Charlie Hebdo, la speranza rinasce da una matita

Mercoledì 7 gennaio, il giorno della strage di Parigi, è stato un momento tragico per chiunque creda nella libertà di pensiero e di parola, nella libertà di espressione, nella libertà di stampa.

Un po’ mi ripugna ritrovarmi a scrivere strage di Parigi.
Penso che fatti così gravi non conoscano nazionalità né geografia: si abbattono sull’intera umanità, perfino su chi in questo momento esulta considerandola invece una vittoria.

In quel giorno buio, mi sono sentita smarrita e disorientata e credo che questo sia successo a moltissime persone.
Da allora provo una continua alternanza di dolore, disperazione e rabbia e soprattutto provo la sensazione che sia stato oltrepassato un punto di non ritorno.
Mi sento svuotata, come se ci avessero portato via qualcosa che so non riavremo più indietro.

Mercoledì, per tutto il giorno, mi sono chiesta cosa fare, che risposta dovessi dare, come essere umano e anche come persona che considera un sogno (forse il più grande che nutro in ambito professionale) potersi un giorno guadagnare il tesserino da giornalista pubblicista.
Tacere.
Parlare.
Interrompere o continuare il mio lavoro.

Alla fine ho deciso: ho continuato. Leggi tutto

Chirivì e la capsule collection Proserpina

A volte il mondo è proprio piccolo e pieno di coincidenze e incontri che finiscono per svilupparsi in modi non previsti. Quando ho stretto la mano ad Alessio CJ Chirivì, lo scorso giugno al Fashion Camp, mai avrei pensato che un giorno sarei stata intenta a scrivere un articolo su di lui: in quell’occasione, Alessio e io ci stavamo conoscendo per altri motivi, sempre inerenti all’ambito moda ma connessi con un’altra delle mille attività di questo poliedrico ragazzo.

Fatemi raccontare qualcosa di lui, giusto per inquadrarlo. Dopo aver frequentato per alcuni anni la facoltà di Giurisprudenza di Lecce, Alessio ha deciso di abbandonare la carriera universitaria per dedicarsi totalmente alla sua più grande passione: la moda. Una passione che ha origini radicate nella storia della sua famiglia: i suoi nonni erano proprietari di una sartoria specializzata nella confezione di abiti maschili e femminili e da lì il nostro intraprendente giovane ha saputo trovare l’ispirazione giusta per dar vita al suo progetto personale. A tal scopo, ha intrapreso il corso di studio come fashion designer presso l’Accademia Privata di Costume e Moda Rosanna Calcagnile con l’intento di approfondire le nozioni di modellistica industriale, sartoria artigianale e stile. Leggi tutto

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