Ridefinire il Gioiello riparte e l’Irlanda è la protagonista dell’ottava edizione

Non è facile.

Non è facile far ripartire tutti quei progetti che sono stati bloccati da due anni di pandemia e non è facile parlare di bellezza e cultura in un momento come questo, in cui bellezza e cultura non sembrano certo essere la priorità, anzi, al contrario, rischiano di essere risucchiate definitivamente dall’ombra, dalla paura, da orrori che credevamo essere più legati (e relegati) al passato che non al presente e al futuro.

Eppure il paradosso è che proprio la bellezza e soprattutto la cultura rappresentano allo stesso tempo due tra le migliori risposte a ombre e paure per non sprofondare irrimediabilmente e definitivamente nell’orrore.

Proprio in questa ottica, cari amici lettori, condivido con voi la notizia di una ripartenza, ovvero la pubblicazione del nuovo bando di concorso di Ridefinire il Gioiello, manifestazione giunta alla sua VIII edizione.

Ridefinire il Gioiello ha l’obiettivo di diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo tramite la ricerca di materiali innovativi e sperimentali: dopo due anni di fermo a causa del COVID-19, l’Associazione Circuiti Dinamici indice un nuovo bando di concorso in collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore.

L’ottava edizione di Ridefinire il Gioiello si inserisce infatti nell’ambito degli eventi della rassegna culturale Stupor mundi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Casalmaggiore.

Il progetto Stupor mundi prevede che, ogni anno, tutte le istituzioni culturali della città (i due musei, la Biblioteca Civica Mortara, il Teatro Comunale) organizzino eventi espositivi, spettacoli teatrali, incontri sul cinema, la letteratura, le tradizioni per approfondire la conoscenza di un Paese e finora la rassegna ha parlato di Giappone, Argentina, Iran, Russia e Stati Uniti (anch’io ho parlato della mostra organizzata dal Museo del Bijou di Casalmaggiore in tale occasione qui).

Il 2022 è dedicato all’Irlanda e pertanto questo è anche il tema al centro della nuova edizione di Ridefinire il Gioiello.

«L’Irlanda è conosciuta come Isola di Smeraldo – spiega il bando – dove è possibile cogliere la bellezza verde del paesaggio caratterizzato da immense distese di prati e pascoli, luoghi magici in cui natura, storia e leggenda si mescolano.»

Ma attenzione: sempre come ben specifica il bando «non solo trifogli, croci celtiche, gnomi e pentole d’oro – l’Irlanda è molto di più».

«Questo territorio cattura la nostra immaginazione con i suoi lussureggianti e incontaminati prati verdi, i cieli mutevoli e la bellezza delle scogliere a picco sui mari burrascosi che bagnano l’isola. E ancora… castelli diroccati e luoghi misteriosi della mitologia celtica, fra poemi eroici e figure leggendarie.»

Dunque, partendo dalle suggestioni di questa isola, si chiede agli autori che vorranno partecipare di sviluppare un gioiello che sia in grado di evocarne le bellezze.

I filoni di ricerca e di ispirazione possono essere tanti: composizioni geometriche e minimali che si ispirino all’architettura; ispirazione naturale che traduca i profili della natura in gioielli; gioielli pittorici per trama superficiale e colore, ispirati alla luce e ai colori d’Irlanda; gioielli narrativi che raccontino storie, simboli, miti e rituali irlandesi; gioielli concettuali che raccontino l’etimologia della parola isola.

Questi sono appunto alcuni dei filoni e degli spunti e io mi permetto di sottolineare l’invito di Sonia Patrizia Catena, Direttrice Artistica di Ridefinire il Gioiello e curatrice: a chi volesse partecipare, raccomando di non fermarsi alla superficie, di non accontentarsi, suggerisco di andare oltre perché l’Irlanda non è semplicemente i simboli per cui molto spesso è nota, esattamente come la nostra Italia – per esempio – non è certo racchiusa in quegli stereotipi (a volte belli, a volte meno) ai quali veniamo associati.

Se parteciperete, prendetevi il tempo di interiorizzare il tema, lasciate che i pensieri corrano a briglia sciolta e solo dopo seguite una suggestione o esplorate un concetto.

Vi do a questo punto alcune informazioni pratiche.

Non ci sono limiti di età per chi si candida e il concorso è aperto a tutti gli artisti/artigiani/designer; le opere possono essere realizzate in piena libertà stilistica, tecnica e in qualsiasi materiale sperimentale (escluso oro e argento) rispettando il tema del concorso.

Le iscrizioni sono aperte fino a domenica 4 settembre 2022: tutti i termini di partecipazione sono spiegati in dettaglio nel sito e nel bando di partecipazione.

Gli artisti finalisti selezionati dalla giuria parteciperanno all’importante mostra collettiva che si terrà al Museo del Bijou di Casalmaggiore da sabato 22 ottobre 2022 a sabato 21 gennaio 2023: nella giornata inaugurale di sabato 22 ottobre verranno inoltre proclamati i vincitori dei Premi Speciali.

Sono felice di annunciare che, tra questi Premi speciali, per la sesta volta e quindi in linea con una collaborazione consolidata e della quale sono molto orgogliosa, ci sarà anche il premio A glittering woman, con un articolo che dedicherò a un designer che sceglierò tra gli artisti finalisti selezionati dalla giuria.

Sono molto curiosa di sapere quali scelte prevarranno tra i partecipanti.

Saranno scelte concettuali («Siamo come isole nel mare, separate in superficie, ma collegate nel profondo», citando lo psicologo e filosofo William James) o vinceranno le suggestioni visive («Il cielo d’Irlanda è un oceano di nuvole e luce / il cielo d’Irlanda è un tappeto che corre veloce / Ti annega di verde e ti copre di blu / Ti copre di verde e ti annega di blu», citando la cantante Fiorella Mannoia)?

Lo scopriremo insieme all’inaugurazione di sabato 22 ottobre a Casalmaggiore.

Manu

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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