Sati Bibò: in una sola borsa… mille borse

L’avevo già scritto in precedenza ma mi preme ripeterlo ancora una volta: in questo blog non darò mai spazio a cose nelle quali non creda io per prima. Per me questo presupposto è fondamentale: prima mi innamoro della persona, poi della sua idea e del suo progetto e conseguentemente di ciò che crea. Nel caso in cui non conosca personalmente il designer, il suo pensiero mi deve comunque arrivare forte e chiaro dal prodotto. Sono fatta così: per me dietro agli oggetti ci deve essere un contenuto, una storia, un’intuizione, un particolare che mi faccia scattare la scintilla e la voglia di raccontarlo. Penso che questa premessa possa essere una garanzia anche per chi mi fa il dono di leggermi: se trovate qualcosa qui, sapete che ci metto la mia faccia. Detto tutto ciò, oggi vi presento una designer che ha catturato la mia attenzione, col suo modo di essere e con la sua idea: si chiama Sabrina Carbone e ha creato il brand Sati Bibò.

Sati Bibò nasce da un progetto di impresa artigianale di Sabrina, ideatrice di un concept al quale ha dato il nome di “Interchangeable Style”: consiste in una “base”, realizzata con pellami altamente selezionati, da “vestire” con cover intercambiabili interamente lavorate e rifinite a mano con materiali che vanno dalla pelliccia al cashmere, dai filati pregiati ai cotoni, dalla seta ai cristalli. Un’idea davvero potente e geniale: un’unica borsa che cambia “abito” a seconda delle esigenze, delle stagioni, degli abbinamenti, dell’umore, delle occasioni. Una soluzione dettata dal desiderio di praticità tipico di qualunque donna: quante di noi non cambiano spesso la borsa per evitare il “trasloco” del suo contenuto – sapete bene a cosa mi riferisco, vero, care amiche? Ecco, Sabrina ha risolto il problema e ha dato la soluzione a tutte le donne che non vogliono rinunciare a essere impeccabili in ogni occasione: impeccabili, sì, e sempre diverse! Inoltre, la linea ”Interchangeable Style” è declinata in quattro modelli base: shopping grande, shopping media, secchiello e clutch.

Ripeto, a mio avviso l’idea è geniale, perché per ogni donna la borsa è un contenitore importante ed è come un piccolo mondo: con questa idea si ha un’unica borsa e tanti modi di declinarla. Modi che superano la moda e le stagioni e che prolungano la vita di uno degli oggetti più amati da noi donne.

Sati Bibò: una borsa… mille borse!
Sati Bibò: una borsa… mille borse!

Sabrina ha scelto il confine tra Umbria e Toscana come sua terra d’adozione e lì, ispirata dall’alta artigianalità e dall’eccellenza di manodopera delle aziende di quel territorio, ha deciso di dar vita a una collezione di borse che unisce tradizione e innovazione manifatturiera. Le borse Sati Bibò hanno un design esclusivo, sono prodotte artigianalmente interamente in Italia e sono certificate da ITF – Italian Textile & Fashion – di Unionfiliere, ente certificatore nato dall’unione delle Camere di Commercio nazionali per la valorizzazione della filiera nel campo della pelletteria. La certificazione garantisce che tutti i singoli passaggi siano fatti in Italia: concia, taglio, preparazione, assemblaggio, rifinitura, tessitura cover in filato Italia e confezione cover in pelliccia Italia.

Per Sabrina è dunque importante affermare alcuni principi: garanzia d’origine, ricerca costante e riscoperta nonché protezione di tecniche di lavorazione manuali artigianali italiane che sono purtroppo a rischio di scomparsa. Parliamoci chiaro, senza tanti giri di parole: se siete favorevoli all’uso della pelliccia ma temete circa la sua effettiva provenienza, con Sati Bibò andate sul sicuro.

Quando sono andata a trovare Sabrina lo scorso settembre, nel suo piccolo e delizioso atelier di via Fiori Chiari a Milano, mi ha mostrato l’ultima creazione tra i modelli base: la clutch da polso, modello che si aggiunge ai precedenti quattro, e che io trovo assolutamente delizioso. Amo le borse da polso, le trovo chic e con reminiscenze d’altri tempi, nonostante quelle di Sabrina abbiano un’aria molto moderna e attuale.

