Dimmi quale rossetto scegli e ti dirò dove vai

Photo credit and copyright Heathrow Airports Ltd

Credo che il rossetto sia il cosmetico che tutte noi donne abbiamo desiderato, comprato o indossato almeno una volta nella nostra vita.
Più dell’ombretto, del mascara, della cipria o dello smalto, il rossetto è il belletto col quale una bambina inizia a cimentarsi: spesso, il desiderio nasce emulando la propria madre, qualsiasi colore o tipo lei porti.
Sembrerebbe che il colore del rossetto segua non solo le mode, bensì arrivi anche ad avere motivazioni sociologiche: secondo le statistiche, in periodi di crisi si vendono più rossetti rossi. Perché? Perché il rosso è un colore che richiama la vita e ha influenza positiva su morale e autostima: sceglierlo rappresenta una forma inconscia di reazione.
Visto l’interesse che il rossetto riscuote presso noi donne, oggi vorrei condividere con voi uno studio che ha catturato la mia attenzione: Heathrow, il celebre aeroporto londinese, ha collaborato con World Duty Free e con la specialista Alice Hart-Davis (giornalista vincitrice di diversi premi) allo scopo di redigere Lipstick Colours of the Year, uno studio che rappresenta un piccolo panorama delle scelte a proposito di rossetto fatte dalle donne in viaggio verso 50 grandi città.
Vi chiederete il perché della ricerca: a Heathrow c’è il più grande duty free europeo per i prodotti di bellezza e così si è pensato di curiosare nei gusti femminili incrociando carte di imbarco e acquisti.
La ricerca, credo unica nel suo genere, può essere ritenuta una buona fotografia visto che Heathrow accoglie ogni anno oltre 70 milioni di passeggeri in partenza per ben 180 diverse destinazioni: il duty free dell’aeroporto offre 120 brand di cosmesi, 12.500 prodotti e 1.451 diversi rossetti e fornisce dunque un campione valido ed autorevole per indagare gusti e pensieri delle viaggiatrici.
Si è scoperto che dalle nuance più chiare e trasparenti fino a quelle più decise e sfacciate, sono 50 le tinte preferite dalle donne di tutto il mondo che sono passate per l’aeroporto londinese comprando un rossetto.
Qualche esempio?
A Londra, il colore in voga è il caramel nude, in piena tendenza naturale; a New York, al contrario, è il rosso a farla da padrone con la nuance classic red che diventa bright red a Madrid. Dubai fa appello a un’estetica più discreta, fatto che spiega il successo della sfumatura chiamata rose pink.
Il colore più richiesto tra le viaggiatrici in rotta verso Shanghai è lo sheer coral, una tonalità trasparente di corallo: per Parigi, l’approccio nude londinese cambia leggermente virando sulla tinta dusky rose, una sorta di rosa.
Milano e Atene si vestono di bright fuchsia; per le vacanze romane, le viaggiatrici scelgono il tono golden plum.
Una novella cartina geografica (nei colori del rossetto, of course!) e risultati divertenti e interessanti ai quali Heathrow ha dedicato un altro piccolo (è proprio il caso di definirlo tale) omaggio: ha commissionato cinque rossetti sui quali sono state intagliate altrettante attrazioni internazionali. Le opere, quelle che vedete nella foto qui sopra, sono state meticolosamente realizzate a mano da un artista specializzato in micro-scultura, Hedley Wiggan.
Londra è rappresentata dal Big Ben e poi ci sono quattro tra le destinazioni più visitate da coloro che sono in partenza da Heathrow: Parigi con la Tour Eiffel, Dubai col grattacielo Burj Khalifa, Shanghai con l’omonima torre e New York con la Statua della Libertà. I colori scelti sono, ovviamente, quelli identificati dallo studio.
Insomma, parafrasando il titolo del famoso romanzo di Jules Verne, potrei concludere con un’affermazione: questo è il giro del mondo, anzi, degli aeroporti, in 50 rossetti.

Manu

Se volete leggere tutto lo studio cliccate qui: Heathrow Lipstick Colours of the Year Report.
Una donna che ha contributo a fare la storia del rossetto: Elizabeth Arden raccontata da me qui.

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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