Tanti auguri, Manu… ovvero tanti auguri (con riflessione) a me!

Ve lo confesso subito: in realtà, questo post non avrebbe dovuto vedere la luce.
Mi riferisco al post con il quale, una sola volta all’anno, ‘celebro’ me stessa anziché celebrare gli altri e il loro talento, il post che mi concedo in occasione del mio compleanno fin dal 2013, ovvero da quando esiste questo spazio web.
Cosa è successo per farmi affermare ciò?
È successo che, circa dieci giorni fa, ho realizzato di dover fare una rinuncia per me pesante, ovvero un viaggio tanto ambito che mi avrebbe riportato in una città che amo molto e dalla quale manco da troppi anni (circa 17…); tale rinuncia è causata dalla situazione sempre incerta del mio lavoro da libera professionista.
E così ho detto a mio marito Enrico che ero immensamente amareggiata, delusa e arrabbiata con me stessa (l’ho ben specificato) e che pertanto, quest’anno, non avrei nemmeno pubblicato il solito post del compleanno; ho inoltre aggiunto di non aver voglia di festeggiare proprio in nessun modo in quanto sentivo di non avere nulla da festeggiare – e questa ultima parte non l’ho detta a voce alta, ma fra me e me.
Per fortuna, oltre a specificare che la delusione non era imputabile a terzi (incluso lui) e oltre a tacere circa il ‘nulla da festeggiare’ (sebbene lo stia confessando ora…), è bastato che passasse un solo giorno per rendermi conto di quanto ingiusta e ingrata fossi stata in quel frangente, non tanto verso Enrico o verso terzi, appunto, ma quanto verso me stessa e più ancora verso la vita e verso ciò che la vita mi ha sempre riservato.

A cosa mi riferisco?
Mi riferisco al fatto di avere un cervello funzionante (quasi sempre, almeno…) e di avere un corpo e una salute che sempre mi hanno permesso di essere libera e di fare tutto ciò che testa e cuore hanno dettato e voluto; al fatto di avere dei genitori e una sorella che mi hanno sempre amata, rispettata e accompagnata in ogni singola decisione che ho preso nella mia vita; al fatto di avere un marito, Enrico, che non solo è il mio grande amore, ma che MAI mi ha fatto mancare il suo sostegno e il suo appoggio incondizionati, rivelandosi il compagno di vita che io stessa non avrei saputo immaginare migliore; al fatto di aver potuto contare non solo sulla famiglia, ma anche su amici che mi hanno affiancata e hanno reso più bello il mio percorso.
Mi riferisco al fatto di aver sempre avuto un tetto sulla testa e la pancia piena e al fatto di avere avuto l’opportunità di studiare; al fatto di aver potuto viaggiare e permettermi non solo il necessario ma anche il superfluo, per quanto quel tipo di ‘superfluo’ che non reputo essere superficiale bensì il sale della vita.
Mi riferisco al fatto di aver sempre avuto un lavoro, da quando avevo 18 anni, e di poter dire orgogliosamente di aver da allora sempre provveduto a me stessa, scegliendo anno dopo anno il lavoro da fare e non subendolo, e al fatto – collegato – di aver deciso nel 2012 di diventare una lavoratrice autonoma, con coraggio ma anche forte di tutta l’esperienza professionale fino a quel momento maturata.
Dunque, nonostante io abbia SEMPRE pagato in prima persona le conseguenze di tutte le mie scelte nonché tutto ciò che ho avuto guadagnandomi ogni singola cosa (e di questa sono molto orgogliosa) e nonostante le difficoltà reali e oggettive che la scelta di diventare libera professionista hanno comportato, io resto sempre una persona che DEVE comunque ammettere di trovarsi nella parte PRIVILEGIATA dell’umanità, ovvero quella che ha opportunità, possibilità, libertà, scelta; e lo sono anche se a volte ‘mi tocca’ rinunciare a un viaggio oppure a un oggetto (l’ennesimo, in fondo…).
E tutto ciò… io ho osato definirlo ‘nulla da festeggiare’?! Povera sciocca Manu!

