MFW: I’M Isola Marras FW 15-16, poesia e incontri (im)possibili

Cosa rispondereste se vi chiedessero di dare una definizione efficace del concetto di arte?

A me, per esempio, su due piedi, viene subito in mente “una delle più alte espressioni dell’ingegno umano”: mi sembra però troppo stringata, quindi ho pensato di andare a curiosare su Treccani e Wikipedia.

Wikipedia esordisce così: “L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza. Nella sua accezione odierna, l’arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni e messaggi soggettivi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.”

Ecco, Wikipedia va esattamente nella direzione in cui speravo: per me la moda è una forma di creatività, è espressione estetica, poggia su accorgimenti tecnici e abilità sia innate sia acquisite, trasmette emozioni e messaggi.

E, sempre come afferma Wikipedia, “non esiste un unico linguaggio artistico”: dunque, perché la moda – anzi, un certo tipo di moda – non dovrebbe essere considerata a tutti gli effetti arte?

Quando parlo di moda come arte, penso a moderni poeti come Antonio Marras, uno stilista che – a mio avviso – può essere definito un artista a tutto tondo in quanto sperimenta molte forme di linguaggio e di comunicazione.

Marras è nato ad Alghero nel 1961 e si è affermato sul palcoscenico della moda internazionale per le sue creazioni originali e per il suo stile personale fortemente legato alla cultura sarda: ha organizzato diverse mostre e manifestazioni di carattere culturale sempre ricche di risvolti artistico-sociali.

Sfiata Isola Marras 01-03-15: Antonio Marras dà gli ultimi ritocchi a una delle modelle (photo credit Andrea Baioni)
Sfiata Isola Marras 01-03-15: Antonio Marras dà gli ultimi ritocchi a una delle modelle (photo credit Andrea Baioni)
Sfilata Isola Marras 01-03-15: Antonio Marras risponde alla domande in backstage (mio scatto)
Sfilata Isola Marras 01-03-15: Antonio Marras risponde alla domande in backstage (mio scatto)

A proposito del suo rapporto con l’arte, ho ritrovato un frammento di una sua intervista rilasciata nel 2010 e non posso che riportarvi le sue parole: “L’arte per me è una passione e come tale va coltivata. Mi informo, la cerco e vi dedico tutto il tempo che posso. Se una mostra, una performance o uno spettacolo mi interessano, nulla mi frena e rinuncio a tutto pur di non perdermeli. Per chiunque faccia il mio mestiere l’arte è una molla potentissima e una grande fonte di ispirazione, e io sono sempre affamato di immagini e di suggestioni.”

E infatti immagini e suggestioni non mancano in ogni suo lavoro: a me arrivano con forza e intensità, così come è capitato la sera dello scorso primo marzo, quando ho vissuto l’enorme emozione di essere invitata e poter assistere di persona alla sfilata della linea I’M Isola Marras per l’autunno / inverno 2015 – 16.

I’M Isola Marras è la seconda linea dello stilista e nasce nel 2007: I’M è l’acronimo di Isola Marras e, contemporaneamente, corrisponde anche a I’m ovvero la contrazione di I am, io sono in lingua inglese: “io sono, io sono un’isola” è l’idea chiave. “Isola intesa come un luogo che non è solo la Sardegna da cui partiamo, ma un posto che può essere scoperto in ogni luogo del mondo. Nessun nome avrebbe potuto meglio cogliere l’essenza del mio sentire”, spiega Antonio Marras sul suo sito.

Dal lookbook Isola Marras FW 2015-16
Dal lookbook Isola Marras FW 2015-16

Isola Marras realizza il desiderio dello stilista di ampliare il suo mondo e di raggiungere un pubblico più vasto rispetto a quello della prima linea che porta il suo stesso nome.

