Un pomeriggio con Vella & Cecconi e la Scuola Comica di Cucina

Lunedì è stato l’ultimo giorno della settimana della moda e vi faccio una confessione: dopo un’overdose lunga sei giorni, ho proprio voglia di occuparmi di altri argomenti, anzi, ne ho bisogno. Con questo desiderio e con una certa dose di curiosità, ho accettato l’invito di un’amica scrittrice e giornalista, Irene Vella: ho fatto bene, perché mi sono divertita e proprio lunedì pomeriggio, subito dopo l’ultima sfilata, mi sono immersa in un mondo completamente diverso. Ho più volte dichiarato di avere molte passioni e una di queste è la buona tavola: ai fornelli sono un’inetta ma in compenso a mangiare sono una campionessa. Il nuovo progetto di Irene coinvolge proprio il cibo, affrontato col buonumore e usato per raggiungere un obiettivo assolutamente condivisibile: combattere le stronzamiche!

Se il nome di Irene non vi suona nuovo è perché la mia simpatica amica toscana è l’autrice di un libro che si intitola “Credevo fosse un’amica e invece era una stronza”, con sottotitolo “10 modi per sopravvivere alle stronzamiche” (ne avevo già parlato qui sul blog). Irene è una delle persone più vulcaniche che abbia mai conosciuto, dunque si è già imbarcata in una nuova avventura collegata a codesta sua fatica letteraria, la più recente (ha precedentemente scritto e pubblicato altri quattro libri): dalla sua favella e dalle abili mani di Daiana Cecconi, una delle concorrenti più amate della seconda edizione di MasterChef nonché autrice del volume “La cucina dei ricordi”, nasce un progetto di show cooking unico nel suo genere, in quanto la meravigliosa arte della cucina viene sapientemente mescolata con quella delle parole. Lo scopo? Insegnare a tutte noi come difenderci, combattere e soprattutto vincere le detestabili stronzamiche, ovviamente con stile e col sorriso.

Come dite? Non sapete cosa sia una stronzamica? Impossibile, tutte quante ne siamo (purtroppo) dotate: sono quelle che sembrano amiche ma che in realtà nutrono sentimenti di invidia nei nostri confronti; quelle che vogliono appropriarsi di qualcosa di nostro (di solito il fidanzato o il marito); quelle che non riescono a gioire della nostra felicità e che hanno sempre la frecciatina velenosa; quelle che ci fregano al lavoro. La lista sarebbe lunga e scommetto che adesso state annuendo e che avete già due o tre nomi in testa. Abbiamo quindi bisogno di queste due abili ammaestratrici, una di parole (Irene) e l’altra di sapori (Daiana), no?

Il progetto si chiama “Scuola Comica di Cucina” (sottotitolo “Come ti cucino una stronzamica – consigli, ricette e sorrisi”) e non sarà un semplice corso, bensì un vero e proprio show itinerante per imparare divertendosi: la parola d’ordine, infatti, è “cucinare col sorriso”. Il progetto ha incontrato il favore della manager Michela Sciurpa, titolare del marchio Vitakraft e soprattutto del Maialino Grugnino, simpatico gadget tutto rosa che avrete sicuramente incontrato in tutti gli autogrill italiani.

Ciò a cui ho assistito lunedì è stata la puntata pilota del format, registrata all’Hotel Hermitage di via Messina.

Oltre alle performance culinarie di Daiana, ho potuto assistere all’esibizione di Mattia Pastori, barman (o bartender, se preferite) vincitore di diversi premi sia nazionali che internazionali. Mattia ha preparato un paio di cocktail appositamente pensati per l’occasione: l’Amicozza (dedicato all’amica-cozza, quella che ci sta attaccata come fa il mollusco bivalve con lo scoglio e non per affetto, ma per il gusto di rompere le uova nel paniere) e l’Egoamica (dedicato alla classica compagna di aperitivo, quella che ci invita – dice lei – per ascoltare le nostre storie ma che poi in realtà entra al bar, ordina anche per noi il suo solito drink e poi parla di sé stessa per tutta la serata).

Irene è il filo conduttore e ha avuto come ospite Eleonora Federici, altra concorrente di MasterChef da poco eliminata dalla terza edizione del programma: compito della prima sfatare la pessima nomea della seconda, perché la vera stronzamica non è quella che ci dice verità anche scomode in faccia, ma quella che sta zitta e ci sorride per poi parlare alle nostre spalle.

E per finire, Irene ha fatto una bella intervista a Francesca Senette, giornalista e autrice del blog Birkin.it: Francesca ha raccontato le sue esperienze con amiche & stronzamiche.