Badate che essere così sincera non è facile per me, perché vi mostro la Manu peggiore, quella delle ombre, dei dubbi, dei momenti di sconforto, dei cambiamenti di umore; da parecchi anni ho però deciso di condividere le mie esperienze attraverso la scrittura e il web e quindi non mi nascondo e oggi vi ‘offro’ una passeggiata nel mio lato oscuro – sfortunati voi.

A questo punto, però, vi dico un’ulteriore cosa.
Ombre e ombrosità a parte nonché anima inquieta a parte (sono sempre stata e sempre sarò una persona che non si ferma e che si pone costantemente nuovi traguardi da raggiungere), in realtà sono anche un ‘cuor contento’ e la mia inquietudine non significa che io non sia in grado di godere (e di essere grata) di tutte le positività e le meraviglie che vi sono della mia vita.
Ho sempre apprezzato tutto, sono sempre stata conscia delle mie fortune e dunque la mia ingratitudine dura sempre poco.
E infatti, già il giorno dopo, come dicevo, ho capito di aver decisamente ‘pisciato fuori dal vasino’ (mi passate questa espressione un po’ forte?) in un momento di nervosismo e di essere stata sciocca oltre che ingiusta e ingrata e ho iniziato a scrivere queste parole.

E ho deciso che il post del Manu-compleanno ci sarebbe stato, confessione inclusa ed esattamente con la stesa formula rispetto al post del 2018: come lo scorso anno, ho scelto infatti di fare di nuovo un collage via Instagram di alcuni dei migliori momenti trascorsi nell’ultimo anno insieme agli altri (amici, colleghi, conoscenti, persone che ammiro) perché se è vero che imparare a bastare a noi stessi è il percorso più giusto e necessario che dobbiamo compiere, è altrettanto vero che avere l’amore, l’amicizia, l’affetto e la stima degli altri è il tesoro più grande che possiamo avere la fortuna di possedere.

Grazie a tutti coloro che ci sono stati e se qualcuno che crede (giustamente!) di essere importante per me non si ritrova in questa raccolta è solo perché non abbiamo avuto occasione di farci una foto insieme nell’ultimo anno.
D’altro canto, le ‘assenze’ più grandi in questo collage sono proprio quelle della mia famiglia poiché raramente condivido pubblicamente i momenti intimi.

Un’ultima cosa: noterete sicuramente che l’ultimissima foto ritrae me soltanto.
Non guardo nell’obiettivo, ma verso il mare, quello di Quiberon, città nel nord della Francia.
Potreste chiedervi – giustamente – perché io l’abbia inclusa tenendo conto di quanto ho appena scritto e ora vi rispondo.
È una foto alla quale tengo enormemente, non solo perché rappresenta il ricordo di un momento (e di un viaggio) molto felice, ma perché è un ritratto dal quale mi sento fortemente rappresentata.
Lo scatto è stato realizzato da mio marito Enrico e io guardo appunto verso l’orizzonte e verso il mare, quello che considero il mio Grande Fratello Blu.
Il mare è l’unica realtà che riesce sempre a calmare qualsiasi ombra e qualsiasi inquietudine della mia anima, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi parte del mondo.
Guardo il mare e d’un tratto il mio cuore si placa, almeno per un attimo.
Ecco, quella sono io, la Manu più autentica che ci sia.
E di questo voglio ricordarmi sempre, soprattutto nei miei momenti peggiori e ogni volta in cui sentirò di aver fallito e di essere delusa da me stessa.

Allora lo dico anche quest’anno: buon compleanno, Manu, buon compleanno a me e grazie ancora a tutti coloro che ci sono e ci saranno.

Vostra Manu

P.S.: il viaggio a cui ho rinunciato era con Enrico e con due degli amici più cari che ho. Lo sconforto era per quello, per il fatto di dover rinunciare a questa esperienza con loro, e non era un capriccio fine a sé stesso. In fondo sono sì pessima, a volte, ma ciò che sempre più conta per me, perfino nei momenti peggiori, è la fame di vita da condividere però con coloro che amo

 

