DUAL-ISM Project by Descente: ingegneria sartoriale e continuità

C’è un pensiero che diventa sempre più chiaro nella mia testa a mano a mano che continuo questo percorso: mi piacerebbe se si potesse superare il concetto “moda = tendenza” e che questa non fosse più considerata come l’unica equazione possibile. Mi piacerebbe se si potesse invece dare più spazio al concetto “moda = personalità che va oltre la stagione e oltre il consumo”. Come dite? È un concetto strano in bocca a una fashion blogger? Forse. Fin dall’esordio di questo blog, però, ho sempre cercato di portare avanti il concetto di moda come espressione personale e raramente ho usato espressioni come “trend di stagione”. Inoltre, anche a livello personale, quando scelgo qualcosa che è considerato in voga (sempre che io trovi qualcosa che mi piace davvero e che davvero possa sentire mio), ho l’abitudine di affiancarlo comunque a capi o ad accessori che sono pezzi storici del mio guardaroba, cose che possiedo da molti anni e che per me diventano punti fermi.

Ho fatto questa premessa anche per farvi capire perché mi sono molto incuriosita davanti a DUAL-ISM Project, un concept che fa proprio della continuità uno dei suoi punti di forza: un progetto di ingegneria sartoriale, in continua evoluzione e che va oltre la moda, riuscendo a unire ricerca e tradizione all’insegna della funzionalità.

Il concetto alla base di DUAL-ISM Project è quello di collegare elementi in contrasto tra loro come la città e la natura, il classico e il moderno, il passato e il futuro: ecco il perché del nome. Le finalità principali sono due: dare vita ad abbigliamento sportivo che risulti attraente e funzionale anche per l’ambito urbano e sviluppare prodotti senza tempo, che possano mantenere il loro fascino al di là della moda. Il loro motto è “from street to extreme” e sta ad indicare l’intento di passare da situazioni ordinarie a situazioni straordinarie, pensando in modo creativo.

Dual-Ism Project: integrare <em>urban</em> e <em>outdoor</em>
Dual-Ism Project: integrare urban e outdoor

DUAL-ISM Project mescola vintage e futuro, utilizzando tecnologie all’avanguardia su stili appartenenti al passato, riuscendo a creare capi moderni e contemporanei, senza però l’urgenza di aderire a tutti i costi a dei trend momentanei e stagionali. Il loro è un abbigliamento che si può definire da urban outdoor, basato su performance altamente tecniche: per questo è adatto sia in città che ad alta quota.

Ma chi c’è dietro a questo progetto? Anche in questo caso, torna il dualismo, quello di un incontro di due identità diverse: Descente Corporation, azienda giapponese specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico per lo sci, e Yono, brand creato da Yoshinori Ono, designer e art director.

Dual-Ism Project: il concept riassunto in un’immagine
Dual-Ism Project: il concept riassunto in un’immagine

Era il 1935 quando nella città giapponese di Osaka nasceva Descente, una piccola azienda specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico per lo sci: negli anni è cresciuta, le collezioni e le collaborazioni sono andate moltiplicandosi e la piccola realtà di allora è oggi una nota azienda di produzione di sportswear. Descente ha sempre puntato sull’innovazione e sull’eccellenza produttiva e non ha mai smesso di credere in quella che è ormai diventata la sua bandiera: proporre una bellezza che sia sempre allo stesso tempo funzionale.

La filosofia di Yono e del suo creatore Yoshinori Ono è il Primal Futurism, ovvero la fusione tra vecchio e nuovo per adattarsi alle esigenze del vivere quotidiano, dal lavoro al tempo libero. “Ho cercato di esprimere la mia radice estetica che è minimale, classica, razionalista e intimista”, spiega Yoshinori Ono a proposito del progetto portato avanti con Descente. “Amo le forme semplici, chiare e pulite, e i progetti basati sulla libertà di ridisegnare i prodotti, rendendoli moderni e contemporanei pur con radici affondate nella tradizione. Ricercare materiali e tecniche della tradizione giapponese, tramandate da molte generazioni da artigiano in artigiano, conferisce un fascino senza tempo ai capi della collezione”. Per questo motivo, il designer ama definirsi come un ricercatore che assapora passo dopo passo tutto il gusto del processo creativo.

