Milano Fashion Week: Maison About FW 2015-16

Dovete sapere che, da ragazzina, ho letto alcuni libri di Konrad Lorenz rimanendo colpita dai suoi studi attorno al fenomeno chiamato imprinting: il termine deriva dall’inglese imprint (impronta) ed è stato coniato dal famoso etologo per definire una particolare modalità di apprendimento che può avvenire in molti animali, soprattutto uccelli e mammiferi.

L’imprinting è legato sia al mondo esterno sia alla predisposizione genetica: è una sorta di finestra temporale durante la quale il sistema nervoso del nuovo nato è sensibile a stampare l’immagine del genitore o di chi viene riconosciuto come tale.

Ciò che tanto colpiva la mia fantasia di adolescente era un particolare episodio raccontato dal grande studioso austriaco: per verificare le sue teorie, si era fatto letteralmente adottare da alcuni anatroccoli che, vedendolo fin dalla loro nascita, lo consideravano come il loro legittimo genitore. Devo dire che l’immagine di Lorenz accovacciato nell’erba intento a fare da chioccia ai piccoli pennuti mi incuriosiva e mi inteneriva.

Forse vi state chiedendo perché io abbia iniziato questo post con un simile racconto e soprattutto dove desideri andare a parare: il punto è che l’imprinting influenza il comportamento e la vita di relazione non solo negli animali. Già, il fenomeno è presente, seppure con un peso inferiore, anche nell’uomo: siamo anche noi dei mammiferi, in fin dei conti. Leggi tutto

error: Sii glittering... non copiare :-)