In I’M si ritrovano tutti i codici che caratterizzano il suo lavoro fin dall’inizio (le sovrapposizioni di tessuti, la decostruzione e il riassemblaggio di abiti di richiamo vintage, la riflessione sul tempo e sulla memoria individuale, collettiva e storica), tuttavia, pur mantenendo le radici, Isola Marras è caratterizzata da un’identità propria, forte e precisa e si distacca nettamente dalla prima linea.

Tornando alla sfilata del primo marzo e all’autunno / inverno 2015 – 16, Antonio Marras ha dato vita a un incontro impossibile, un incontro che solo la sua arte poteva realizzare e che unisce due famose figure femminili dell’immaginario del Novecento, Laura Palmer e Laura Ingalls, due personaggi che, pur condividendo lo stesso nome, sono decisamente agli antipodi.

La prima – giovane donna dalla doppia vita – è la protagonista della serie televisiva I segreti di Twin Peaks, creata da Mark Frost e David Lynch, mentre la seconda – adolescente sognatrice e idealista – è un personaggio de La casa nella prateria, altra celebre serie.

Dal lookbook Isola Marras FW 2015-16
Dal lookbook Isola Marras FW 2015-16

Marras ha creato l’incontro tra le due ragazze e le ha immaginate “vestite di colori dei boschi, degli alberi, della terra, dei muschi, dei fiori, delle foglie, dei frutti di bosco, di mosto e vinacce, del fango, della pietra, del rosso fuoco e del giallo intenso e azzurro liquido”.

Provate a pensare all’aria profumata d’autunno, un autunno che sembra in procinto di esplodere: “Le nuvole sono gonfie di pioggia, il suolo è già grondante di foglie, il tempo varia in un istante e varia la luce, il vento muta improvvisamente, le due Laura corrono a rifugiarsi nella casetta nel bosco dove tutto è vestito di tartan ed è sottosopra, accatastato, accumulato, sistemato, assemblato, associato, accostato per diventare qualcos’altro.”

Vi sembra impossibile? Impossibile l’incontro tra Laura Palmer e Laura Ingalls? Attenzione a ciò che dichiara Marras, “diventare qualcos’altro”, perché – infine – niente è come sembra.

Sfilata Isola Marras 01-03-15: le due Laura (dalla pagina Facebook della maison)
Sfilata Isola Marras 01-03-15: le due Laura (dalla pagina Facebook della maison)
Il quadro delle due Laura si prepara a prendere vita (mio scatto alla sfilata)
Il quadro delle due Laura si prepara a prendere vita (mio scatto alla sfilata)
Le due Laura e le loro trecce (mio scatto)
Le due Laura e le loro trecce (mio scatto)
Le due Laura e le loro trecce (mio scatto)
Le due Laura e le loro trecce (mio scatto)
Le due Laura e le loro trecce, finale magico per la sfilata Isola Marras FW 2015-16 (mio scatto)
Le due Laura e le loro trecce, finale magico per la sfilata Isola Marras FW 2015-16 (mio scatto)

Ricordate Alice, quella del Paese delle Meraviglie, e il suo pensiero?

“Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!”

“Se io avessi un mondo come piace a me”… Questo è il mondo come piace ad Antonio Marras e c’è spazio per tartan, fiori, foglie, stampe e ricami che profumano di sogno e di poesia, tutto in un gioco infinito di materiali, sovrapposizioni e assemblaggi.

E siccome niente è come sembra e tutto può diventare qualcos’altro, Marras conclude la sfilata con le due Laura che si allontanano insieme, legate dalle loro lunghe trecce: non vi sembra che questa sia arte e poesia?

Il mondo come piace ad Antonio Marras piace anche a me. Molto. E adoro la sua Isola.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Antonio Marras con comprende anche le sezioni I’M Isola Marras e Nonostante Marras, ovvero lo shop online.

Vi invito anche a dare un occhio ad alcuni dei bellissimi disegni dello stilista qui.

Qui trovate la pagina Facebook, qui Twitter, qui Instagram e qui il canale Vimeo.

Qui potete vedere le foto di backstage e qui potete visionare tutti i capi della collezione della quale vi ho appena parlato: vi saluto infine col video.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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