Milano Fashion Week, i ricordi: giorno 3, incontri e persone – parte 1

Pensavo a una cosa: uno dei vantaggi di scrivere della fashion week a settimana terminata è che, grazie a un secondo sguardo nonché alla rielaborazione nel frattempo avvenuta, colgo dettagli che mi erano sfuggiti alla prima occhiata. E questo mi piace, mi piace che escano nuovi dettagli e che cose, persone, collezioni e incontri abbiano un secondo piano di lettura.

Oggi continuo il viaggio nei ricordi col giorno 3, venerdì 21 febbraio: un giorno decisamente dedicato agli incontri e alle persone. In alcuni casi, sono state nuove conoscenze; in altri, invece, sono state splendide riconferme, persone che – stagione dopo stagione – non smettono di sorprendermi con la loro personalità riflessa in collezioni sempre più belle e mature.

Visto che la giornata è stata molto lunga e molto piena, ho deciso di dividerla in due parti: questa è la prima nella quale troverete Debora Zavaglia, Sonatina, Divisione Protagonista e Furla. Leggi tutto

Clash Collection: Debora Zavaglia fa convivere aborigeni e giapponesi

Ieri sera girovagavo per il web e, tra mille spunti, mi sono imbattuta in questo pensiero: “I sincerely believe that energy grows from itself and the more energy you expand the more you create within yourself”. Sono parole della grande Diana Vreeland, uno dei miei punti di riferimento. Mi è sembrato naturale accostarle alla persona della quale desidero parlarvi stamattina: Debora Zavaglia.

A lei ho già dedicato un precedente post, presentando la sua collezione The Wolf’s Choice: trovo che l’affermazione di Mrs. Vreeland – l’energia cresce da sé e più la spargi più si crea dentro di te – sia semplicemente perfetta per descrivere la vitalità e la voglia di fare che animano Debora la quale è riuscita a sorprendermi ancora una volta con una capsule collection dedicata al freddo inverno che stiamo affrontando. Leggi tutto

La moda che verrà # 15: Debora Zavaglia primavera / estate 2014

Sono una persona che non ha particolari problemi di socializzazione: il mio prossimo mi incuriosisce e mi piace chiacchierare. Ho una predilezione per le persone di mente aperta: facilitano la comunicazione e mi invogliano ad aprirmi. Questo è esattamente quanto mi è successo lo scorso 30 ottobre, quando ho avuto l’opportunità di conoscere Debora Zavaglia, creative designer come si definisce lei stessa – e quel creative fa la differenza, credetemi.

Debora e io ci siamo conosciute in occasione della presentazione della sua collezione per la primavera / estate 2014, collezione che incuriosisce fin dal suo nome: The Wolf’s choice, La Scelta del Lupo, quello di una delle favole più famose, ovvero Cappuccetto Rosso.

Come è già stato ampiamente sottolineato sia da critici letterari che da esperti del mondo dell’infanzia (in parole povere… non scopro nulla di nuovo), le favole contengono spesso argomenti o momenti cruenti: in Cappuccetto Rosso, il Lupo divora la nonna e il Cacciatore gli squarta la pancia per salvarla. Un giorno Debora racconta tale favola alla sua bambina più piccola la quale in effetti si spaventa: attaccatissima alla propria nonna, la piccina rimane impressionata davanti all’episodio del pasto inconsueto. Ma la nostra intraprendente stilista non si perde d’animo: il giorno dopo torna a casa con un libro, finge di leggerlo e dà alla bimba una nuova versione della fiaba. Leggi tutto

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