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Non esiste cosa peggiore dell’essere vittime di un pregiudizio. Non esiste cosa peggiore dell’essere bollati, quasi marchiati, da luoghi comuni e stereotipi. Non esiste cosa peggiore del vedersi affibbiare etichette tipo “figlio di X “, “compagno di X”, “partecipante di X programma”. Sono appellativi che tante persone si trovano costrette a subire spesso senza riconoscersi in quella etichetta o in quel cliché. In passato, è capitato che abbia fatto anch’io questo errore e che anch’io mi sia fermata davanti a un cliché o a un’etichetta: ho imparato dai miei errori e, ora, non lo faccio più. Ho imparato a dare una chance prima di tutto a me stessa, a non darmi un limite, perché dare adito a un’etichetta è limitare non solo gli altri ma anche noi stessi, impedendoci di conoscere qualcuno per ciò che è davvero ben oltre il cliché. È perdere un’opportunità. L’ho imparato tanto bene che quando Accademia del Lusso (scuola della quale sono orgogliosa docente) ha invitato Stefano De Martino a tenere un seminario, ho dato fiducia a lui, alla scuola e a me stessa, perché qualcosa mi diceva “vai”. E ho fatto bene. Sono andata ad ascoltare Stefano con mente e testa aperte e ho scoperto un uomo capace di sfidare gli stereotipi scegliendo la strada meno facile, meno ovvia, meno scontata. La strada dell’impegno, della crescita personale, dello studio, del rimettersi in gioco e in discussione. Con simpatia, autenticità, spontaneità, curiosità, intelligenza. Bravo @stefanodemartino, ora sì che sono una tua fan. E complimenti per il tuo nuovo percorso che racconterò meglio in un articolo proprio per Accademia del Lusso. . Grazie alla mia amata collega @samanta_palmeri per la foto 😊🌷🌷🌷

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

I regali – quelli speciali. I regali – quelli davvero sentiti. I regali – quelli fatti con il cuore. I regali – quelli che mi sono particolarmente cari. Oggi ho potuto godere di un piacevolissimo pranzo in compagnia di alcuni degli amici con i quali ho vissuto e condiviso ben quattro soggiorni a Samos negli ultimi dieci anni. Samos, un luogo che amo e che mi ha sempre dato grande felicità. E non solo a me, ma a tutti noi. E allora la mia amica @hellenxx ha pensato di far fare e regalarci delle calamite con le foto di alcuni dei nostri tanti, tantissimi momenti felici… Ecco perché ho iniziato parlando di regali speciali. Grazie amica ❤️ . . #happymoment #happymoments #happylife #happydays #happyday #solocosebelle #solocosebelle❤️ #luckyme #proudofyou #realfriends #realfriend #friendships #friendshipgoals #friendzone #friendshipgoals💕#friendstime #friendsarefamily #amicizia #amici #amico #amica #amiche #lovemylife #lovemylife❤️ #greece🇬🇷 #samos #souvenirs #souvenir #remember #remembering

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Questo diventerà senza dubbio uno dei miei scatti del cuore perché racconta un momento speciale, il momento in cui ho conosciuto colui che è stato uno dei miti della mia adolescenza e giovinezza. In quegli anni, le foto incredibili di quest’uomo, Steve McCurry, che io ammiravo sulle copertine di riviste del calibro di National Geographic, riuscivano a farmi sognare di viaggi, scoperte e geografie soprattutto umane, perché – come è stato giustamente definito alla conferenza stampa alla quale ho partecipato stamattina – lui è uno straordinario esploratore del genere umano. I suoi scatti mozzafiato e i suoi ritratti fenomenali fanno di lui uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi. È un onore immenso avere stretto la mano che ha scattato infiniti capolavori e credo che il mio sorriso lo racconti perfino meglio di qualsiasi parola. Per inciso: come tutti i VERI grandi che ho avuto la fortuna di incontrare, anche Steve McCurry è una persona squisita. . Da domani, al Mudec di Milano, sarà possibile visitare la mostra “Animals” con la quale il museo inaugura la nuova sezione Photo. E la mostra è un viaggio emozionante che, naturalmente, consiglio vivamente. . {Ph. credit @henrykolenz 📷❤️}

