Unopiù e quel nostro bisogno di armonia tra casa e paesaggio

Noi esseri umani abbiamo talvolta strane abitudini nonché atteggiamenti e comportamenti che possono risultare davvero buffi se non addirittura bizzarri.

Prendete, per esempio, il nostro rapporto con i sogni: abbiamo luoghi immaginari in cui riporli in attesa – credo – di poter fare qualcosa affinché si avverino.

In tale ottica, moltissime persone mettono i loro sogni in un cassetto: a me il cassetto comunica invece un senso di disagio, è un posto troppo statico.

Temo infatti che possa tramutarsi in un dimenticatoio nel quale i sogni finiscono per restare prigionieri, una trappola senza via di uscita nella quale vengono condannati a prendere polvere, magari in eterno.

Preferisco pensare di metterli in una valigia perché posso portarla con me, cercando di tenere così sempre ben presenti i sogni, gli obiettivi e i progetti ancora da realizzare.

Certo, questo mio bagaglio immaginario è un po’ pesante in quanto è sempre pieno e non credo che riuscirò mai a vederne il fondo, ma forse nemmeno lo voglio: avere sogni e progetti in perenne evoluzione e movimento ci mantiene scattanti e vitali. Ciò che è importante è che vengano appunto fatti girare, proprio come i capi di una valigia intelligente e ben organizzata.

Sapete, nella mia valigia c’è spazio per sogni e progetti di varia grandezza e di ogni tipo: alcuni sono particolarmente ambiziosi – e so che richiederanno molto tempo e impegno per essere realizzati – mentre altri sono più piccoli o quotidiani. Oppure sono estremamente pratici e concreti.

Tra quelli pratici, c’è il sogno di possedere un giardino, fatto che è direttamente proporzionale alla mia passione per la bella stagione, ovvero il momento dell’anno in cui mi sento rinascere proprio come una bestiola che esca dal letargo.

Pensate che c’è stato un periodo della mia vita in cui ho avuto una casa con un terrazzo talmente ampio da poter tranquillamente assomigliare a un giardino: peccato che a essere sbagliato fosse il momento in cui l’ho avuto. Pazienza, c’est la vie.

E così ora sogno un giardino, anche piccolo. Mi piacerebbe avere spazio per qualche poltroncina, per poter creare una sorta di salotto all’aria aperta, e mi piacerebbe avere lo spazio per un bel barbecue: impazzisco per carne e verdure grigliate! Leggi tutto

Orticolario, il giardinaggio evoluto che regala emozioni e ispirazioni

Per quanto io non sia persona incline ai rimpianti, esistono comunque cose che mi rammarico di non aver fatto o passioni che mi dispiace non aver assecondato.

Per esempio, mi dispiace non aver imparato ad andare a cavallo (tranne una lontana esperienza adolescenziale), a suonare il pianoforte, a danzare (danza classica, in particolare, ma anche altre forme di ballo).

Mi dispiace non aver coltivato (letteralmente!) la passione per il giardinaggio, tanto più che mia mamma possiede un fantastico pollice verde.

Io, al contrario, sembro possederne uno nero: poche piante mi sopravvivono, poverette, e in casa ho solo due bulbi di giacinto, un cactus e tre piante di quelle che sopravvivono ovunque e sotto le grinfie di chiunque, perfino le mie. Pensate che una mi ha recentemente dato la soddisfazione di un fiore candido: mi ha fatto particolarmente piacere perché è una pianta che mi avevano regalato per il matrimonio e che sopravvive, eroicamente, da ben otto anni.

Di questa incapacità mi rammarico davvero tanto, perché il mondo botanico mi affascina moltissimo, mi intriga e stuzzica la mia innata curiosità: ecco perché ho subito accettato l’invito per Orticolario, bellissima manifestazione che si è svolta a Cernobbio, sul lago di Como, dal 30 settembre al 2 ottobre.

Che cos’è Orticolario? Come suggerisce il nome, è un evento dedicato alla passione per il giardino e alla sua capacità di trasmettere emozioni, esprimendo bellezza ed eleganza.

È un omaggio alla natura che avviene anche grazie alla complicità del lago: la collocazione della manifestazione nello splendido complesso di Villa Erba si riallaccia alla tradizione che ha visto nel passato le ville lariane protagoniste di importanti esposizioni florovivaistiche. Permette inoltre di offrire uno scenografico sfondo naturale ai temi della valorizzazione del paesaggio, della botanica e della biodiversità. Leggi tutto

Preview di “Bucolica – Il Vivere Country” dal 13 al 15 settembre a Villa Castelbarco

Mercoledì 3 luglio sono stata invitata a uno di quegli eventi che piacciono a me, quelli che vedono confluire in un unico momento e luogo tanti stimoli diversi: parlo della preview che si è svolta presso la Roof Terrace del Westin Palace a Milano per presentare la prima edizione di “Bucolica – Il Vivere Country”, manifestazione che avrà luogo dal 13 al 15 settembre nello scenario di Villa Castelbarco a Vaprio d’Adda.

“Bucolica – Il Vivere Country” è un nuovo progetto che nasce con l’intenzione di avvicinare il pubblico alla filosofia e alle atmosfere della vita in campagna, in linea con una tendenza attualmente in forte crescita: il ritorno alla natura legato non solo al tempo libero. La manifestazione sarà ricca di attività e iniziative e ci sarà una mostra-mercato caratterizzata da un’attenta selezione di espositori. Leggi tutto

error: Sii glittering... non copiare :-)