La “Carta preziosa” diventa protagonista di un libro di Bianca Cappello

Sapevate che marzo, il mese che salutiamo oggi, è stato quello dedicato al riciclo di carta e cartone?

Il Mese del Riciclo di Carta e Cartone è una campagna nazionale promossa da Comieco, ovvero il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica: dal 1985, Comieco si occupa di sensibilizzare noi italiani sull’importanza della raccolta differenziata.

La carta è un materiale multiforme e polifunzionale; è un’invenzione tutta umana, preziosa in molti sensi e anche in termini di disponibilità, usabilità e sostenibilità.

Appare fragile eppure ha dimostrato ampiamente di saper durare nei secoli; ha anche dimostrato di poter vivere innumerevoli vite grazie al riciclo.

Spesso non ci soffermiamo a pensare che, non esistendo in Natura, è appunto il frutto dell’ingegno e dell’abilità dell’Uomo, così come lo è anche il riciclo; non solo, mi piace sottolineare come proprio il riciclo di carta e cartone rappresenti un’eccellenza nel nostro Paese dove, ogni minuto, vengono riciclate dieci tonnellate di materiale cellulosico.

Tale materiale rientra nel processo produttivo e rinasce sotto molteplici forme: la nuova e più recente fatica letteraria della brava Bianca Cappello, ovvero lo splendido e originalissimo libro Carta preziosa – Il design del gioiello di carta, è una di queste forme molteplici ed estremamente affascinanti.

Il suo è un volume sulla storia della manipolazione artistica della carta, ma è anche – come vi racconterò – uno scrigno contenente una ventina di gioielli creati da artisti e designer da tutto il mondo in cartoncino riciclato.

Il libro si divide in due parti, anche fisicamente.

Sul lato destro, troviamo il libro vero e proprio, diciamo così, con testi inediti dedicati alla storia della carta e alla storia della sua manipolazione con particolare attenzione al gioiello.

La carta, infatti, dall’antichità fino a oggi, è stata manipolata in tanti modi diversi: nel 2016, io stessa avevo raccontato il curioso caso che aveva contrapposto Gucci ai funeral shop di Hong Kong, rei di proporre riproduzioni in carta degli accessori della maison.

Subito dopo il racconto storico, troviamo le schede dedicate a ognuno degli artisti e designer le cui opere sono comprese nell’altra parte del libro: ogni scheda è completata dalla foto del gioiello e da un QR code che, letto con il nostro smartphone, dà accesso a un video tutorial con le istruzioni di montaggio.

Montaggio, sì, poiché sul lato sinistro troviamo la seconda parte di Carta Preziosa che è – appunto – quella interattiva.

Lo scopo del lavoro condotto da Bianca, storica e critica del gioiello che seguo ormai da tempo e con immensa stima, è infatti importante e ambizioso: unire etica ed estetica, ovvero unire l’attenzione verso l’ambiente e il valore estetico di un materiale che diventa prezioso proprio grazie all’impegno alla raccolta differenziata e al riciclo.

La preziosità viene ulteriormente amplificata grazie all’utilizzo della carta nella sfera del design e, in particolare, nella sfera del design di moda, un ambito in cui la creazione di elementi decorativi – come per esempio i gioielli – trova una delle espressioni contemporanee più innovative, anche grazie ad artisti di fama internazionale che hanno saputo intuire le potenzialità funzionali ed estetiche di un materiale così eclettico.

Come accennavo in principio, il volume si trasforma così in uno scrigno contenente 21 gioielli tra collane, bracciali, anelli e diademi, tutti realizzati in cartoncino riciclato al 100% con procedimenti ad alta sostenibilità ambientale e colorato con tinte di origine vegetale.

I cartoncini sono sapientemente e precisamente fustellati a mano (dunque pre-sagomati e pre-tagliati), in modo tale che ogni gioiello si possa facilmente staccare, costruire e quindi indossare oppure regalare.

