Bottega Milano, il volume che permette di vedere un nuovo Rinascimento

«Sia Milano come un alveare.
Voi pensate che i tempi siano cattivi.
I tempi sono pesanti, i tempi sono difficili.
Ma vivete bene e muterete i tempi.»

Sono parole di Aurelio Ambrogio, conosciuto da tutti come sant’Ambrogio.
Vescovo, teologo, scrittore, è una delle personalità più importanti nella Chiesa del IV secolo tant’è che viene annoverato tra i quattro massimi dottori della Chiesa d’Occidente ed è il patrono di Milano assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino.
Ambrogio fu vescovo della città dal 374 fino alla morte e Milano ospita la basilica a lui dedicata e che ne conserva le spoglie.

Una leggenda narra che, mentre Ambrogio bambino dormiva nella sua culla, uno sciame di api si posò improvvisamente sulla sua bocca dalla quale esse entravano e uscivano liberamente, senza pungerlo: lo sciame si levò poi in volo perdendosi alla vista degli astanti.
Tale leggenda è anche il soggetto di un dipinto di Paolo Camillo Landriani, detto Duchino: ‘Il miracolo delle api’, risalente alla prima metà del XVII secolo, è conservato presso la Pinacoteca del Castello Sforzesco (potete vederlo qui).
In ricordo di tale leggenda, Sant’Ambrogio è considerato il patrono delle api, degli apicoltori e dei fabbricanti di cera.

L’essere patrono delle api ha un valore fortemente simbolico visto che questi esseri meravigliosi rappresentano l’operosità e non solo quella tradizionalmente riconosciuta ai milanesi, ma a tutti coloro che si impegnano nel lavoro, con combattività, spirito di sacrificio e di abnegazione.

Sant’Ambrogio ha come ulteriore simbolo un altro animale: il gabbiano, legato alla sensazione di libertà e spazio immenso.
Per tutte queste simbologie, Sant’Ambrogio può essere considerato una guida per chi è appunto operoso e per chi combatte per difendere il proprio lavoro, anche grazie a quella sua frase dal valore eterno – e la ripeto.

«Voi pensate che i tempi siano cattivi. I tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Ma vivete bene e muterete i tempi.»

Non mi sono dunque affatto sorpresa quando, aprendo il volume Bottega Milano, ho trovato proprio queste belle parole che tanto amo.

Bottega Milano è uno splendido libro dedicato alle botteghe storiche del capoluogo lombardo, ovvero quegli esercizi commerciali che hanno dato un importante contributo alla vita e alla storia della città.

Molti hanno frequentato e frequentano le storiche botteghe milanesi.

Giacomo Puccini ci andava a farsi la barba, Valentina Cortese ne gustava gli amaretti, Maria Callas cenava al suo tavolo dopo i trionfi alla Scala, la Principessa di Monaco ne sfoggiava le collane e, ancora oggi, giungono persone da tutte le parti a leggere il libro più piccolo del mondo, a indossare gli occhiali alla Cavour, a comprare i jeans dei Figli dei fiori: senza tema di smentita, si può pertanto affermare che le botteghe storiche di Milano sono un meraviglioso – ed emozionante – simbolo di creatività e resilienza nonché un baluardo di eccellenza.

Non si sono fermate mai e sono state sempre capaci di reinventarsi: Galleria&Friends Milano (progetto del quale avevo parlato qui) ne vuole testimoniare il temperamento, la forza di resistere alle difficoltà, oggi come ieri, anzi, oggi più che mai: per questo, a un anno dalla nascita, presenta Bottega Milano, il libro di Elisabetta Invernici (giornalista esperta di costume con particolare attenzione alla moda e alla bellezza, laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano con indirizzo Critico Estetico) e Alberto Oliva (regista teatrale e giornalista pubblicista, laureato in Scienze dei Beni Culturali all’Università Statale di Milano e diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi).

Bottega Milano racconta i segreti e svela i volti dei suoi protagonisti – grazie ai testi di Elisabetta e Alberto e agli scatti artistici di Roby Bettolini – e disegna un viaggio appassionante alla scoperta di storie inedite, attraverso i racconti, le immagini e le testimonianze custodite gelosamente nei cassetti o esibite con orgoglio alle pareti delle botteghe, botteghe che sono come laboratori artigiani dove – da sempre – si rinnova quello spirito creativo che ha dato vita al Rinascimento e che oggi è il tesoro più prezioso sul quale la città possa scommettere per il suo rilancio.
Ecco perché il sottotitolo del libro recita ‘I Maestri di un nuovo Rinascimento’.

