E ora Pantone comanda colore… Greenery!
Mentre pensavo al titolo da dare a questo post, mi è venuto in mente un ricordo di infanzia: avete mai giocato a strega comanda colore?
Assomiglia a ce l’hai o a rimpiattino: la strega in questione è il giocatore che conduce e che ha l’obiettivo di catturare gli avversari. Pronuncia la frase strega comanda colore seguita dal nome di un colore: gli altri giocatori devono cercare un oggetto della tinta indicata e mettersi in salvo toccandolo.
Ho ripensato a tale gioco in riferimento a una delle tante attività portate avanti da Pantone, l’azienda statunitense che è sinonimo di un sistema di classificazione colore tra i più conosciuti e diffusi al mondo: ogni anno, l’ente indica infatti la tinta più rappresentativa, quella che influenza lo sviluppo di prodotti in settori tra cui moda e design.
Insomma, trasformerei il nome del gioco in Pantone comanda colore in quanto la tinta eletta diventa un simbolo, diventa l’istantanea di quello che avviene nel nostro tempo e nella nostra società: per il 2017, è la volta del Greenery, una tonalità verde-gialla, fresca e frizzante, capace di evocare rinascita, rinnovamento e rigenerazione.
Secondo Pantone «rievoca i primi giorni di primavera, quando le infinite sfumature di verde della natura si risvegliano, si riaccendono e tornano a essere più belle che mai. Tipico delle chiome verdeggianti e delle distese lussureggianti dei paesaggi naturali, Greenery richiama il bisogno di respirare aria pura, ossigenarsi e attingere nuova linfa.»
Risveglio, ossigeno, nuova linfa: ecco perché decido di parlarvi proprio ora della scelta fatta da Pantone, perché a questo punto, fatto fuori l’interminabile gennaio e approcciato febbraio, abbiamo davanti a noi la prospettiva della primavera che – speriamo! – inizierà a darci qualche cenno con l’arrivo del mese di marzo. Insomma, siamo pronti ad accogliere tutto ciò che parla di rinnovamento.
Il colore-simbolo viene scelto ogni anno da un team di professionisti in grado di cogliere le tendenze cromatiche in svariati settori, dal cinema fino ad arrivare alle passerelle di moda: nel caso del Greenery, è stato per esempio notato come stilisti del calibro di Balenciaga, Gucci, Michael Kors, Pucci e Prada abbiano usato proprio questa tinta per capi appartenenti alle loro collezioni primavera / estate 2017.
Greenery è un colore versatile e si presta a numerosi abbinamenti: si abbina a tonalità neutre, brillanti, profonde, pastello, metalliche (date un occhio qui mentre qui trovate il Fashion Color Report per la primavera 2017), nonché ai colori dell’anno 2016 sempre decretati da Pantone, ovvero Rose Quartz e Serenity, pur ponendosi quasi in contrasto.
Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute, spiega che lo scorso anno erano stati scelti due colori pastello, delicati e romantici, perché esprimevano «il bisogno di armonia in un mondo caotico, mentre adesso viviamo in un contesto politico e sociale molto complesso in cui abbiamo bisogno di metterci in connessione con la natura.»
Sempre secondo Pantone, infatti, tanto più le persone si sentono schiacciate dalla vita moderna tanto più forte diventa il loro desiderio di immergersi nella bellezza e nell’armonia della natura: tale istinto si traduce nel diffondersi, nella nostra vita quotidiana, di tutto ciò che è espressione della tonalità Greenery, dalla pianificazione urbanistica all’architettura, dallo stile di vita alle scelte di design.
Greenery sale così alla ribalta, diventando un inno alla vita nonché un emblema della nostra ricerca di vitalità.
A questo punto, però, sento già qualche obiezione per quanto riguarda l’ambito moda: il verde non è un colore facile da indossare e diventa spesso una tinta da temerari.
Non per nulla, c’è un detto che recita «Chi di verde si veste di sua beltà si fida» e si sa che la saggezza popolare poggia sempre su un fondo di verità.
Per giunta, la sfumatura Greenery è caratterizzata da una punta di giallo che, in effetti, non è ideale per molti tipi di carnagioni in quanto tende a evidenziare quella sfumatura verdognola che, purtroppo, si assume vivendo in città (io, per esempio, sono purtroppo una rappresentante di tale categoria).
Eppure, l’amore per la tonalità Greenery non è certo una novità e vanta tracce nell’arte e nella storia del costume, come dimostra la piccola rassegna che mi sono divertita a preparare.
Quale può essere, dunque, una buona strategia per adottare il vitale color Greenery e per portarlo nel nostro guardaroba oppure nella nostra vita?
Se non ve la sentite di indossare un total look (e non posso darvi torto) ma neanche un singolo capo in questa tinta, suggerisco di provare allora con dettagli e accessori: per la PE 2017, marchi e brand propongono una vasta scelta di occhiali da sole, calzature, borse e gioielli. Non mancano perfino bellissime pipe artigianali per il dandy moderno.
In alternativa, scartando abbigliamento e accessori, potete invece adottare il Greenery per l’alimentazione, per esempio grazie al matcha o macha, un tè verde originario della Cina: oggi è molto in auge e viene impiegato, tra l’altro, come ingrediente per torte, muffin, gelati, frappè, granite e cappuccini.
A Milano, per esempio, c’è un posto dove potrete fare una full immersion nell’universo di questo tè: indovinate un po’, si chiama Macha Café (qui trovate la pagina Facebook e qui il sito).
Risultano perfetti anche i centrifugati, naturalmente, soprattutto con ingredienti quali il sedano o l’avocado: più Greenery di così!
E, infine, lo stesso Pantone ha pensato ad articoli proposti nella tonalità dell’anno 2017: cosa ne dite di una bella tazza oppure di una chiavetta USB?
Chi mi conosce lo sa, non sono un’amante dei trend, preferisco e privilegio le scelte personali e individuali: so che forse non dovrei fare affermazioni simili visto che il mio lavoro è raccontare la moda, ma non sono capace di mentire.
Devo però ammettere che esiste un caso in cui sposo i trend, ovvero se li apprezzo veramente e possibilmente da prima che qualcuno inizi a considerarli tali, se li condivido, se li considero positivi e utili, se sono fonte di buona ispirazione.
E questo, a mio avviso, è esattamente il caso della tinta Greenery: Pantone ha in effetti scelto un colore pieno, vivace e che ci riporta alla natura, con due obiettivi precisi.
Il primo è cercare di allontanare lo stress dalla nostra quotidianità; il secondo è tornare a focalizzarci sull’importanza dell’ambiente.
Direi, dunque, che parliamo di un’ispirazione positiva e che posso sposare questo trend. Serenamente.
Manu
A glittering woman è anche su Facebook | Twitter | Instagram
Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.