Le 21 creazioni sono state appositamente progettate da altrettanti designer e artisti contemporanei di fama internazionale che da anni fanno della carta il loro principale strumento e materiale di lavoro, riconoscendo in questo materiale un valore unico, quello di un bene da non sprecare, anzi, al contrario, da recuperare, valorizzare ed elevare a elemento artistico.

Dal macero fino a diventare nuova materia prima, le fibre riciclate hanno acquisito nuova forma grazie alle abili mani di questi artigiani, artisti e designer.

Il tavolo dei relatori alla presentazione del 26 marzo: da sinistra, Piero Attoma (Presidente di Comieco), Anty Pansera (storica e critica dell’arte e del design), Ignazio Gadaleta (docente di Pittura e Cromatologia), Caterina Crepax (artista) e Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, autrice di <em>Carta Preziosa.</em> (photo credit: Michele Zanin)
Il tavolo dei relatori alla presentazione del 26 marzo: da sinistra, Piero Attoma (Presidente di Comieco), Anty Pansera (storica e critica dell’arte e del design), Ignazio Gadaleta (docente di Pittura e Cromatologia), Caterina Crepax (artista) e Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, autrice di Carta Preziosa. (photo credit: Michele Zanin)
Sopra. un momento della sfilata con le ragazze che indossano alcuni dei gioielli contenuti nel volume <em>Carta Preziosa;</em> sotto, la sottoscritta nel pubblico, affascinata e conquistata dalle parole di Bianca e degli altri relatori. (per entrambi gli scatti, photo credit: Michele Zanin)
Sopra. un momento della sfilata con le ragazze che indossano alcuni dei gioielli contenuti nel volume Carta Preziosa; sotto, la sottoscritta nel pubblico, affascinata e conquistata dalle parole di Bianca e degli altri relatori. (per entrambi gli scatti, photo credit: Michele Zanin)

Come vedete dalle tre foto qui sopra, lunedì 26 marzo, ho avuto il piacere di assistere alla presentazione del libro Carta preziosa presso la Sala Napoleonica della prestigiosa Accademia di Brera.

Il volume è stato presentato proprio nell’ambito delle iniziative collegate al Mese del Riciclo di Carta e Cartone di Comieco: l’incontro è stato inoltre inserito all’interno della rassegna Dialoghi di Colore curata da Ignazio Gadaleta, docente di Pittura e Cromatologia, ed è stato promosso dalla Cattedra di Design del Gioiello di Filomena A. Stelitano.

La presentazione è stata accompagnata da una sfilata dei gioielli presenti nel volume, indossati dalle studentesse, modelle per un giorno, e curata da Maria Teresa Illuminato, docente di Decorazione e Ecodesign.

Al tavolo dei relatori, assieme all’autrice e a Ignazio Gadaleta, sono intervenuti Piero Attoma (Presidente di Comieco), Anty Pansera (storica e critica dell’arte e del design), l’artista Caterina Crepax e la designer Zoe Keramea.

La foto che vedete proprio qui sopra – e che ho scattato io stessa al termine della presentazione di Carta preziosa – mostra la copertina del libro insieme alla pupette-segnalibro Miss Page che diventa anche bracciale, una creazione di Caterina Crepax compresa tra le 21 meraviglie del volume.

Miss Page è nata dal lavoro di Caterina con la carta, un lavoro che quasi sempre trae ispirazione dalla figura femminile e dall’amore per la tridimensionalità e per la magia del foglio che, grazie a semplici tagli e piegature, si può trasformare in un castello incantato: ecco nascere così una graziosissima pupette-segnalibro dall’allure un po’ vintage, che esce dal foglio vestita di carta e di gioielli e accessori in miniatura e che, all’occorrenza, si trasforma anche in un bracciale.