Milano è piena di vetrine che hanno più di cinquant’anni di attività continuativa e che possono testimoniare l’evoluzione e la trasformazione della città nel tempo: sono loro che fanno la tradizione e la tramandano, spesso insieme a una organica e consapevole innovazione.

Come ricordano a ragione Elisabetta e Alberto, in un momento di profonda trasformazione e ridefinizione dell’identità e degli obiettivi dell’artigianato e degli antichi mestieri, è importante rafforzare la funzione preziosa e necessaria di presidio sociale, culturale e aggregativo delle botteghe.

Viene da loro pertanto dato uno spazio particolare ai volti dei gestori di questi luoghi, per dare testimonianza del passaggio generazionale che vede molti giovani – e in particolare anche molte donne – prendere il timone di attività storiche con rinnovato entusiasmo e con quello spirito innovativo tipico delle start up, nonostante la lunga tradizione alle spalle.

Dal libro <em><strong>Bottega Milano</strong>:</em> sopra Marina Mazzolari di Profumeria Mazzolari dal 1950; sotto Laura Viganò di Alta Moda Viganò dal 1919 (foto di Roby Bettolini per gentile concessione di <em><strong>Galleria&Friends Milano</strong>)</em>
Dal libro Bottega Milano: sopra Marina Mazzolari di Profumeria Mazzolari dal 1950; sotto Laura Viganò di Alta Moda Viganò dal 1919 (foto di Roby Bettolini per gentile concessione di Galleria&Friends Milano)

Ripercorrendo lo spirito fondativo del progetto Galleria&Friends Milano, Bottega Milano valorizza le botteghe storiche puntando su tre zone: Galleria Vittorio Emanuele (il “salotto” dei milanesi, palcoscenico di arte e spettacolo, casa dei Futuristi, punto di riferimento del gusto in tutte le sue declinazioni che custodisce ancora al suo interno alcuni esercizi storici di grande valore, fra i migliori negozi e ristoranti del centro), Quadrilatero (la scena del prêt-à-porter, dove dagli anni Ottanta si celebra la moda con tutta la sua energia, capace di portare il mondo a Milano) e Friends (la città che si irradia nei quartieri, nel tempo e nello spazio, la fucina dello spirito ambrosiano, l’operosità e la grinta di chi non molla mai).

Sono queste tre anime a rendere speciale Milano, riconoscibile per la sua atavica concretezza e per il suo fascino irresistibile in vari ambiti.

E allora mi piace concludere così come ho iniziato, ripetendo per la terza volta quelle parole tanto preziose, oggi più che mai, e che oggi più che mai rappresentano uno straordinario monito.

«Voi pensate che i tempi siano cattivi. I tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Ma vivete bene e muterete i tempi.»

Con straordinaria coerenza (e quanto è rara e preziosa la coerenza oggigiorno…) il volume è in vendita esclusiva presso la Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II, tra l’altro una delle botteghe storiche di cui si parla nel volume.

Fondata nel lontano 1775, Bocca è un’autentica meraviglia: che già la conosciate e a maggior ragione se non ci siete mai stati, andarci amplierà ulteriormente l’esperienza e il viaggio offerti da Bottega Milano.

Manu

 

 

Bottega Milano – I Maestri di un nuovo Rinascimento
A cura di Elisabetta Invernici e Alberto Oliva
Fotografie di Roby Bettolini

Edizioni le Assassine Milano
Stampato presso la storica Tipografia Landoni
Testo bilingue (italiano-inglese)
24×26 cm – 192 pagine
50 euro
Il volume è in vendita esclusiva presso la Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II, 12 – Milano

Qui trovate il sito di Galleria&Friends Milano

Le Botteghe:

