Ora solare e freddo: conseguenze su corpo e mente e vitamina D

Siamo tornati all’ora solare che resterà in vigore (forse) fino a marzo, quando ci sarà nuovamente il passaggio all’ora legale.
Scrivo forse perché, dopo una consultazione pubblica avvenuta tra luglio e agosto 2018 e l’84% dei voti a favore, il Parlamento Europeo ha approvato l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di cambiare ora due volte all’anno.
Ogni Stato della UE sarà chiamato a decidere entro aprile 2021 se adottare per sempre l’ora legale o quella solare e il pericolo di una frammentazione di fusi orari è più che probabile.

A ogni modo: spostare le lancette indietro di un’ora, insieme all’arrivo del freddo, comporta alcune conseguenze sul nostro corpo e anche sulla nostra psiche.

Problemi a prendere sonno e a dormire

Anche se le lancette dell’orologio tornano indietro solo di un’ora, il nostro fisico lo percepisce come se fosse un piccolo jet lag.
Infatti, per alcuni giorni dopo il cambio, si possono avvertire difficoltà di concentrazione, stanchezza fisica e mentale e si può fare molta fatica a prendere sonno con un riposo disturbato e frammentato.
Tutto ciò avviene perché il nostro corpo è fondamentalmente abitudinario.
Per risolvere o addirittura evitare questo problema, gli esperti dicono che sarebbe buona norma iniziare ad andare a dormire prima del solito qualche giorno prima del cambio dell’ora; in più sarebbero da evitare cene troppo pesanti e poco digeribili, ma anche sostanze eccitanti come la caffeina e gli alcolici.

Meno ore di luce e di sole

Fatemi dire qualcosa anche a proposito della vitamina D, ovvero la fondamentale alleata di molte nostre funzioni biologiche: per esempio è preziosissima per il benessere delle ossa e del sistema immunitario.
Non tutti sanno che la vitamina D viene assorbita dal fisico soprattutto grazie all’esposizione alla luce dei raggi solari: in estate, per esempio, basta esporsi per 20 minuti al sole, anche solo gambe e braccia scoperte, per permettere al nostro organismo di produrre la vitamina D, ma nel resto dei mesi dell’anno è molto difficile avere dei buoni livelli.
Soprattutto con il cambio dell’ora, il sole tramonta prima e si passano meno ore all’aperto e, di conseguenza, il nostro corpo può avvertire una certa carenza di vitamina D.
Per avere più informazioni al riguardo si può consultare la pagina di Shop-Farmacia che parla proprio della vitamina D e di come compensarne la carenza.
Ricordo che la vitamina D può essere assorbita anche attraverso gli alimenti, soprattutto attraverso il consumo di frattaglie e di pesce grasso: anche uova, funghi e avocado la contengono e piccole quantità possono essere fornite all’organismo anche tramite latte e latticini.

Sensazione di stanchezza e depressione

Come ho detto, livelli bassi di vitamina D sono naturalmente più frequenti nei mesi invernali, quando la luce solare non è sufficiente a garantirne un apporto naturale sufficiente.
La depressione invernale o winter blues è considerata un vero e proprio Disturbo Affettivo Stagionale (in inglese Seasonal Affective Disorder, SAD) che colpisce prevalentemente le donne: fa sì che ci si senta depressi per le giornate più corte e meno soleggiate e per le temperature più basse.
Io ho sempre ammesso di esserne soggetta e di detestare cordialmente la stagione fredda.
È tuttavia possibile superare questo periodo di stanchezza e depressione cercando di passare ogni giorno qualche ora all’aria aperta, facendo attività fisica, seguendo un’alimentazione bilanciata e concedendosi qualche piccola coccola extra.
Questo è ciò che faccio io stessa e, per fortuna, esistono ulteriori rimedi come gli integratori alimentari che aiutano a scongiurare conseguenze negative.

Manu

 

 

 

 

 

A glittering woman è anche su Facebook | Twitter | Instagram

 

Sharing is caring: se vi va, qui sotto trovate alcuni pulsanti di condivisione

 

 

 

 

 

Spread the love

Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Lascia un commento

Nome*

email* (not published)

website

error: Sii glittering... non copiare :-)