La clutch da polso di Sati Bibò by Sabrina Carbone
La clutch da polso di Sati Bibò by Sabrina Carbone
La clutch da polso di Sati Bibò by Sabrina Carbone<span style="font-size: 13px; line-height: 19px;"> </span>
La clutch da polso di Sati Bibò by Sabrina Carbone 

Sabrina mi ha anche mostrato tutta la collezione per l’autunno / inverno 2013 – 2014 che trae ispirazione dai colori delle foreste autunnali, dai colori della terra e dai cieli grigiastri e un po’ umorali. Le cover in pelliccia (finn raccoon, visone, volpe) hanno tonalità che vanno dal rosso carminio al marrone castagna, dal rosa al viola, dal blu al verde. Le cover in cashmere spaziano tra avorio, grigio perla e blu. Tutte le cover in pelliccia sono create con materiali pregiati a pelle intera e rifinite internamente con raso, camosci e passamanerie; le cover in lana sono realizzate ai ferri o all’uncinetto e sono tutte fatte rigorosamente fatte a mano. Una particolarità ulteriore è che le cover per la clutch da polso sono accompagnate da pon pon in pelliccia o da piccoli fiocchi in cashmere o in tessuto tartan: servono a impreziosire la borsa (e a coprire la calamita) se e quando si decide di non utilizzare la cover. La collezione pone inoltre l’accento anche su un materiale inusuale e artistico, il vetro fuso, usato sotto forma di fibbie e bottoni.

Dalla collezione autunno / inverno 2013-14 Sati Bibò by Sabrina Carbone
Dalla collezione autunno / inverno 2013-14 Sati Bibò by Sabrina Carbone
Dalla collezione autunno / inverno 2013-14 Sati Bibò by Sabrina Carbone<span style="font-size: 13px; line-height: 19px;"> </span>
Dalla collezione autunno / inverno 2013-14 Sati Bibò by Sabrina Carbone 

Non riesco proprio a trattenermi dal darvi anche una piccola anticipazione per quanto riguarda la primavera / estate 2014: Sabrina è pronta a sorprenderci di nuovo e introduce due novità. Da una parte ci sono vere e proprie “sculture da indossare”, create dagli artisti Sofia Rocchetti e Corrado Tomassini; dall’altra ha pensato a una “Unisex Bag”, una shopping morbidissima in nappa taglio laser adatta sia alla donna che all’uomo. Affascinata dalle visioni artistiche di Sofia Rocchetti e Corrado Tomassini, Sabrina ha deciso di intrecciare stile e unicità: le nuove cover diventano pezzi d’arte a complemento delle clutch e delle clutch da polso. Sofia Rocchetti attinge alla sua personale e sofisticata ricerca sui molteplici aspetti dell’aggressività, trasformando con le proprie mani la carta, con la tecnica del papier mâché (cartapesta), in forme scultoree che rievocano ossa, pietre e figure arcaiche (vi dico che presto qui sul blog ci sarà un articolo dedicato a Chartego, i meravigliosi bijou di Sofia). Da un groviglio apparentemente caotico di rame, successivamente galvanizzato in oro e argento, Corrado Tomassini libera forme astratte e antropomorfe ricche di poeticità, leggerezza e forza, attingendo a un suo mondo immaginario.

Anticipazione dalla collezione primavera / estate 2014 di Sati Bibò: la clutch da polso con applicazione-scultura di Sofia Rocchetti
Anticipazione dalla collezione primavera / estate 2014 di Sati Bibò: la clutch da polso con applicazione-scultura di Sofia Rocchetti
Anticipazione dalla collezione primavera / estate 2014 di Sati Bibò: la clutch da polso con applicazione-scultura di Corrado Tomassini
Anticipazione dalla collezione primavera / estate 2014 di Sati Bibò: la clutch da polso con applicazione-scultura di Corrado Tomassini

Mi dà molto orgoglio pensare che le borse Sati Bibò sono in vendita non solo a Milano e a Roma, ma anche a Copenhagen (e la Danimarca è all’avanguardia quanto a design), a New York e negli Hamptons. Spero che il suo modo di pensare, personale, originale e positivo, si diffonda ovunque, contribuendo a far capire che in Italia abbiamo tante belle cose da dire, anche in momenti di crisi: ci vuole coraggio! E questo va fatto capire non solo agli stranieri, ma tante volte a noi italiani per primi.

Manu

 

Per approfondire: Sati Bibo, qui il sito, qui la pagina Facebook, qui Instagram, qui Twitter

A Milano: showroom di via Fiori Chiari 26 nel quale si può essere ricevuti su appuntamento telefonando al 340 3550713 o scrivendo a sa@sabrinaantenucci.com

A Roma: Boutique Grazia Chic all’interno del Boscolo Exedra Hotel in piazza Repubblica

On line sullo store “Italian Set – An Italian Way of Style” – qui

Concept store 5 Elements – Karen by Simonsen della stilista danese Karen Simonsen – qui

Concept store X’Tige by PoeMme – qui

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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