C’era una volta una ragazza nata nel sud dell’Italia e poi trasferita all’estero: tra Los Angeles e Pittsburgh, Anna – questo il suo nome – aveva trascorso anni pieni di vita e allegria, laureandosi nel frattempo in Business Administration e specializzandosi in Marketing Internazionale.

C’era una volta un’altra ragazza nata invece a New York e chiamata Alessandra, cresciuta tra la Grande Mela, Torino, Verona e Ginevra. L’amore per il nuovo e un pizzico di destino avevano portato Alessandra, dopo aver studiato storia e giurisprudenza, a intraprendere una carriera nel settore delle pubbliche relazioni.

Tutte le favole più belle iniziano col classico c’era una volta, inclusa quella che desidero raccontarvi oggi e che non fa eccezione, tuttavia questa non è solo una storia di fantasia.

Sì, ha il profumo e il fascino delle migliori favole, però è una storia reale, solida e concreta, ed è attuale e contemporanea: c’erano una volta due ragazze e oggi sono diventate due donne di successo in molti ambiti.

Ma andiamo avanti e torniamo alle nostre protagoniste.

Dopo gli anni trascorsi a studiare e a conoscere il mondo, Anna Neri e Alessandra Sales (detta Alex) ritornano in Italia, precisamente a Roma.

Anna comincia la sua carriera lavorando per grandi aziende internazionali e, mentre sta lavorando in uno dei massimi brand mondiali del lusso, incontra Alex: entrambe hanno ruoli manageriali di grande responsabilità e lavorano per la stessa azienda. Chiamatelo destino o caso, scegliete voi.

E così le loro storie si fondono: si trovano subito in sintonia su molte cose, la gioia di vivere, la rigorosa formazione di stampo anglosassone, la fiducia in valori come lealtà e rispetto.

Condividono anche l’amore per bellezza e creatività e così l’idea di creare una linea di ornamenti riscoprendo alcune antiche tradizioni italiane arriva quasi naturalmente. Un’idea che si rivela vincente grazie a un’ottima intuizione: provare a riproporre un certo tipo di artigianato con una chiave di lettura contemporanea.

Anna e Alex riescono a dare voce alle antiche eccellenze e si impegnano per mantenerne integro il valore: le loro creazioni si basano sulla bravura manuale di maestri artigiani e su nuove idee. La fusione di questi elementi dà vita a infinite combinazioni di forme, colori, materiali.

Del loro lavoro dicono che è una storia d’amore col saper fare artigianale: riassumono tutto nelle parole “Simply a joyful state of mind”, lo slogan che accompagna il nome del brand formato dalla semplice unione dei due nomi.

Come sono arrivata a loro? Navigando e facendo ricerche tra gli hashtag di Instagram: se Facebook, oggi, spesso mi annoia, Instagram mi aiuta invece a trovare buoni spunti e buone ispirazioni.

Com’è stato nel caso di Anna e Alex: grazie al social network fotografico, mi sono innamorata all’istante di tre delle loro collezioni, Passamaneria, Cammeo, Arte, e da lì è nata la voglia di approfondire. Il desiderio di conoscere meglio la loro storia mi ha portata a scoprire un’altra collezione, Legno, la più recente.

Non ho potuto non innamorarmi della bellezza di tutte loro creazioni nonché della voglia di difendere e portare avanti un’eredità importante come il saper fare manuale che oggi di trova a dover resistere all’omologazione imperante.

La collezione Passamaneria è nata nel 2006 ed è stata la prima.

È basata sull’omonima e antichissima arte: il termine deriva dal francese passement che un tempo indicava il pizzo e il merletto.

La passamaneria oggi resiste stoicamente a qualsiasi tentativo di standardizzazione seriale: è affidata all’esperienza e al talento di pochi e, grazie alle collezioni di Anna e Alex, ha trovato nuovi e inediti ambiti di utilizzo.

Nei laboratori, matasse di seta, cotone e canapa vengono tinte, piegate, intessute, annodate e poi intrecciate a mano o a telaio in disegni inediti e complessi: per creare la base di un orecchino, un artigiano impiega circa due ore.

Lo segue poi il maestro dell’intreccio e infine le mani di chi cuce e infila le pietre e le perle.

La collezione Cammeo è nata nel 2010 e, come dice il nome, si basa sui cammei, gioielli di pregiato valore artistico.

Quelli utilizzati da Anna e Alex sono realizzati dagli abilissimi artigiani di Torre del Greco che vantano una lunga e storica tradizione: l’intento è dunque sempre il medesimo, rispettare e difendere un’arte antica, in questo caso quella dell’intaglio e dell’incisione a mano.

Le incisioni sono realizzate su un tipo di conchiglia denominata sardonica che, con la sua superficie costituita da due strati di colore distinti, permette di isolare la figura a rilievo, facendo sì che si stagli nitidamente sul fondo.

Le conchiglie vengono sapientemente messe a misura e micro incise riuscendo a ottenere disegni minuti e complessi.

A chi teme che il cammeo, sebbene affascinante, possa risultare un po’ serioso, faccio un invito: osservate con attenzione i temi di queste opere realizzate dagli artigiani in esclusiva per il brand, sono freschi e leggiadri.

