Braintropy: da Patty Toy a Zaby… work hard and play art!

Sono una persona molto riservata e lo sa bene chi mi affida le proprie confidenze: se mi viene detto “non dirlo a nessuno”, potete stare certi che quel segreto morirà con me. Invece, sul lavoro, quando vengo invitata ad anteprime di prodotti che colpiscono nel segno e che mi arrivano al cuore, faccio una fatica del diavolo a stare zitta: questo perché amo molto ciò che faccio e perché mi piace condividerlo, quindi soffro se devo tacere su cose che reputo belle e intelligenti.

Sono quindi molto, molto felice di potervi finalmente raccontare di un brand che si chiama Braintropy: ero stata a una loro presentazione, ma allora non era tempo di parlarne, il progetto era ancora in fase di messa a punto finale. Ora, finalmente, posso vuotare il sacco. Anzi… la borsa!

Sì, perché Braintropy è un brand tutto italiano che si occupa di borse: la loro idea di fondo è quella di dare un’interpretazione contemporanea del celeberrimo know how toscano quanto a pellami e lavorazioni. Con questa idea in testa, hanno coniato un termine ibrido, ovvero tradinnovazione, un mix di saper fare dalle radici antiche e di continua ricerca di nuove soluzioni in termini di forme e materiali, nel segno di una trasformazione che rappresenta l’essenza della moda nonché di Modæ, l’azienda fiorentina da cui Braintropy prende il via.

Per raccontare questa loro idea di moda sempre alla ricerca dell’avanguardia e per condividere il loro punto di vista unico e personale, in Braintropy hanno scelto la borsa, uno degli accessori più amati da noi donne, compagna delle nostre giornate e custode del nostro piccolo mondo.

Il brand ha deciso di sottolineare proprio quest’aspetto e questa dimensione, quella dei mondi paralleli e sfaccettati, delle mille sfumature che disegnano l’essenza di ogni donna. Così come ogni donna è diversa, la borsa devo offrire allo stesso modo modularità di stile e modularità d’uso: ecco le parole magiche. E dove c’è libertà di combinare gli elementi, esiste uno spazio di creazione e innovazione che non ha altri confini se non quelli della fantasia.

Partendo da questi presupposti, Braintropy lancia due importanti progetti per l’autunno / inverno 2014 – 2015, entrambi nel segno della trasformazione, anzi, del trasformismo.

Il primo progetto è quello legato al modello Patty Toy, accompagnato da uno slogan breve e potente: “la borsa che crei tu, 100% made in Italy, 100% tua”.

Avete mai notato una cosa? La differenza risiede nei dettagli: basta cambiare un particolare per cambiare tutto e ottenere un effetto diverso. È da questa idea che nasce la collezione, un invito a giocare con i colori e la fantasia, con la certezza data dalla qualità italiana e dai materiali d’eccellenza.

Patty Toy si compone mixando liberamente corpo borsa e pattina di chiusura per creare il proprio modello, unico e speciale. Decori gioiello, inserti in pizzo, ricami, tinte unite color block oppure laminate, applicazioni varie – giusto per citarne alcune opzioni – si potranno mescolare con fantasie comics, pellami animalier oppure con l’eccellenza del tessuto gommato (prodotto da un’azienda di grande tradizione come Limonta) in un gioco infinito che riscopre la leggerezza e la libertà di cambiare idea e anche ruolo, esattamente come facevamo da bambine (quanti milioni di volte avrò ripetuto parole tipo “facciamo che io sono…” oppure “facciamo che io vado…”).

Patty Toy di Braintropy diventa così mille borse in una: con un semplice gesto, attraverso una cerniera posta sul retro, si sostituisce la pattina e si cambia atmosfera. È la soluzione perfetta per chi ama giocare con la moda e magari viaggiare leggera con un accessorio che si trasforma per ogni occasione: basta portare con sé un corpo borsa e qualche pattina.

L’azienda sta lavorando a un grande numero di pattine e di corpi borsa, quindi le combinazioni saranno davvero infinite e per questo motivo ogni risultato sarà unico e nostro. Temo che per me diventerà un gioco, una collezione.

E aggiungo un altro dettaglio: anche la tracolla è trasformabile. Attraverso alcuni perni e grazie alla maniglia removibile, Patty Toy può diventare borsa a mano o da appoggiare alla spalla, o ancora borsa cross-body, a tracolla.

Le foto che vedete rappresentano alcune delle innumerevoli combinazioni esistenti: voi potrete abbinare ogni pattina a ogni corpo borsa, secondo i vostri gusti e la vostra fantasia. E quando sarete stufe… via libera a un’altra pattina!

