SS 2020 alla Milano Fashion Week, cosa ho visto, vissuto, amato / 1° parte

SS 2020 ovvero spring / summer 2020: a Milano, dal 17 al 23 settembre, durante la Fashion Week, sono state presentate le collezioni donna per la primavera / estate del prossimo anno.

Lo so, in questi giorni è infine arrivato l’autunno e tutti noi pensiamo a tazze di tè o cioccolata fumanti, al profumo delle caldarroste, alle foglie gialle e rosse, all’inverno che arriverà a breve dopo questa stagione intermedia in versione ridotta.

L’idea dell’estate si allontana sempre più dai nostri pensieri, anche se quest’anno abbiamo vissuto una bella stagione prolungata da sud a nord.

Io, però, confido sulla curiosità insita in ciascuno di noi: scommetto che, in fondo, non dispiace dare un occhio alla moda che verrà, anche perché le giornate più lunghe, la luce e il tepore che accompagnano il ritorno della bella stagione… non sono certo pensieri spiacevoli, no?

E poi mi piacerebbe raccontare non dei ‘soliti noti’, chiamiamoli così, quei nomi ai quali sono naturalmente grata per aver fatto conoscere lo stile italiano in tutto il mondo ma ai quali tutti danno facilmente spazio; no, ecco, io vorrei parlare di nomi più freschi, nomi che fanno parte di un nuovo panorama, di un ricambio generazionale auspicabile poiché la moda italiana ha tanto bisogno di guardare verso il futuro.

Inizio a presentarvi tre brand (Alcoolique, Francesco Paolo Salerno, Le Piacentini) tra i quali ho identificato un comune filo rosso: quello di una femminilità spiccata e molto ben definita ma lontana anni luce dall’essere esasperata e urlata. Questi brand raccontano piuttosto un carattere deciso ed estroso, sempre raffinato – esattamente come piace a me. Leggi tutto

QVC Next, quando il gigante prende per mano i più piccoli

Sostenere il talento dandogli voce e supporto.

Se siete lettori abituali di A glittering woman (grazie ), probabilmente vi sarà capitato di sentirmi ripetere qualcosa di simile decine di volte.

Pare che tali parole siano infatti diventate un mantra o un motto che potrei tranquillamente scrivere in alto a destra, dove ora trova posto l’altra dichiarazione d’intenti alla quale tengo molto (“Avventure tra il serio e il faceto di una fashion something, no victim, ovvero piccola wunderkammer con sorriso curata da Emanuela Pirré”).

Se non fosse che sono affezionata sia al nomignolo fashion something sia al concetto del dividermi tra serio e faceto sempre con il sorriso, lo farei, li sostituirei. Magari scriverei qualcosa tipo “Piccola wunderkammer nata per sostenere il talento”. Mah, chissà, ci penserò.

Motto o non motto, mantra o non mantra, ciò che comunque conta è agire e oggi desidero parlarvi di qualcuno che sta agendo a concreto supporto del talento.

Così come avviene ogni anno in questo periodo, nelle ultime settimane, giornalisti e blogger sono invitati ai press day, le giornate durante le quali abbiamo l’opportunità di vedere e toccare le collezioni per la prossima stagione: tra i tanti eventi di presentazione, sono stata anche a quello di QVC e ho avuto l’opportunità di conoscere da vicino il progetto QVC Next.

Sono certa del fatto che moltissime persone conoscano già la piattaforma multicanale al servizio dello shopping e che opera attraverso televisione, web e social media: fondata nel 1986 negli USA da un imprenditore di nome Joseph Segel, oggi QVC è una grande realtà internazionale arrivata in Regno Unito, Germania, Giappone, Cina e Francia. Leggi tutto

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