Oltre che sulla tradizione, Descente e Yoshinori Ono hanno voluto puntare anche sul concetto di continuità, come accennavo in principio, sviluppando prodotti non legati alla singola collezione: la loro gamma è dunque composta da capi continuativi affiancati a quelli stagionali.

Giacca in tessuto tecnico a stampa camouflage di Dual-Ism Project per l’autunno / inverno 2013 – 2014
Giacca in tessuto tecnico a stampa camouflage di Dual-Ism Project per l’autunno / inverno 2013 – 2014
La continuità: giacca Dual-Ism Project presente nella collezione attuale, autunno / inverno 2013 – 2014, e che verrà riproposta anche per la stagione invernale 2014 – 2015
La continuità: giacca Dual-Ism Project presente nella collezione attuale, autunno / inverno 2013 – 2014, e che verrà riproposta anche per la stagione invernale 2014 – 2015
La continuità: giacca Dual-Ism Project presente nella collezione attuale, autunno / inverno 2013 – 2014, e che verrà riproposta anche per la stagione invernale 2014 – 2015
La continuità: giacca Dual-Ism Project presente nella collezione attuale, autunno / inverno 2013 – 2014, e che verrà riproposta anche per la stagione invernale 2014 – 2015
Giacca Dual-Ism Project per la primavera / estate 2014
Giacca Dual-Ism Project per la primavera / estate 2014
Giacca Dual-Ism Project per la primavera / estate 2014
Giacca Dual-Ism Project per la primavera / estate 2014

In casa Descente, la ricerca non si ferma: l’azienda ha appena presentato i capi pensati per l’autunno / inverno 2014 – 2015 al Premium, il salone che si è concluso a Berlino pochi giorni fa.

Il tema affrontato da DUAL-ISM Project è stavolta quello di “Nature Protection”: la collezione nasce dall’osservazione di piante e insetti e in particolare di come essi riescano a proteggersi dalle diverse condizioni climatiche. All’interno della collezione, è anche presente una capsule che si chiama “White” e che racchiude capi prodotti totalmente in Giappone. I capi sono stati concepiti con il denominatore comune “3 in 1 layering”, ovvero un sistema che permette di comporre tre diversi strati, dall’esterno all’interno, combinabili a seconda delle variazione delle condizioni climatiche. Sono caratterizzati da elementi come tasche, toppe, rinforzi, inserti a contrasto e giochi di impunture: i materiali spaziano dal Kevlar (fibra sintetica la cui caratteristica principale è la grande resistenza meccanica alla trazione, al calore e alla fiamma) al lino-cotone laminato con film idro-repellente, dal gabardine alla microfibra. Sono imbottiti con piuma di altissima qualità, declinati su una palette che gioca con i colori della natura, illuminata dal rosso e dal blu.

Dual-Ism Project al Premium di Berlino
Dual-Ism Project al Premium di Berlino
Dual-Ism Project al Premium di Berlino
Dual-Ism Project al Premium di Berlino
Dual-Ism Project al Premium di Berlino<span style="font-size: 13px; line-height: 19px;"> </span>
Dual-Ism Project al Premium di Berlino 

In giapponese esiste una parola, “kasanegi”, traducibile in stratificazione: indica un modo di pensare che esiste da sempre, ovvero aggiungere strati quando c’è freddo e toglierli quando diventa caldo. È un altro modo per superare le stagioni, un modo semplice e se vogliamo ancestrale di adattarsi alle diverse condizioni del tempo. I cambiamenti meteorologici sono un argomento di grande attualità: abbiamo sempre più bisogno di capi versatili, capaci di proteggerci da qualsiasi condizione e fatti con tessuti adatti a garantirci la giusta termoregolazione.

Scommettiamo che i capi DUAL-ISM Project diventeranno un punto di riferimento anche in questo e che il concetto di stratificazione diventerà continuativo?

Manu

 

 

Per approfondire:

Qui il sito Dual-Ism Project by Descente e qui la pagina Facebook

 

Se vi piace il progetto e i concetti sul quale esso è basato e se volete informarvi sui punti vendita in Italia, ecco chi potete contattare:

Matopo Project

Via Ampola, 11 – Milano

ufficio@matopo.it

Tel. 02.56.92.491

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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