Cosmopolitan, #CosmoSenoSano e il Mosaico Rosa

Oggi mi riesce difficile scrivere il pezzo che ho in mente: da una ventina di minuti, decido un attacco e subito dopo cambio idea.

Come ho scritto in un’altra occasione, questo capita quando ho troppe cose da dire e quando l’equilibrio da mantenere è delicato. Già, non è semplice restare neutri quando si parla di malattie e nello specifico di tumori: è fin troppo facile, invece, cadere nel tranello del sentimento. Ogni volta in cui ho scritto di cuore ed emozioni, ho cercato di mantenere questo difficile equilibrio perché, se si vuole essere efficaci e dare un reale contributo a una causa, occorre restare lucidi.

Molte persone hanno toccato il dramma del cancro, di persona o attraverso familiari e amici. Ho avuto anch’io alcuni casi in famiglia e recentemente due mie carissime amiche hanno perso la mamma dopo una lunga malattia.

Nonostante questo, nonostante conosca il dolore, a volte penso di essere affetta da una stupidità a dir poco imbarazzante. Perché scrivo ciò? Per esempio, perché rimando sempre la visita dal ginecologo e i vari screening esponendomi così al rischio di non diagnosticare in tempo utile eventuali tumori femminili.

Eppure so che la prevenzione nonché un corretto stile di vita (mantenere il peso nei normali limiti per età e altezza, fare regolare attività fisica, consumare frutta e verdura giornalmente) sono le armi più efficaci per difendersi dal cancro. E io, scioccamente, conduco vita disordinata e rimando visite importanti, come se esistesse qualcosa di più importante della salute.

Pigrizia? Imbarazzante stupidità come ho ipotizzato? Giudicate voi.

Ecco, vergognandomi molto di me stessa e del mio atteggiamento, vorrei parlarvi di qualcosa che forse già sapete: ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.

Tra le tante iniziative portate avanti da aziende, enti, istituti, associazioni e giornali, ho deciso di parlarvi di quella di Cosmopolitan Italia, testata del gruppo Hearst: tutta la redazione al femminile si è messa in gioco, facendosi fotografare in reggiseno, al naturale e senza usare ritocchi, ognuna con forme, pregi e difetti, sorrisi.

La redazione di Cosmopolitan per #CosmoSenoSano<br />(photo credit Nicola Righetti)
La redazione di Cosmopolitan per #CosmoSenoSano
(photo credit Nicola Righetti)

Come dicevo, ognuno di noi ha qualcosa da raccontare su questo argomento: una parente, una collega, un’amica e un nodulo che appare d’un tratto e va indagato. A volte, le indagini rivelano un falso allarme, altre svelano qualcosa di più.

Secondo i dati di Susan G. Komen Italia, l’associazione che Cosmopolitan ha scelto come alleata per questa campagna che invita alla prevenzione, ogni anno in Italia si registrano oltre 47.000 casi di tumore al seno e c’è una nuova diagnosi ogni 15 minuti. La ricerca sta facendo passi da gigante: i nuovi test genetici, la diagnosi precoce e l’uso di terapie sempre più mirate hanno allungato le speranze di vita, tuttavia quasi 12.000 donne ogni anno perdono la loro battaglia.

Dunque, c’è ancora molto da fare.

Perché, tra tante iniziative, ho scelto di parlarvi proprio di quella di Cosmopolitan? Perché mi ha colpito il fatto di mettersi in gioco e di farlo nel modo che è anche il più vicino a me: usare i social network a proprio favore, usarli in senso buono. E perché sono d’accordo con le parole del direttore Francesca Delogu.

“Noi pensiamo che la prima e più efficace forma di prevenzione sia il sorriso. Per questo chiediamo alle nostre lettrici e a tutte le donne che vorranno fare rete di farsi un selfie in reggiseno e postarlo sul loro social più amato (Facebook, Twitter o Instagram) con l’hashtag #CosmoSenoSano. Tra tutti gli scatti realizzati, alcuni saranno pubblicati anche su cosmopolitan.it. E per un aiuto più concreto è possibile donare, a partire da 2 euro, sul sito mosaicorosa.it aggiungendo un tassello con la propria immagine.”

Il mio selfie per Cosmopolitan e per #CosmoSenoSano
Il mio selfie per Cosmopolitan e per #CosmoSenoSano

Il sorriso, il selfie che si fa utile, l’ironia e l’auto-ironia: questo è anche il mio linguaggio e penso che sia possibile occuparsi di cose serie anche così. Durante l’infanzia, l’apprendimento passa attraverso il gioco, mi piace pensare che da adulti si possa fare qualcosa di simile.

Non sono un medico e non mi piace essere tuttologa: affronto il problema come so fare e uso i mezzi che ho. Non so se farò la differenza (magari anche solo per qualcuno), ma ci provo.

Fino a fine ottobre, Cosmopolitan Italia supporterà la campagna di prevenzione anche con un canale dedicato su cosmopolitan.it con indirizzi, storie e consigli.

Non facciamo gli struzzi: abbattiamo quella stupidità imbarazzante dalla quale ho ammesso di essere affetta.

Facciamoci i selfie, doniamo 2 o più euro, ma soprattutto aderiamo alla prevenzione e vogliamoci bene: è questo ciò che conta ed è lì che si vuole arrivare.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni, per approfondire e per partecipare attivamente:

Qui il canale dedicato alla prevenzione sul sito Cosmopolitan.

Come vi dicevo, il partner scelto da Cosmopolitan è la Susan G. Komen Italia, un’organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato: opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno. È il primo affiliato europeo della Susan G. Komen for the Cure di Dallas, la più grande istituzione internazionale impegnata da oltre 30 anni in questo campo. Qui trovate il sito, qui la pagina Facebook , qui Twitter e qui il canale YouTube.

Qui, invece, trovate il Mosaico Rosa. Cos’è? Il sito è stato creato per raccogliere in un ideale mosaico i gesti di solidarietà da parte di persone desiderose di sostenere concretamente la lotta ai tumori del seno: tutti possono contribuire con una donazione a partire da 2 euro.

 

 

 

 

 

Se vi va, potete seguire A glittering woman su Facebook | Twitter | Instagram

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Agata
Reply

Hai scritto un bellissimo post e UTILE!!!!
Anche io come te , un po’ per pigrizia un po’ per superficialità, non ho mai fatto questi controlli e me ne vergogno parecchio 🙁

Manu
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Grazie, Agata cara, per il tuo entusiasmo e per l’apprezzamento.
Penso che ammettere le proprie debolezze e i propri errori sia il primo passo per poterli superare: cosa dici, riusciamo a impegnarci entrambe in modo tale che il nostro approccio alla prevenzione cambi?
Ti abbraccio,
Manu

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