Galleria Gorza, la casa del bello di Rimini è adesso anche online

In questo 2020 – che definire anno particolare è un eufemismo – sono tante le cose che sono mancate a ognuno di noi, tante e diverse.

A me, per esempio, sono mancati gli abbracci e il contatto fisico con le persone che amo. E poi i viaggi.
Sì, sono queste le cose che mi mancano di più, ovvero conoscenza e bellezza declinate tra esperienza umana ed esperienza del mondo.
Mi mancano la varietà, la ricchezza, le diversità e le sfaccettature delle persone e dei luoghi.

La pandemia ci ha spinto a rivedere i nostri rapporti sociali.
Niente più abbracci, pacche sulla spalla, baci, strette di mano.
Questi sono stati i mesi del distanziamento, delle mascherine, della chiusura dei luoghi di aggregazione.
Per la nostra sicurezza e per quella degli altri, abbiamo dovuto ridurre al minimo il numero delle persone incontrate, azzerando completamente il contatto fisico.
E a me tutto ciò manca – inutile fingere il contrario…

Viaggiare mi manca, follemente, che sia per diletto e piacere oppure per lavoro. O tutto insieme, perché no, come mi è capitato spesso.

Certi giorni… viaggio da casa tra le foto e i ricordi e tra tutto ciò che rappresentano, la serenità, la gratitudine, la scoperta, la meraviglia e tante altre emozioni ancora.
Foto e ricordi sono oggi più che mai piccoli tesori, come granelli di sabbia ritrovati nella tasca di un pantalone, di una giacca, di una borsa, granelli che raccontano più di una semplice storia di spiaggia.

Per ora, dunque, mi accontento (a fatica…) di telefonate e video chiamate con le persone care e mi accontento di guardare foto e sfogliare ricordi nella mia testa; c’è poi un altro potente mezzo che utilizzavo già da anni e che ora è diventato fondamentale.
Se attualmente mi manca molto poter viaggiare, approfitto del tipo di esplorazione che è tuttora possibile: navigare via web per entrare in contatto con realtà che al momento sono fuori portata geografica.

È proprio in questo modo che ho potuto esplorare la Galleria Gorza, un luogo speciale che si trova in via XX Settembre a Rimini, alle porte del centro storico e a pochi passi dall’Arco di Augusto (che, per inciso, è il più antico arco romano esistente): elementi e complementi d’arredo per interni ed esterni, design e modernariato, oggetti d’arte e dal mondo, ricordi di viaggi, bigiotteria e accessori moda creano un ambiente che sa raccontare storie – esattamente come piace a me.

La prima storia è quella della location che, fino al 1950, è stata adibita a magazzino di carbone: successivamente fu acquisita e utilizzata per il commercio del legno da Egidio Gorza, fondatore dell’omonima azienda di famiglia.
Tuttavia, nel 1965, per ragioni di praticità logistica, Egidio Gorza trasferì la sede in un altro quartiere della città.

Ma il luogo era destinato a vivere una nuova vita: nel 2009, dopo alcuni interventi di ristrutturazione di carattere conservativo, è rinato come Galleria Gorza.

Il restauro ha mantenuto l’originaria suddivisione degli spazi, andando a valorizzare il layout e recuperando ambienti in disuso: altezze e volumi di ampio respiro diventano oggi l’ambiente ideale in cui Sara, nuova generazione della famiglia Gorza, colloca oggetti frutto di un personalissimo concetto di lifestyle, riuscendo a creare uno scrigno dalle tante e diverse sfaccettature.

La prima sfaccettatura è quella che fa di Galleria Gorza un punto di riferimento per gli appassionati d’arredamento, design, oggetti d’arte e dal mondo, come ben si evince dal loro sito. Non mancano i complementi da esterni: dopo avere lavorato presso l’azienda di famiglia per 15 anni, Sara non ha infatti voluto abbandonare l’arte di arredare i giardini.

A questo primo aspetto, si aggiunge oggi l’attenta selezione di bigiotteria e accessori moda tra cui, per esempio, le borse: da appassionata del settore, non posso non segnalarvi  le shopping bag fatte nei bellissimi velluti ikat che appartengono alla tradizione ottomana.

Un’ulteriore sfaccettatura vede la Galleria Gorza come luogo in cui vengono organizzate periodicamente esposizioni temporanee ed eventi per presentare artisti del territorio riminese e non solo: in questo contesto si inserisce anche Lola Langusta, il giardino segreto della Galleria, punto d’incontro e wine bar in cui assaporare live music, ottimi cocktail, buon cibo.

A completare l’offerta e il mondo a 360° di Galleria Gorza è infine Ligè Holistic Concept, raffinato salone che si occupa di trattamenti di bellezza e benessere.

Vi raccontavo come io sia stata incuriosita dalla Galleria Gorza grazie al web.

Nonostante l’attuale situazione, la chiusura dei luoghi di aggregazione e lo stop agli eventi dal vivo, Sara non ha voluto fermarsi: la Galleria Gorza resta uno spazio che merita di essere visitato di persona ma, allo stesso tempo, aderisce alla rivoluzione digitale e sceglie di far conoscere la propria storia, i propri valori, la continua e instancabile ricerca anche attraverso il web e i canali social.

Il racconto continua così via Instagram: per tutto il periodo natalizio, grazie al social che si nutre di immagini, Galleria Gorza condividerà ‘A Christmas Carol’, storia a puntate con tante idee, spunti e suggerimenti per il Natale.

E per chi – come me – al momento non può andare a scoprire i prodotti in negozio a Rimini, è stato inaugurato il nuovo e-commerce.

Per inciso, a proposito di viaggi ed esperienze…

Di Rimini serbo un bellissimo ricordo che risale al 2013, un piccolo viaggio di lavoro e di piacere (qui il racconto…): quando tutto ciò sarà finito, quando torneremo a viaggiare, mi piacerebbe tornare in questa bella città.

E so già dove vorrò andare a curiosare, per cercare un oggetto da portare a casa, per bere un cocktail o per gustarmi un piatto, magari per partecipare a un evento di presentazione (un libro, un film, un designer) incontrando altri sguardi e altri sorrisi, stringendo (finalmente!) qualche mano. Soprattutto quella di Sara Gorza perché ciò che sta facendo mi piace molto.

Manu

 

 

Galleria Gorza
Via XX Settembre 32
Rimini
Qui trovate il sito con il nuovissimo shop online; qui trovate la pagina Facebook; qui trovate l’account Instagram

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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