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Non ricordo più da quanti anni conosco Liliana (prima a sinistra) e Cristina (prima a destra), le due fondatrici di @opellamilano. Ma ricordo una cosa ben più importante: per loro è stata stima forte e immediata, perché sono due persone speciali e questo si riflette nelle loro creazioni che sono eleganti e ricche di grande personalità. Per questo – perché le stimo personalmente e professionalmente – scelsi i loro pezzi per un servizio per uno dei magazine con i quali ho collaborato, per questo è sempre un piacere andare a trovarle e per questo i loro successi mi rendono felice esattamente come se fossero mie vittorie personali. E a proposito, ora che ci penso: è passato decisamente troppo tempo da quel servizio… stavolta voglio portarle con me nel blog perché è lo scrigno che mi piace impreziosire con le perle migliori ❤️ . Ricordo di Homi Fiera Rho Milano, 25/01/2019 In foto con Liliana, me e Cristina anche Laura 🌷

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

È un argomento largamente dibattuto: attraversiamo un’epoca in cui l’esperienza di acquisto non è più esclusivamente legata al bisogno, ma anche e soprattutto alla soddisfazione di un desiderio. In uno scenario di questo tipo, il visual merchandiser rappresenta una figura che diventa ancora più strategica: già agli inizi del Novecento, il celeberrimo Paul Poiret – considerato dagli storici del costume uno dei primi creatori di moda in senso moderno – aveva compreso il valore della comunicazione visiva tanto che le vetrine del suo negozio, a differenza di quello che era il costume dell’alta moda dell’epoca, erano ampie e appariscenti. Cento anni dopo, il visual merchandiser è diventato una figura ben delineata, trasformandosi a tutti gli effetti in un professionista della comunicazione visiva e commerciale: oggi è una persona specializzata non solo nella gestione del sistema espositivo all’interno di punti vendita e showroom, ma è anche in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più complesso e competitivo proprio perché lo store – sia esso mono o multi-brand – non è più un semplice luogo di acquisto. Di questo e di molto altro si è discusso in occasione di un evento tenutosi in Accademia del Lusso mercoledì 6 febbraio: nell’ambito della proposta formativa di Accademia (scuola per la quale lavoro) figura anche il corso di specializzazione in visual merchandising e gli studenti hanno avuto la grande opportunità di ascoltare Marco dall’Acqua, relatore del seminario intitolato “Estetica e tecnica – le chiavi del successo nel visual merchandising”. Marco ha condiviso la sua esperienza in qualità di visual merchandiser per una realtà importante nell’ambito degli store multi-brand: era il 2013 quando Antonia Giacinti e Maurizio Purificato (coppia nella vita e nel business) hanno fondato la boutique Antonia Milano. Ne parlo nel mio nuovo articolo per ADL Mag e trovate il link nel Portfolio del mio blog (accessibile dalla bio ⬆️) . Nella foto di @sarahtarves_ (❤️): Marco, il mio collega Piermattia e io al seminario 😊

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Stamattina sono stata a un divertentissimo workshop organizzato da @lesgeorgettes_byaltesse. Conoscete questo brand? Si occupa di bijou la cui particolarità è quella dell’intercambiabilità: per esempio, nei bracciali che vedete in foto, è possibile sostituire la fascetta colorata che è in pelle ed è anche reversibile. Dunque basta scegliere il corpo – color argento, oro giallo oppure oro rosa – e poi si può cambiare colore a seconda degli outfit o dell’umore tutte le volte che lo si desidera. I bracciali sono leggerissimi, tra l’altro, e rischiano di essere come le ciliegie: uno tira l’altro! Già avvistato al polso della First Lady francese… brava Brigitte 😊😉 Ne parlerò presto e meglio in un articolo ed eccomi intanto al workshop di stamattina in compagnia di Filippo Mercaldo, Direttore Commerciale Italia di Les Georgettes.