Il secondo progetto di Braintropy è legato invece al modello Zaby, un accessorio trasversale e multiforme.

Zaby punta al design, combinando estetica e funzionalità. È realizzato in materiali esclusivi che spaziano dalla vacchetta naturale trattata a mano e colorata con tecniche tradizionali di spugnatura e tamponatura – finissaggi dalle radici antiche e di altissima artigianalità – a nuovi pellami e tessuti frutto di un’incessante ricerca nell’ambito di nuove tecnologie, tutto sempre e solo rigorosamente made in Italy.

L’essenzialità della sua forma e le linee minimal di ispirazione giapponese custodiscono in realtà una doppia anima: Zaby è zaino e shopper insieme e si trasforma (così come accade con Patty Toy) grazie a un solo gesto, semplice e veloce.

Compagno di lavoro e di viaggio nella versione zaino, complice di momenti di svago e di vita cittadina quando viene trasformato in shopper o pc bag, Zaby – in qualunque declinazione – è un segno di stile inconfondibile e raffinato.

Anche se è nato pensando a un pubblico maschile, sono certa che piacerà anche a quello femminile: anche per questo l’ho appositamente definito trasversale.

Nelle foto vedete due dei tanti colori disponibili.

Perché il progetto Braintropy mi entusiasmi è presto detto. Perché contiene un’idea. Perché dà ampio spazio alla personalità. Perché punta sulla trasformazione giocandoci in due modi diversi, con Patty Toy e con Zaby. Perché sfida le convenzioni e punta dritto all’idea che la moda è linguaggio in continua evoluzione. Perché non dice “buttate via” bensì “trasformate ciò che già avete” e propone un gioco. Perché scommette sull’eccellenza dei materiali. Perché punta sul made in Italy. E tutto questo si riassume in una frase perfetta: work hard and play art.

Un’ultima cosa: mi fa piacere condividere con voi il significato del nome Braintropy perché lo trovo molto interessante. E lascio la parola all’azienda stessa. “Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Braintropy è un neologismo che racchiude nelle sue radici etimologiche l’uomo da una parte e l’universo dall’altra: il cervello, rappresentazione dell’ingegno e della creatività umana, e l’entropia, una grandezza che misura l’energia del caos presente nell’universo uniti insieme in un termine che rappresenta la forza delle idee, il cambiamento costante e le infinite variazioni che un impulso casuale genera su un sistema complesso di pensieri. Braintropy porta dentro di sé il caos e il cambiamento che genera a sua volta effetti aleatori e incontrollabili che si concatenano casualmente generando altre idee. Così, se cambia una cosa, cambia ogni cosa.”

E ora la palla passa a voi. Ovvero: quale sarà il modello più adatto a voi e al vostro stile di vita?

Sapete qual è la risposta che piacerebbe a me? Sì, scommetto che l’immaginate: vorrei che fosse entrambi.

Possiedo personalità multiple (non spaventavi, è nel senso buono del termine): a volte mi sento un po’ Patty Toy (leggera, giocosa, volubile) e in altri casi mi sento più Zaby (essenziale, decisa, lineare). Non credo di essere l’unica, vero?

Capirete che ho bisogno di entrambi i modelli. Sì, voi lo capirete, ne sono certa.

C’è qualche volontario che voglia spiegarlo a mio marito, per favore?

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui il sito, qui la pagina Facebook e qui Instagram.

Per qualsiasi informazione su Patty Toy e Zaby, potete scrivere a info@braintropy.it oppure interagire con la pagina Facebook, con un commento o con un messaggio privato: vi garantisco che avrete risposta.

 

 

 

I miei scatti alla presentazione del progetto

Io e la mia Braintropy, per terra davanti a me, al recente Origin Passion and Beliefs di Vicenza
Io e la mia Braintropy, per terra davanti a me, al recente Origin Passion and Beliefs di Vicenza

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Cristina
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Manu sono rimasta a bocca aperta !!!! Conosci la mia fissa per le borse !!!! Io parlo con tuo marito …. Puoi parlare te con il mio ?!?!?!?

