Milano Fashion Week: Grinko FW 15 – 16

Sono una persona decisamente estroversa e per questo motivo molti credono che sia facile guadagnare la mia simpatia.

Niente di più sbagliato: in realtà, giovialità a parte, sono severa, prima di tutto con me stessa e poi anche con gli altri. Diverse persone mi definiscono impegnativa (qualcuno anche rompiscatole).

Non è facile né guadagnare la mia amicizia (sebbene io parli volentieri con tutti e abbia rapporti cordiali con moltissime persone) né il mio apprezzamento dal punto di vista lavorativo e, tra l’altro, non permetto che l’amicizia offuschi un giudizio professionale.

Quindi, quando nei miei post leggete del mio personale innamoramento per stilisti e designer, sappiate che prima di tutto c’è l’apprezzamento del loro lavoro: se li giudicassi solo brave e simpatiche persone, mi limiterei a cercare di guadagnarmi la loro amicizia e andare a bere un caffè insieme.

Purtroppo, esistono poi casi di persone bravissime dal punto di vista professionale che però non mi piacciono dal lato umano. Se lavoro per altri, diciamo che abbozzo e faccio prevalere la professionalità; se scrivo qui, però, decido io e allora pretendo il pacchetto completo, ovvero semaforo verde su umanità e professionalità. Lo so, sono una rompiscatole – ve l’avevo detto.

Sergei Grinko è tra coloro che mi piacciono a 360°, come persona e come stilista, per questo lo seguo assiduamente attraverso A glittering woman. Ho imparato a conoscerlo stagione dopo stagione, mi piace osservarlo e cercare di leggere qualcosa di lui attraverso ciò che fa. Leggi tutto

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