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Prima le persone. Per me le persone e i rapporti umani vengono prima di tutto. È dalle persone che traggo energia ed entusiasmo; per questo sto tanto male quando persone in cui ho creduto deludono la mia fiducia e mi dimostrano che ero da sola a credere in qualcosa di speciale. Ed è sempre per questo che credo nella reciprocità, perché ho bisogno non di un freddo dare-avere calcolato al millimetro bensì di un rapporto sincero ed equilibrato in cui ci si ricarica a vicenda le pile per avere poi energie sempre fresche da donare. Ecco, la donna sorridente che vedete nella foto insieme a me è una delle (belle) persone che ho scoperto ultimamente. Si chiama Silvana ed è la creatrice di un progetto davvero interessante che si chiama @amanobysirby 🌸🌸🌸 Ci conosciamo da un po’, via web, e sabato scorso ci siamo finalmente incontrate di persona: sono andata a trovarla in un market bellissimo che si chiama “Il Sabato di Lambrate” (ne ho parlato un paio di giorni fa in un post precedente) e abbiamo trascorso del buon tempo insieme. Ottimo, anzi. Silvana è piena di talento ed energia, di passione ed entusiasmo: presto vi mostrerò alcune delle sue creazioni che non vedo l’ora di indossare e poi non vedo l’ora di parlare di un altro suo progetto splendido… Per ora, però, devo (e dovete 😊) pazientare… c’è un tempo per tutto 😊😊😊 Insomma, Silvana è la dimostrazione di tutto ciò in cui credo: chi è una bella persona, in tutti i sensi, dà vita a progetti belli. E io vivo di questo, dunque sono felice che le nostre strade si siano incrociate 🌷🌷🌷 . . {A proposito di belle persone e bei progetti: la collana che indosso, con il volto di Iris Apfel, è opera della mia amata @sereku che ringrazio vivamente per aver reso… “indossabile” una delle mie icone, 97 anni di stile, interior & fashion designer nonché regina degli accessori e dunque fulgido modello per un’amante e collezionista di bijou quale io sono.}

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Oggi ho avuto l’onore e il piacere di partecipare alla presentazione del volume “STORIA DELLA FIBBIA TRA MODA E GIOIELLO (1700-1950) attraverso la collezione Pennasilico” di Bianca Cappello e Samuele Magri per SKIRA editore. Il volume racconta una storia ricca e appassionante, quella della fibbia, gioiello funzionale e indispensabile complemento dell’abbigliamento fin dall’antichità. Si tratta di uno studio attento che intreccia costume, arte e gioiello per tracciare un inedito percorso visivo e di ricerca mostrando come le fibbie – da scarpa, da cintura, da pantalone, da mantello, da cappello, ecc. – siano state nel corso dei secoli fondamentali indicatori di status sociale, attente spie dei cambiamenti del gusto, sempre al passo con innovazioni estetiche, tecnologiche e materiche. È dunque un volume prezioso e lo è grazie alla selezione di fibbie provenienti dalla collezione Pennasilico, una tra le più importanti al mondo, e grazie a una ricerca iconografica ricca di ritratti e illustrazioni d’epoca che contestualizzano questo oggetto nell’abito e sul corpo, testimoniando l’evoluzione della moda. È insomma uno strumento indispensabile per tutti gli addetti ai lavori e per gli appassionati, per i designer e i collezionisti di moda, arte, gioiello e accessori. In questa foto accanto a me c’è appunto @cappello.bianca, storica e critica del gioiello, docente, coordinatore e curatore di conferenze e seminari sulla Storia del Gioiello, attività che completa con pubblicazioni su questo argomento. È curatore di mostre per musei ed enti pubblici e consulente curatoriale di collezioni museali. Sono molto orgogliosa di poter godere della conoscenza di Bianca (oltre che esserne un’ammiratrice) e di poter godere della sua piacevolezza 🌸💕 È stato bellissimo ascoltare lei e l’altro bravissimo autore, Samuele Magri, storico dell’Arte e della Moda, docente presso IED Milano e per varie istituzioni fiorentine, relatore di incontri ed eventi su questi temi. Ora mi tuffo nella lettura e presto arriverà un articolo 😊 Bravi Bianca e Samuele 🌸🌸🌸 E bravi @skiraeditore 📚📚📚