Manu
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Cristina, tu sei una forza della natura: idea grandiosa, ci sto.
Un abbraccio,
Manu 🙂

florisa
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Carissima manu dopo un po’ di giorni di silenzio torno ad “ir-rompere”nel tuo bellissimo blog..E’ stata una settimana difficile,intensa,dolorosa e anche ricca di emozioni piacevoli,insomma una centrifuga di adrenalina,detersivo per lavare il cuore da fitte lancinanti ,lacrime e sorrisi.Non sono ancora pronta per smettere di soffrire ..ma tanto lo so che come sempre imparerò ad aiccogliere un nuovo lutto e a vivere insieme a LUI come ormai faccio raccogliendo croci nella mia anima…ma ora voglio scriverti di cose belle che hai pubblicato:le BORSE!!!!!..fantastica l’idea del trasformismo…veramente originale e super.Soprattutto per una come me che usa la borsa come una seconda casa…ci metto di tutto:a parte l’indispensabile portagoglio(che comunque funziona come una dependance per quanto è “ripieno”di fogli,foglietti,scontrini,biglietti di autobus strascaduti,cartine di caramelle ,ricevute di parrucchieri che ormai hanno chiuso da anni..insomma un mondo da scoprire)e mi diventa difficile e complicatissimo fare trasferimenti da una borsa all’altra,per cui finisco per usare sempre la stessa in inverno/estate/primavera/autunno….mattina,sera,matrimonio,teatro,supermercato ecc.ecc.con mio grande imbarazzo quando mi accorgo che i manici sono logori,le cerniere gridano aiuto,la fodera interna ormai è un ricordo.Avere la possibilità di trasformarla senza trasferimenti che implicherebbero un’azienda traslochi ed essere soprattutto adeguata ai contesti e ai luoghi (andare ad una cena importante e formale con tanto di tubino nero e borsa della spesa ..è originale,ma non quando spuntano foglie di sedano dal fondo !) è fantastico.Sono splendide oltre ad essere funzionali e geniali.Ricordo che un paio di anni fa preparai un progetto per l’azienda che riguardava la custodia dell’abito da sposa.Poichè spesso l’abito viene trasportato anche in aereo(l’idea mi venne proprio quando progettai l’abito nuziale per una mia amica di bari,ma milanese ,che doveva prendere l’aereo per sposarsi a Milano e quindi viaggiare con un ingombrante bagaglio a mano ..il suo abito appunto)trasformai la custodia in una piacevole borsa con tanto di cerniere e tasche porta documenti ..il materiale con cui pensai di realizzarlo era una tela tecnica idrorepellente stampata con il logo piccolissimo dell’azienda ….a fantasia minuta e coloratissima e molto fitta creava una serie di cuoricini divertenti.purtoppo il progetto mi è stato “scippato”.Ma qualche anno prima ero riuscita a realizzare l’ABITO da sposa BORSA.Un corpetto di organza e raffia ricamato con murrine,cristalli e filo di raffia che riprendeva un quadro di Van Gogh…papaveri di organza,margherite,tulipani..c’era di tutto.Il corpino aveva una cerniera nascosta anteriormente ,una volta sganciata “sbocciava “una nuvola di organza e tulle stropicciati..ti invio una foto.ora ti devo lasciare…è bellissimo comunicare conte e vedere attraverso i tuoi occhi tante bellissime cose.A proposito:dove trovare le borse???bacionissimi grande MANU

Manu
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Cara Florisa,
sapessi con quanta gioia accolgo ogni tuo commento!
Quando ne vedo apparire uno sembro una bambina sotto l’albero il giorno di Natale, ansiosa di aprire i pacchetti che ha trovato: io sono ansiosa di leggere le tue parole per imbarcarmi in una nuova avventura e in una nuova storia.
La descrizione che fai della tua borsa e il racconto del rapporto con lei sono geniali e gustosi quanto un fumante piatto di spaghetti al pomodoro in estate: pieni di sapore e profumo. Riesco a vedere la tua borsa e quella foglia di sedano che spunta dispettosa.
Che dire, poi, della tua idea per la custodia dell’abito da sposa nonché dell’abito-borsa con cerniera nascosta che libera organza e tulle? Ora vado subito a guardare la foto, sono curiosissima.
Sono dunque molto felice del tuo apprezzamento verso le borse Braintropy e il loro trasformismo, perché io le ho adorate e ho trovato geniale l’idea alla base. Primo perché, cambiando solo la pattina, cambi tutto senza toccare il corpo borsa e quindi si evitano i traslochi; secondo perché la nuova misura della Patty (più grande e che sarà disponibile prossimamente) consente carichi più importanti, adatti a tutti i giorni; terzo perché mi piace l’idea di poterla portare in tanti modi, a mano, a spalla, a tracolla. E come Zaby, la nuova Patty Medium potrà diventare anche zaino.
Per il momento, le borse di Braintropy sono essenzialmente distribuite sul web, attraverso l’e-shop (qui): c’è anche una sezione che permette di costruire la propria Patty Toy. E spero che presto sia disponibile la lista dei negozi in giro per l’Italia.
Ti mando anch’io tanti baci e grazie!
Manu

P.S.: tu sei una donna forte e coraggiosa. Sono certa che saprai affrontare qualsiasi prova ed emozione.

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