Brunello Cucinelli vince il Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls

Ricevo e volentieri condivido – Mercoledì 5 luglio 2023, la Biomedical University Foundation ha assegnato la prima edizione del Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls per la Leadership e la Benevolenza all’imprenditore Brunello Cucinelli.

Sono felice di contribuire a dare voce a tale notizia perché Cucinelli rappresenta il lato della moda che apprezzo, quello rivolto verso la sostenibilità a 360°, sociale e ambientale, e incarna quel modello di imprenditorialità che vorrei vedere rappresentato in ogni ambito e in ogni settore.

Classe 1953, Brunello Cucinelli ha fondato la sua impresa nel 1978 introducendo idee come quella di colorare il cashmere e portando (o riportando) una visione rispettosa del lavoro che deve essere fatto di dignità morale ed economica.

Scrivo riportando perché a me Cucinelli ricorda, grazie a questo tipo di visione, grandi imprenditori del passato come Ermenegildo Zegna (1892 – 1966) e Adriano Olivetti (1901 – 1960) che, alle loro aziende, affiancavano opere sociali e assistenziali volte a migliorare il benessere della comunità e credevano che fosse possibile creare un equilibrio tra profitto e solidarietà sociale: la loro organizzazione del lavoro comprendeva un’idea di felicità collettiva che generava efficienza.

Purtroppo, anziché diventare la norma, uomini e imprenditori come Zegna e Olivetti sono diventati l’eccezione, ahimè, ed ecco perché sostengo che Brunello Cucinelli riporta in vita quel modello e quel modo di pensare.

A Solomeo, in provincia di Perugia, sorge il cuore della sua impresa e oggi i suoi prodotti, di assoluta qualità Made in Italy, sono apprezzati e ricercati in tutto il mondo.

Nel 2013 ha aperto la Scuola di Alto Artigianato Contemporaneo per le Arti e i Mestieri e, recentemente, ha presentato la nuova idea di progetto che riguarda la ristrutturazione della frazione di Castelluccio di Norcia rimasta gravemente segnata dal terremoto del 2016 (per chi fosse interessato, qui, qui e qui trovate tre articoli con tutti i dettagli).

Penso dunque che il premio sia meritatissimo e, volentieri, condivido qui di seguito tutti i dettagli.

Manu

 

Roma 5 luglio 2023<br /> Palazzo della Cancelleria<br /> Brunello Cucinelli riceve il Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls<br /> Photo Cristian Gennari <em>(si ringrazia l’ufficio stampa per l’uso delle immagini)</em>
Roma 5 luglio 2023
Palazzo della Cancelleria
Brunello Cucinelli riceve il Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls
Photo Cristian Gennari (si ringrazia l’ufficio stampa per l’uso delle immagini)

Mercoledì 5 luglio 2023, alla presenza di numerosi e importanti ospiti presso il Palazzo della Cancelleria a Roma, la Biomedical University Foundation ha assegnato la prima edizione del Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls per la Leadership e la Benevolenza a Brunello Cucinelli.

Il Premio viene promosso anche per celebrare i primi trent’anni di attività dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e vuole essere un riconoscimento a figure di grande spessore sociale, economico e istituzionale, donne e uomini che nel loro percorso hanno saputo dimostrare integrità e importanti fondamenti etici nella loro attività di guida, capacità di comunicare, valorizzazione delle risorse umane, solidarietà e una visione sulla Leadership e la Benevolenza che si avvicina a quella, ancora oggi profonda e attuale, di Navarro-Valls.

Le candidature sono state proposte da un Comitato Scientifico composto da Matteo Colaninno (Vice Presidente Esecutivo Piaggio Group), Giuseppe Cornetto Bourlot (Vice Presidente Advisory Board Biomedical University Foundation), Federico Eichberg (Vice Presidente Biomedical University Foundation), Amalia Maione Marchini (psichiatra), Raffaele Perrone Donnorso, (presidente Anpo).