Inoltre, amo il fatto che, in ogni coppia di orecchini, il destro differisca dal sinistro.

La collezione Arte è nata nel 2013 e vi confesso che è quella che ha attirato prepotentemente la mia attenzione.

Il perché è presto spiegato: è il mondo dell’arte nelle sue molteplici forme e manifestazioni ad aver fornito l’ispirazione per questa linea e il mio amore per le commistioni di genere è ormai cosa nota.

L’idea di portare all’orecchio opere d’arte in miniatura, veri e propri micro dipinti, mi seduce irrimediabilmente, solleticando la mia passione per quel tipo di bellezza che non è pura apparenza ma che è invece ricca di contenuti e significati.

Questi gioielli rivisitano in maniera del tutto nuova una tradizione in voga nei secoli scorsi, quella dei gioielli ornati da miniature (spesso realizzate con la tecnica del micro mosaico, tecnica della quale avevo già parlato in un precedente post): per le loro creazioni ricche di allure tra il contemporaneo e l’antico, Anna e Alex hanno disegnato motivi e ritratti ispirati alla musica, alla storia, alla letteratura e alla natura.

Le immagini realizzate su cotone naturale lucidato a freddo sono incorniciate in argenti bruniti, rosati o dorati: passamanerie, gocce di pietre colorate o perle completano i gioielli.

Anche in questo caso, come già per i cammei, in molti modelli i dipinti si rincorrono da destra a sinistra in un gioco asimmetrico, raffinato e anche divertente, fatto di richiami e rimandi.

Non faccio mistero del fatto che in me alberghi ancora una bambina, quindi sono stata attirata dalla linea Circo che celebra in maniera poetica l’abilità fisica aggraziata e la comicità eccentrica di alcuni incredibili protagonisti di questo modo.

Anche la linea Marco Polo mi affascina perché fa rivivere il lungo viaggio verso la Cina intrapreso dal mercante veneziano attraverso personaggi come la dogaressa, la moglie del doge.

Per non parlare della linea che ha come protagoniste le eroine femminili dell’affascinante universo della musica: c’è anche la geisha Cio-Cio-San, la protagonista di Madama Butterfly, la mia opera preferita, in una romantica versione tra rami di fiori di ciliegio.

Nel 2014, proseguendo nella loro continua e instancabile ricerca, Anna e Alex hanno introdotto la collezione Legno basata sulla lavorazione dell’omonimo materiale.

Un’altra antica tradizione, quella del traforo, viene rivisitata in chiave moderna con motivi geometrici déco esaltati dall’alternarsi di vuoti e pieni: denominatore comune è il nero abbinato alla vivacità di laccature brillanti.

Gli orecchini sono rifiniti con argento brunito e completati da una pioggia di perle, agate colorate e giade che donano luce e fluidità.

Il legno è un materiale versatile e in questa versione porta avanti ancora una volta i tratti distintivi del marchio: leggerezza, colore e manualità tutta italiana.

Oltre al richiamo ai motivi Art Déco, in questa linea io riconosco anche un certo mood orientaleggiante.

Guardateli bene: non vi ricordano forse eleganti ideogrammi?

La fantasia di Anna e Alex non finisce qui e si estende ad altre linee, per esempio la collezione Lava e Oro, composta da braccialetti e anelli realizzati con la lava del Vesuvio che crea la base per simboli in oro 9 carati, oppure la collezione Sigillo, realizzata in argento puro e che trae ispirazione dall’estetica degli antichi sigilli romani.

Sia che si tratti di passamaneria o di cammei, di micro dipinti o di legno, di lava o di sigilli, identifico un unico tratto che lega tutte le collezioni: sono dotate di un’anima, riescono a unire passato e presente e sono ricche di poesia e bellezza, di originalità ed eleganza.

La ricerca dell’eccellenza nonché la cura del dettaglio sono valori portanti del lavoro delle due amiche: tutto viene curato con amore e autentica passione, packaging incluso. Ogni pezzo è accompagnato da una descrizione della lavorazione e, per i cammei, da un certificato di garanzia firmato dallo stesso artista che lo ha realizzato.

Passano gli anni e le collezioni aumentano, eppure Anna e Alex continuano a essere animate da quel desiderio di sperimentazione che ha fatto sì che le loro strade si incrociassero: auguro loro di continuare così, di continuare a lasciarsi ispirare dalla ricerca di soluzioni e materiali innovativi pur sempre con uno spirito artigianale.

Non mi meraviglia affatto che siano riuscite a guadagnarsi un posto di prestigio nel mondo del gioiello: la loro gioia, quel “joyful state of mind”, traspare in maniera evidente in ogni pezzo.

Manu

 

 

 

Tutte le foto sono di proprietà di Anna e Alex e le ringrazio per avermene concesso l’utilizzo

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito di Anna e Alex, qui la pagina Facebook e qui Instagram.

Sul sito trovate l’e-shop e trovate una selezione delle loro creazioni anche su Luisa Via Roma (qui) nonché in 150 gioiellerie in tutta Italia: per conoscere quella più vicina, potete scrivere a info@annaealex.com

 

 

 

 

 

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