Il barman Mattia Pastori si prepara
Il barman Mattia Pastori si prepara
Pronti a registrare “Scuola Comica di Cucina”
Pronti a registrare “Scuola Comica di Cucina”
Si festeggia la puntata coi cupcake di Erika Barellas
Si festeggia la puntata coi cupcake di Erika Barellas
I cupcake di Erika Barellas: il mio preferito è quello col codino da maialino!
I cupcake di Erika Barellas: il mio preferito è quello col codino da maialino!
I cupcake di Erika Barellas
I cupcake di Erika Barellas
Mattia Pastori e Irene Vella
Mattia Pastori e Irene Vella
Mattia Pastori
Mattia Pastori
Irene Vella ed Eleonora Federici, concorrente appena eliminata da MasterChef
Irene Vella ed Eleonora Federici, concorrente appena eliminata da MasterChef
Ed eccole insieme: Daiana Cecconi e Irene Vella
Ed eccole insieme: Daiana Cecconi e Irene Vella
Uno dei piatti preparati da Daiana Cecconi per “Scuola Comica di Cucina”
Uno dei piatti preparati da Daiana Cecconi per “Scuola Comica di Cucina”
Un altro piatto preparato da Daiana Cecconi
Un altro piatto preparato da Daiana Cecconi
Il Maialino Grugnino approva il piatto di Daiana Cecconi
Il Maialino Grugnino approva il piatto di Daiana Cecconi
Dagli strumenti di lavoro dei tecnici di studio…
Dagli strumenti di lavoro dei tecnici di studio…
… agli strumenti di lavoro di Daiana Cecconi!
… agli strumenti di lavoro di Daiana Cecconi!
Ingredienti dal tavolo di Daiana Cecconi
Ingredienti dal tavolo di Daiana Cecconi
Gran finale per la prima puntata di “Scuola Comica di Cucina”: Daiana Cecconi, Mattia Pastori e Irene Vella
Gran finale per la prima puntata di “Scuola Comica di Cucina”: Daiana Cecconi, Mattia Pastori e Irene Vella
Francesca Senette e Irene Vella si preparano per l’intervista
Francesca Senette e Irene Vella si preparano per l’intervista
Silenzio in studio! Francesca si confida con Irene, tra racconti di amiche e stronzamiche.
Silenzio in studio! Francesca si confida con Irene, tra racconti di amiche e stronzamiche.

Lo devo dire, mi sono proprio divertita e per me è stata un’esperienza anche piuttosto insolita: così come nella moda adoro entrare nei backstage, altrettanto mi è piaciuto vedere come funziona il dietro le quinte di una trasmissione (e ne avevo già avuto un assaggio con la mia partecipazione a “Avanti un altro”).

Daiana e Irene sono fortissime, hanno una verve piacevolissima (buon sangue toscano non mente) e secondo me il format è molto originale e vi spiego perché. Sebbene esistano molti show televisivi dedicati alla cucina, nessuno è come questo: negli ultimi anni, abbiamo visto chef stellati, cucine da incubo, gare tra cuochi più o meno amatoriali, ma nessun format – a mio avviso – ha legato ironia e cibo.

Altro intento è quello di mostrare alcune celebrità non nella loro versione scintillante, bensì nella dimensione quotidiana: delle donne, mogli e mamme, alle prese coi problemi di tutti i giorni, la cucina, le amiche, le stronzamiche, i figli più o meno terribili. Come ha fatto Francesca che (in splendida forma, devo dire!) si è raccontata in modo divertente.

Prossima tappa della scuola? Roma!

Manu

 

Per saperne di più:

Qui il mio post che racconta il libro “Credevo fosse un’amica e invece era una stronza”

Qui il sito di Irene Vella

Qui il sito e qui la pagina Facebook di Daiana Cecconi

Qui la pagina Facebook di “Scuola Comica di Cucina”

Qui il sito e qui la pagina Facebook di Maialino Grugnino

Qui il sito e qui la pagina Facebook di Mattia Pastori: trovate anche le ricette dei cocktail che ha preparato

Qui la pagina Facebook di Erika Barellas, l’autrice dei cupcake

 

A completare il pomeriggio, c’è stata la presenza dei simpatici ragazzi di BA Booth: li avete mai incontrati? Il loro <em>photobooth</em> permette di fare foto divertenti che vengono immediatamente stampate, un po’ come avviene nelle classiche cabine da fototessera. Come vedete, io e Irene non ci siamo risparmiate dal provare… Nella foto non si distingue, ma coi due indici addito la scritta “perché (il maialino) è dentro ognuno di noi”…
A completare il pomeriggio, c’è stata la presenza dei simpatici ragazzi di BA Booth: li avete mai incontrati? Il loro photobooth permette di fare foto divertenti che vengono immediatamente stampate, un po’ come avviene nelle classiche cabine da fototessera. Come vedete, io e Irene non ci siamo risparmiate dal provare… Nella foto non si distingue, ma coi due indici addito la scritta “perché (il maialino) è dentro ognuno di noi”…

Per seguire BA Booth: qui

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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