Se avessi voluto piacere a tutti sarei nat* Nutella, ovvero la critica oggi
Da tempo noto un fenomeno ormai dilagante e incontenibile: la critica portata ai massimi livelli.
Critica a oltranza, su tutto e su tutti, sempre, comunque e in qualsiasi caso, per tutto e per il contrario di tutto. E spesso in modo aspro, esasperato, sopra le righe.
Come ho appena scritto, è un fenomeno in corso già da tempo, via social network ma non solo, eppure ultimamente sta raggiungendo livelli davvero preoccupanti, secondo me.
Saltellando qua e là in quello strano mondo che è ormai Instagram, per esempio, mi capitano sempre più sotto gli occhi casi emblematici.
Ne cito qualcuno?
Parto da un uomo che stimo davvero molto, single, ha in affido una bambina con sindrome di Down o trisomia 21: la critica per lui è scattata perché ha appena preso un cagnolino di razza anziché un meticcio in un canile.
Dare alla piccola un compagno a quattro zampe con cui giocare, rapportarsi e crescere mi sembra un’idea grandiosa, eppure alcuni commenti sottostanti il suo post (che scioglie letteralmente il cuore in punti come quello in cui lei mostra il libro di Pinocchio al cucciolo) variano da «mi meraviglio di te» a «avresti dovuto dare un esempio significativo adottando un cane e non comprandolo».
Giuro, sono rimasta basita. Leggi tutto