1. Al Pascià, Via Torino, 61
2. Algani, Galleria Vittorio Emanuele II, 11-12
3. Altamoda Viganò, Via P. Da Cannobio 39
4. Amleto Missaglia , Via Verdi, 6
5. Antica Barbieria Colla, Via Gerolamo Morone, 3
6. Beretta Gallery, Via Hoepli, 3
7. Casalinghi Collini Bugada, Galleria Buenos Aires, 12
8. Ceratina 1919, Via Meravigli, 12
9. Coltelleria Lorenzi, C.so P. Romana 1
10. Cravatte Cadè, Galleria Vittorio Emanuele II, 5
11. Ditta Guenzati, Via Agnello, 8
12. Farmacia San Gottardo, Via Pavia, 1
13. Foto Veneta Ottica, Via Torino, 57
14. Galleria Bolzani, Via G. Morone, 2
15. Ganci Argenterie, Via Altaguardia, 8
16. Gioielleria Cielo, Piazza Duomo, 19
17. Grimoldi Gioielli, Piazza del Duomo, 21
18. Libreria Bocca, Galleria Vittorio Emanuele II, 12
19. Libreria Il Polifilo, Via Borgonuovo, 3
20. Martin Luciano, Alzaia Naviglio Grande, 58
21. Merzaghi Gioielli, Via dei Piatti, 11
22. Mejana, Galleria Vittorio Emanuele II, 88
23. Noli Tabacchi, Galleria Vittorio Emanuele II, 82
24. Onella Bijoux, Via Monte Cervino, 4 (nome a me particolarmente caro e del quale ho parlato spesso)
25. Orologeria Sangalli, Via Bergamini, 7
26. Orologeria Verga, Piazza del Duomo, 19
27. Paride Parrucche, Via San Prospero, 4
28. Parrucchiere da Benito e Salvatore, Via Rovello, 1
29. Pasticceria Sommariva, Via Crema, 25
30. Pellicceria Lagori, Via Gerolamo Morone, 3
31. Profumeria Mazzolari, Corso Monforte, 2
32. Radaelli, Via Manzoni, 16
33. Re Ottavio, Via Bagutta, 1
34. Ristorante Galleria, Galleria Vittorio Emanuele II, 75
35. Savini Milano 1867, Via Foscolo, 5
36. Tipografia Landoni, Via Privata Piero Martinetti, 15
37. Trattoria Arlati, Via Alberto Nota, 47
38. Tricella, L.go Schuster, 1
39. Valli Tessuti, Via Verdi, 2
40. Vetrate Artistiche Grassi, Via Mecenate, 10
41. Walter Abbigliamento, C.so P.ta Romana, 2

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Angela
Reply

Come sempre i tuoi post sono davvero piacevoli e interessanti da leggere per tutto ciò che ci fai scoprire. Grazie…e buon anno. Anche a Firenze le botteghe storiche son tante e bisogna Sempre apprezzarle!

Manu
Reply

Ciao Angela e buon 2021 anche a te!
Ti ringrazio, le tue parole mi gratificano molto e mi spronano.
Beh, direi che Firenze è una città in cui le botteghe storiche abbondano in quanto è una meravigliosa culla di storia, arte, cultura e artigianato.
Credo che – sicuramente – esisterà anche lì qualche forma di associazione che le riunisce e di iniziativa che le valorizza.
Ancora grazie,
Manu

Laura
Reply

Leggere questo meraviglioso articolo mi riempie di orgoglio, questo libro non poteva che essere pubblicato in questo periodo in cui Milano sta soffrendo tanto. Questo libro è un modo per ricordare alla nostra città, tutto quello che ha costruito, tutta la bellezza che ha diffuso. Un modo per ricordare le nostre radici e per rammentarci che se le radici sono profonde e resistenti non basta un mostriciattolo invisibile a farci crollare. Che bella la leggenda di Sant’Ambrogio, me la raccontava spesso il mio papà.
Insomma mi piace tutto e ripeto, mi riempie di orgoglio. Grazie cara Manu, come sempre le tue parole mi hanno fatto tanto bene e hanno fatto ballare il mio cuore.
Bacione e leccatina da parte di Mia.🐶😊

Manu
Reply

Ehhh, Laura, che emozione, che emozione le tue belle parole!
Perché sottolinei alla perfezione quello che è stato il mio intento: mettere in luce la bellezza, le radici e le possibilità insite in tutto ciò.
Grazie, anche tu hai fatto ballare il mio cuore.
E mi prendo la leccatina da Mia ricambiando con un bacetto.
Ti abbraccio,
Manu

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