Bibbiena è città della fotografia con la Galleria Permanente a cielo aperto

Ricevo e volentieri condivido – Bibbiena, bel comune della provincia di Arezzo in Toscana, diventa ora anche la Città della Fotografia grazie alla Galleria Permanente a cielo aperto, un’installazione diffusa che comprende 48 opere di grandi dimensioni dei più importanti autori della fotografia italiana.

Bibbiena è un comune decisamente ricco di testimonianze del passato medioevale e dell’epoca moderna nonché il principale centro del Casentino, splendida valle di alto pregio paesaggistico, naturale e storico.

La Galleria Permanente aggiunge ulteriore valore a tutto ciò, andando a diventare un ulteriore motivo per visitare questo incantevole angolo di Toscana.

Le foto sono collocate sulle facciate dei palazzi e lungo le mura dell’antico borgo e, naturalmente, la loro fruizione è accessibile a tutti gratuitamente.

Bellezza, valore, talento, cultura, storia, accessibilità: sono sei parole magiche che raccontano perché ho immediatamente deciso di dare spazio a questa notizia.

Qui sotto potete leggere tutti i dettagli, dai titoli di alcune delle opere esposte fino ai nomi di chi ha reso possibile tutto ciò.

Buona visita a chi ne godrà.

Quanto a me, è tempo di tornare in Casentino, luogo che amo (qui trovate il resoconto di un altro luogo imperdibile della zona).

Manu

 

<span style="font-size: 8pt;"><em><span style="font-family: verdana, geneva, sans-serif;">Photo courtesy press office</span></em></span>
Photo courtesy press office

ESTATE PER GLI OCCHI E PER LA MENTE A BIBBIENA (AR),
LA CITTÀ’ DELLA FOTOGRAFIA

Tra i tanti castelli, santuari e foreste,
il Casentino ospita la prima Galleria Fotografica Permanente a cielo aperto al mondo,
un’esperienza immersiva nelle opere dei migliori autori italiani

Bibbiena (AR) diventa anche la Città della Fotografia grazie alla Galleria Permanente a cielo aperto, un’installazione diffusa e permanente, appunto, che comprende 48 opere di grandi dimensioni dei più importanti autori della fotografia italiana.

Le opere sono collocate sulle facciate dei palazzi e lungo le mura dell’antico borgo del Casentino.

La Galleria di Bibbiena è il primo esempio al mondo di esposizione permanente di fotografia a cielo aperto ed è un’occasione unica per ammirare, in un’unica mostra, le fotografie più iconiche dei grandi autori italiani.

Tra queste, solo per citarne alcune, troviamo “IL TUFFATORE, 1951” di Nino Migliori, “TRAVESTITI, GENOVA, 1965 – 1971” di Lisetta Carmi, “EMIGRANTE IN PIAZZA DUCA D’AOSTA DAVANTI AL GRATTACIELO PIRELLI, MILANO, 1968” di Uliano Lucas, “REGNO UNITO, 1977” di Gianni Berengo Gardin, “JOHNNY DEPP, 2003” di Maurizio Galimberti, “MILIZIANO CRISTIANO, 1976” di Ferdinando Scianna, “ARIZONA, PHOENIX, 1979” di Franco Fontana, “DARIO FO, MILANO, CASA DELL’ARTISTA 27 APRILE 1996” di Guido Harari, “LA BAMBINA CON IL PALLONE” di Letizia Battaglia, “LE TRÉPORT, MERS LE BAINS, 1985” di Gabriele Basilico.

L’iniziativa della Galleria, nata nel 2016 durante un incontro organizzato dalla FIAF presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA), permette al visitatore di compiere, camminando per le vie del borgo, un viaggio immersivo nella nostra storia, nei ricordi e negli episodi del nostro passato. È un percorso illustrativo della potenza delle immagini e dell’essenza del lavoro del fotografo, un’espressione della tecnica fotografica a supporto della creatività.

Tutte le fotografie della Galleria sono di grandi dimensioni – formato minimo 150×100 cm – stampate su materiale d-bond trattato per esterni e montate su cornici in Corten con bordo di 20cm.

Accanto a ogni installazione è presente un totem informativo che presenta l’autore dello scatto e illustra l’opera.

Inoltre, per rendere l’esperienza ancora più immersiva, il visitatore può scaricare, tramite un QR code, una audioguida che accompagna la visita e illustra le opere che si incontrano. 

Le installazioni sono state realizzate con il contributo di aziende locali e del Comune di Bibbiena, della Regione Toscana e della Fondazione CR Firenze, mentre le ultime 14 installazioni e il sistema di fruizione delle opere è stato finanziato dal Consiglio Regionale della Toscana tramite la legge che ha riconosciuto Bibbiena Città della Fotografia.

«Il sogno di far diventare Bibbiena la Città della Fotografia e il suo antico borgo la prima Galleria Permanente a cielo aperto è finalmente realtà. È un’investitura motivo di grande orgoglio per la FIAF, oltre che significativo stimolo per nuovi e più grandi progetti. Ringrazio i grandi autori che hanno donato le loro opere e che in questi 75 anni hanno sempre supportato l’impegno della nostra Federazione nel dare voce a tutti coloro che cercano nella fotografia riscatto, passione, amore e voglia di condivisione e che ha aperto la strada a nuovi talenti della fotografia italiana. Ringrazio l’Amministrazione Comunale, le Aziende del territorio e la Fondazione CRF Firenze che hanno collaborato con il CIFA e hanno permesso di concretizzare un progetto ambizioso, rendendo le mura delle nostre case e palazzi un vero e proprio patrimonio per la collettività».

Sono le parole di Roberto Rossi, Presidente della FIAF.

Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF (qui il sito) è un’Associazione senza fini di lucro, attenta da sempre alle tendenze e alle istanze culturali della fotografia italiana.

Si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia su tutto il territorio nazionale e, in 75 anni di storia, non ha cambiato il suo originale intento.

Oggi annovera circa 5.000 associati e 500 circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000 persone coinvolte nelle attività dell’Associazione, accomunate dalla passione per il mondo della fotografia.

 

 

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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