e che spesso sia difficile stabilire chi ne abbia avuta una per primo. Ma una cosa è inqualificabile: che qualcuno spacci le proprie creazioni per Hu4me, salvo poi – dopo aver attirato il potenziale cliente – ammettere che si tratta di un altro prodotto. Ecco, questo non mi piace, proprio perché i bracciali di Serena hanno una marcia in più: l’dea e il pensiero di solidarietà. Ripeto, è solo il mio piccolo pensiero personale.

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

emanuela
Reply

Ciao Elena!
Grazie, sei carina. Certo che passo a dare un’occhiata, devo dire che il titolo del tuo articolo mi ha incuriosita…
Ti auguro una buona giornata,
Manu

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