Giorà by Giovanna Raspini, amore e gioielli

Mi sono sempre ingegnata in tanti modi per soddisfare il mio amore verso il bello.

Anni fa, per esempio, quando mi occupavo d’altro e la moda non era la mia occupazione principale, consumavo tonnellate di riviste: il verbo consumare non è usato a sproposito, era proprio così, consumavo le pagine a furia di sfogliarle innumerevoli volte.

Avevo anche un’altra piccola mania, ritagliavo le foto che mi piacevano di più e conservavo quei pezzi di carta (o di sogno) con cura: sono certa del fatto che la cartelletta dove riponevo il tutto sia ancora da qualche parte, nascosta tra libri e riviste, e un giorno la cercherò.

Tra i gioielli che colpivano maggiormente il mio immaginario c’erano quelli firmati Giorà, il brand creato dalla designer Giovanna Raspini: ero affascinata dal loro stile molto particolare e infatti quei pezzi guadagnavano spesso spazi su pubblicazioni prestigiose come Vogue Accessory.

Immaginate la mia gioia quando, durante una recente trasferta ad Arezzo, Loredana, una mia adorabile e cara amica, mi ha detto “ti porto a vedere il negozio Giorà”: mi sono sentita come una bimba alla quale si dica “stiamo per partire per Disneyland”.

La boutique si è rivelata all’altezza del mio sogno: in un ambiente molto elegante, i gioielli di Giovanna compongono un mondo estremamente sfaccettato e sorridono a tutti coloro che entrano, persone innamorate della bellezza come lo sono io (prendetemi per pazza ma sono convinta che mi sorridessero, sì, anzi, addirittura che ammiccassero).

Giovanna Raspini in relax e nella boutique di Arezzo fra i suoi gioielli.
Giovanna Raspini in relax e nella boutique di Arezzo fra i suoi gioielli.

Inutile dirvi che ho provato molti pezzi, soprattutto bracciali, e che portarmi via è stata un’autentica impresa (con quel santo di mio marito che ci attendeva mentre nel frattempo, peraltro, fuori si era scatenato un diluvio).

Il lato umano è però per me altrettanto importante, ormai lo sapete, quindi sono stata perfino quasi più contenta quando Loredana mi ha dato il contatto della signora Raspini, anzi, di Giovanna, perché, quando ci siamo parlate, lei mi ha subito detto “diamoci del tu” e io – di nuovo – mi sono sentita come una bambina davanti a un sogno che si avvera.

Giovanna è energia allo stato puro: è una designer, un’imprenditrice, una mamma e una donna innamorata, innamorata della vita, dei suoi quattro splendidi ragazzi – Sofia, Paolo, Domenico e Allegra – e del suo lavoro. E badate, la vita non è stata tenera con lei, non le ha risparmiato dolori e dispiaceri, eppure lei continua a farsi guidare principalmente dal cuore, parola chiave di tutto.

“Amo, ho amato, amerò… così nascono i miei gioielli”, dice: le credo con tutta me stessa dopo aver tenuto in mano i suoi pezzi, dopo aver notato la cura dei dettagli e la fantasia delle loro mille declinazioni, dopo esserci fatte una lunga chiacchierata.

“Ogni gioiello è parte di me, della mia vita, del mio carattere, è sogno e realtà, concretezza e spiritualità, è la voglia di stupire il mondo con oggetti belli, intriganti, nuovi” racconta e aggiunge una cosa che è vicinissima alla mia visione: non vuole che le sue creazioni si impongano per il valore del materiale con cui sono fatti bensì per l’unicità di quello che trasmettono.

E infatti ha deciso di usare non oro e argento bensì materiali alternativi e ha scelto linee personali che vanno oltre quelle della gioielleria classica: riesce a ottenere oggetti che ben riempiono il cuore e l’occhio, diventando in molti casi piccole sculture.

Il bello del suo mondo è anche la varietà e, accanto a pezzi importanti, sa proporne altri quotidiani e sbarazzini, sempre molto eleganti, raffinati e particolari.

Tra queste righe, vedete una minuscola selezione.

Giorà porta avanti una qualità tutta made in Italy attraverso gioielli che incantano, emozionano e dei quali ci si innamora.

Quello che Giovanna sa disegnare è un mondo in continuo movimento, proteso verso il futuro eppure sempre legato a esperienze passate, a luoghi, viaggi, ricordi, miti, magie che sono il bagaglio di tutta la sua vita, il bagaglio di una donna entusiasta, generosa, appassionata e cosmopolita.

A me la sua sincerità è arrivata forte e chiara, sincerità nella quale mi ritrovo e nella quale moltissime di noi possono ritrovarsi: mi sono riconosciuta nella sua sensibilità di designer in grado di dare forma al gioiello dei sogni di ognuna di noi.

A proposito di dare forma ai sogni: eccomi intenta a indossare due bellissimi pezzi firmati Giorà by Giovanna Raspini.
A proposito di dare forma ai sogni: eccomi intenta a indossare due bellissimi pezzi firmati Giorà by Giovanna Raspini.

Per farvi conoscere un po’ meglio Giovanna, mi fa piacere condividere con voi il risultato di un gioco che avevo abbandonato da un po’: si chiama 20-domande-20 e l’ho riproposto a lei.

Ha risposto a bruciapelo a 20 mie piccole curiosità: ecco cosa è uscito.

* Una cosa che ami? Amo l’amore.
* Una cosa che non sopporti o che ti fa arrabbiare? La scontentezza.
* Una cosa che rimandi sempre? Niente.
* Il complimento che ti fa più piacere? Se mi dicono “Sei solare”.
* Sei ottimista o pessimista? Ottimista.
* Sei risparmiatrice o godereccia? Godereccia.
* Sei romantica o disincantata? Romantica.
* Cosa ti rende felice al mattino, quando ti alzi? Il fatto stesso di alzarmi.
* Collezioni qualcosa? I sogni.
* Il tuo oggetto del cuore o il tuo portafortuna o il tuo gesto scaramantico? La Madonna dell’Impossibile a Parigi.
* Un profumo o un sapore che ti ricorda l’infanzia? Il profumo della mia mamma.
* Un’icona di femminilità? Brigitte Bardot.
* Un personaggio storico che avresti voluto essere? Coco Chanel.
* Un’epoca nella quale avresti voluto vivere? Nel 1700.
* Una cosa che non manca mai nella tua borsa? C’è sempre tutto.
* A scuola eri una che sedeva in prima fila o tendevi a nasconderti in fondo alla classe, un po’ defilata? Sempre in prima fila.
* La scusa o la bugia più divertente che hai mai raccontato? Non invento scuse e non dico bugie.
* Cosa vorresti imparare? Ad amare sempre meglio.
* Cosa potresti insegnare? La bellezza della vita.
* Stella cadente: quale desiderio esprimi? Tutto il meglio per me e per le persone che amo.

Qualsiasi aggiunta o commento sarebbe di troppo.

In ogni risposta ritrovo un po’ dell’essenza di questa donna: Giovanna Raspini ha dato un senso straordinario a quei ritagli che conservavo anni fa.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Giorà by Giovanna Raspini, qui la pagina Facebook e qui Instagram.

La boutique di Arezzo si trova in via Niccolò Aretino, 15 – tel. 0575/26981

Inoltre, da aprile a ottobre, Giorà ha un altro punto vendita nella bella cittadina di Marzamemi vicino a Siracusa, in Sicilia: non potete sbagliare, lo trovate in via Marzamemi.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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