A selezionare il vincitore è stata una giuria di cinque persone: Paolo Arullani (Presidente Biomedical University Foundation), Ferruccio De Bortoli (giornalista e saggista), Gianni Letta (Advisory Board Biomedical University Foundation), Mario Moretti Polegato (Presidente Geox), Lucia Vedani (Fondatrice e Presidente CasAmica Odv).

«Il Premio ricorda Joaquín Navarro-Valls e il suo importante contributo allo sviluppo della Biomedical University Foundation e di tutto il Campus Bio-Medico e vuole anche divenire un progetto che guarda al futuro, riportando l’attenzione verso due valori troppo spesso dimenticati nelle imprese e che riteniamo debbano ispirare anche il mondo universitario: la capacità di leadership e di benevolenza. Dobbiamo sostenere chi esercita la leadership unita alla benevolenza per promuovere una nuova cultura del dono che sappia generare impatto sociale e abbia come fine principale il bene della persona», spiega il Presidente Paolo Arullani.

«Navarro-Valls era un grande professionista – aggiunge Gianni Letta, Advisory Board Biomedical University Foundation – ma soprattutto era una persona naturalmente buona, di una ricchezza spirituale fuori dal comune. La benevolenza lui l’ha sempre praticata per andare incontro agli altri: per comprenderli, per soccorrerli, per sostenerli. E questo lo ha fatto molto prima di diventare il portavoce del Papa».

La scelta di Brunello Cucinelli viene così motivata dalla giuria: «uomo sensibile e generoso, figlio della sua terra, imprenditore che trasforma la sua forza morale in un inesauribile desiderio costante di ricercare la bellezza in favore degli altri, Cucinelli costruisce con gentilezza ambienti di lavoro dove ogni giorno si respirano progetti di benevolenza legati all’umana sostenibilità nel rispetto dell’essere umano».

«È con profonda commozione che ho ricevuto l’ambito premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls – afferma Brunello Cucinelli – e questo per due ragioni: la prima consiste nella grande stima che ho sempre avuto nei riguardi di un uomo come il dottor Navarro-Valls che ha saputo unire in una unica profonda ragione di vita la Fede e la professione in campo medico e giornalistico, costantemente vicino a due grandi pontefici come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. La seconda ragione è che nella mia visione del mondo il valore della benevolenza occupa uno dei primi posti e ho sempre guidato la mia impresa secondo il pensiero di San Benedetto da Norcia quando ai suoi abati insegnava: ‘Sii sempre rigoroso e dolce, esigente maestro e amabile padre’».

In occasione del Premio è stato istituito anche il Fondo Borse di Studio Joaquín Navarro-Valls per gli studenti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma che desidera diventare un ascensore sociale per valorizzare nuovi talenti meritevoli e meno fortunati economicamente, per garantire diritto allo studio, inclusione e sviluppo. Hanno dato il loro contributo importanti protagonisti (Fondazione Roma, Fondazione Tim, Fondazione Ania, Gruppo Bios, ELT Group, IGT, Pedevilla, Poste Italiane) con il patrocinio di Regione Lazio, Comune di Roma, Coni.

 

A proposito di Joaquín Navarro-Valls

Nato a Cartagena nel 1936, è stato il primo direttore della Sala Stampa della Santa Sede, tra il 1984 e il 2006, nonché Presidente del Comitato dei Garanti della Foundation. Presenza indimenticabile durante il pontificato di Giovanni Paolo II, nel corso della sua vita ha dimostrato una profonda leadership arricchita da molteplici interessi, dalla medicina alla psichiatria, dal giornalismo fino alla filosofia della benevolenza. È morto a Roma il 5 luglio 2017.

A proposito di Biomedical University Foundation

Nata nel giugno 2015, BUF ha come missione assicurare, nel tempo e in forma stabile, la crescita, lo sviluppo e la diffusione anche internazionale delle attività di didattica, assistenza sanitaria e ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, attraverso il sostegno di progetti sociali e di innovazione e la promozione e amministrazione di un Endowment Fund (Fondo Patrimoniale Inalienabile) anticipando un’esigenza del Paese di creare fondi di dotazione per strutture private a servizio pubblico.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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