Il lavoro di Caterina aveva d’altro canto attirato la mia attenzione già nel 2014, in occasione di un progetto presentato durante la Milano Design Week (date un occhio qui se volete vedere il post che pubblicai in quella occasione).

Ma perché il libro Carta preziosa mi piace in maniera particolare?

Ve lo dico in cinque punti.

Primo: perché si tratta di un’opera esaustiva e bellissima, scritta con perizia, cura e passione.

Secondo: perché Bianca Cappello ha svolto un’operazione interessante, scrivendo un libro sulle ricche potenzialità di un materiale che è invece spesso considerato povero e umile.

Terzo: perché, grazie ai cartoncini fustellati, il libro diventa anche un oggetto, polifunzionale e interattivo, capace di dare soddisfazione a chi, dopo aver nutrito la mente, ama anche operare manualmente.

Quarto: perché non ho memoria di libri simili, capaci di riunire per la prima volta 21 artisti impegnati a mostrare e dimostrare come la carta sia preziosa.

Quinto: perché, come ha detto Anty Pansera durante la presentazione, Carta Preziosa è in grado di raccontare un’evoluzione sempre più forte nell’ambito del gioiello contemporaneo, quella che vuole lo spostamento del focus dal materiale al progetto, prescindendo dalla preziosità economica e commerciale dei materiali per andare sempre più a mettere al centro design e idea, soprattutto nell’ottica di tematiche quali sensibilità e attenzione al riciclo.

E, a questo punto, termino dicendovi che, se vi ho incuriositi e se volete toccare con mano, avrete presto un’altra splendida occasione.

Giovedì 10 maggio alle ore 18, Bianca presenterà nuovamente il suo libro Carta Preziosa presso la Galleria Rossini in Viale Monte Nero 58, importante indirizzo milanese dedicato alla diffusione del gioiello contemporaneo.

La presentazione inaugurerà anche una mostra di gioielli in carta, mostra che sarà aperta per tutto il mese di maggio e che comprenderà sia i pezzi contenuti nel libro sia ulteriori creazioni significative di importanti designer.

Cosa vi dicevo? Bianca ha saputo cogliere e raccontare splendidamente una realtà importante.

Manu

 

 

 

Carta preziosa – Il design del gioiello di carta
Di Bianca Cappello per Skira Editore
26 x 26 cm, 120 pagine, cartonato, in doppia lingua italiano e inglese
ISBN 978-88-572-3529-5
Prezzo € 25,00

Link per acquistarlo online: qui

In collaborazione con Comieco (qui il sito se volete conoscere meglio tutte le loro attività e qui la sezione dedicata al Mese del Riciclo), Cartiera Paudice Nereo e Cartotecnica Print Finishing.

Gioielli di: Gian Luca Bartellone, Sarah Kate Burgess, Ela Cindoruk, Dario Cestaro, Caterina Crepax, Eleonora Cumer, Sandra Di Giacinto, Noemi Gera, Martine Horstman, Maria Teresa Illuminato, Zoe Keramea, Parth Kothekar, Tithi Kutchamuch, Edoardo Malagigi, Fernando Masone, Angela Nocentini, Daniele Papuli, Angela Simone, Sounds of Silence, Paolo Ulian, Roberto Zanon.

Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, è docente, coordinatore e curatore di conferenze e seminari sulla storia del gioiello e della bigiotteria, attività che completa con pubblicazioni su questo argomento. È curatore di mostre sul gioiello e sulla bigiotteria ed è consulente curatoriale di collezioni museali.

Per Skira, Bianca ha pubblicato Storia della Bigiotteria Italiana (2016) e Il Gioiello nel Sistema Moda – Storia, Design, Produzione (2017 – qui la mia recensione).

 

 

 

Le mostre curate da Bianca Cappello e delle quali ho parlato: qui Handmade Dreams, qui la monografica su Carlo Zini, qui Bijou di Boemia, qui la monografica su Maria Vittoria Albani di Ornella Bijoux.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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