I bijoux di Boemia da Jablonec a Casalmaggiore

Cartella campionaria di bottoni in vetro, Archivio Unger, foto Giorgio Teruzzi

Ci sono luoghi nei quali ritorno con gioia in quanto mi hanno regalato tantissime emozioni.
Qualche mese fa, sono stata al Museo del Bijou di Casalmaggiore per la mostra dedicata a Maria Vittoria Albani: è stata un’esperienza molto bella e, oltre a consentirmi di incontrare le creazioni firmate Ornella Bijoux, mi ha dato la possibilità di conoscere il museo che è unico nel suo genere.
Fondato nel 1986, il museo conserva e valorizza oltre 20 mila pezzi di bigiotteria, macchinari, utensili, fotografie e cataloghi tutti databili dalla fine dell’Ottocento alle soglie del nuovo millennio. Perché a Casalmaggiore? Perché questa cittadina ha accolto uno storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo: il museo ospita dunque reperti e testimonianze provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore.
Nella mia agenda di ottobre, c’è ora un appunto segnato in rosso: dice “tornare a Casalmaggiore”.
Viene infatti inaugurata oggi la mostra Perle tra i Monti, Bijoux di Boemia curata da Bianca Cappello e Giorgio Teruzzi: visto che resterà aperta fino a domenica 8 novembre 2015, oltre a ripromettermi di visitarla, mi fa piacere segnalarvela subito affinché possiate avere tutto il tempo necessario per una piacevole gita, magari approfittando dei week-end di ottobre.
Bianca Cappello (storica e critica del gioiello nonché curatrice dell’esposizione incentrata su Ornella Bijoux) e Giorgio Teruzzi (presidente della Compagnia delle Perle) hanno voluto mettere in evidenza bijou e perle in vetro provenienti da Jablonec: incuriosita da un argomento così specifico, ho fatto qualche ricerca su questa città della Repubblica Ceca e ho scoperto che l’industria del vetro vi ha occupato un ruolo importante fin dalla seconda metà del XVII secolo. Ancora oggi, ben 11.000 persone sono occupate in tale settore e in quello della bigiotteria.
Dalla fine del XIX secolo alla seconda metà del Novecento, perle e bijou prodotti a Jablonec e in tutta la Boemia (il nome storico della regione che occupa due terzi della Repubblica Ceca) erano diffusi in tutto il mondo ed erano molto apprezzati anche in Italia: ne troviamo testimonianza negli ornamenti esposti a Casalmaggiore e negli archivi di storiche realtà milanesi oggi ancora attive come Unger (fondata nel 1875) e Viganò (fondata nel 1919, punto di riferimento ogni volta in cui cerco materiali per effettuare piccole riparazioni e modifiche) o ancora negli archivi di Imelde Chiozzi, impresa attiva fra il 1919 e i primi anni ’30. Tutte queste aziende proponevano articoli di alto livello per la media e alta borghesia e per le case di moda: c’erano poi i gioielli di scena realizzati negli anni ’30 per il Teatro alla Scala di Milano dalla ditta Corbella.
Fondata nel 1865 da Napoleone Corbella, la “prima fabbrica italiana di bigiotteria e attrezzature teatrali” ha prodotto collane, corone, orecchini, cinture e spade per gli allestimenti più sfarzosi della Scala e di molti altri teatri, spesso in collaborazione con i grandi nomi della scenografia e del costume.
Per la prima volta in Italia, viene dunque presentata una cospicua selezione di centinaia di pezzi tra perle, strumentazioni, bijou, accessori, ricami, riviste e fotografie d’epoca provenienti da enti, archivi storici e prestigiose collezioni private: il tutto permette di mostrare una significativa panoramica della variegata produzione boema, un mondo scintillante (anzi, glittering) e tutto da scoprire, da Jablonec a Casalmaggiore.
Il bijou conferma ancora una volta la sua capacità di essere specchio dei tempi fra economia e amore per il bello: è un frammento di gusto, storia e costume. E io ne sono felice.

Manu

Perle tra i Monti, Bijoux di Boemia
Mostra a cura di Bianca Cappello e Giorgio Teruzzi
Museo del Bijou di Casalmaggiore fino a domenica 8 novembre 2015
Via Porzio 9 – Casalmaggiore (CR)
Apertura: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 15 alle 19.
Per scuole e gruppi possono essere prenotate visite guidate, percorsi didattici e attività di laboratorio.
Tel. 0375 284423 – 0375 205344
Qui il sito e qui la pagina Facebook del Museo; qui la pagina dedicata alla mostra.

Qui trovate il mio articolo sulla mostra dedicata a Ornella Bijoux curata da Bianca Cappello al Museo di Casalmaggiore.

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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