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

La settimana scorsa, nel blog, ho pubblicato un post (link al blog in bio ⬆️) che parla di Adalgisa De Angelis, la fondatrice di un progetto artistico e creativo che si chiama @adalgisabysognidarte. Adalgisa è una persona davvero poliedrica che non ha mai avuto paura di sperimentare in ambiti che – al momento! – comprendono la moda, il gioiello, il design e l’arte. . Dopo studi artistici, Adalgisa ha iniziato la sua avventura nel 1994 aprendo uno spazio nel centro storico della sua città, Salerno, ridando nuova vita a tutto ciò che la ispirava (vecchi mobili inclusi), mentre da vecchi tessuti ha iniziato a creare borse, gioielli e cappelli. Poco tempo dopo, ha iniziato a portare le sue creazioni in varie fiere tra cui il Macef di Milano, vendendo in tutto il mondo: i suoi accessori sono stati immortalati su tante riviste di moda tra le quali Elle, Glamour, Vogue, Gioia, Donna Moderna, Grazia. Ha anche iniziato a creare accessori e costumi per vari spot, film, spettacoli teatrali, programmi e serie televisive; alcune sue creazioni sono in vendita anche presso i book shop di vari musei. Nel 2013 è diventata Maestro Artigiano e dal 2016 ha ripreso la sua grande passione: l’arte. Ha già esposto le sue opere – quadri, arazzi, installazioni – in varie mostre ed eventi tra cui la Biennale di Venezia e Paratissima a Torino: ha esposto a Milano, Padova, Parma, Modena e anche a Siviglia, in Spagna. . Nel lavoro di Adalgisa De Angelis identifico l’utilizzo di diversi materiali (tra i quali la carta e il tessuto), diverse tecniche (tra le quali gli arazzi e le lavorazioni con la 3D pen) e diverse tematiche (tra le quali il viaggio in ogni sua sfumatura): cerco di raccontare tutto (o quasi) proprio nel blog e nel post che ho menzionato in principio. . Ma se volete conoscere Adalgisa di persona e se siete a Milano, c’è un’occasione decisamente più ghiotta del mio post. Adalgisa fa infatti parte di un collettivo di dieci artisti per una mostra intitolata Urban Art: si tiene fino a venerdì 5 aprile presso Arnaout Spazio Arte, galleria situata in viale Abruzzi 90. . Oggi sono andata a trovare Adalgisa: eccoci con la sua installazione ❤️ {Grazie per le foto a @saraarnaout_art 😊📷}

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Tra le belle scoperte che ho avuto modo di fare durante queste settimane di presentazione delle collezioni autunno / inverno 2019 – 2020 a stampa e blogger, figura senza alcun dubbio Dunia Algeri. Sono stata ospite di Dunia nel suo atelier milanese e ho tantissime cose da raccontare di lei e del suo lavoro: l’ho fatto in un post nel blog (link al blog in bio ⬆️), ma ve ne anticipo due. Dunia produce capi in lana e lavora solo la baby alpaca, una lana pregiatissima: è il vello del dorso dell’omonimo animale peruviano e dico subito che nessun male gli viene fatto, ma viene semplicemente tosato e con grande cura. La seconda cosa è che Dunia e il suo staff lavorano così bene che mi è venuta voglia di indossare subito i capi della collezione autunno / inverno 2019 – 2020. Chi mi conosce bene e sa della mia decisa avversione nei confronti dell’inverno capirà quanto Dunia possa essermi piaciuta se arrivo ad affermare di nutrire quasi nostalgia dell’inverno… E in fondo, visto che i capi godono di termoregolazione automatica grazie al filato baby alpaca, sono adatti a questa primavera un po’ pazzerella. . Come poi potete vedere dal micro album (2 FOTO) che condivido, in occasione della visita all’atelier di Dunia, mi sono immedesimata anch’io nel lavoro delle abili magliaie che lavorano con lei. Quand’ero bambina, mia nonna e mia mamma mi avevano insegnato i rudimenti di questa arte meravigliosa ed è proprio vero, il nostro corpo ha memoria, ovvero ricordiamo le attività fisiche e manuali che ci sono state insegnate soprattutto nell’infanzia, anche se non le pratichiamo da tanti anni. Come non si dimentica mai come si va in bicicletta, ho scoperto che non si dimentica come si lavora a maglia, sebbene fossi molto arrugginita in tale attività: ne sanno qualcosa le due pazienti signore che mi hanno mostrato un po’ di dritto e di rovescio. Le ringrazio molto e, sebbene non sarò mai un’abile knitter, ho potuto saggiare quanto bello sia il filato baby alpaca e quanta soddisfazione possa dare il fatto di vedere un capo crescere pian piano sui ferri.

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Tra le belle scoperte che ho avuto modo di fare durante queste settimane di presentazione delle collezioni autunno / inverno 2019 – 2020 a stampa e blogger, figura senza alcun dubbio Dunia Algeri. Sono stata ospite di Dunia nel suo atelier milanese e ho tantissime cose da raccontare di lei e del suo lavoro: l’ho fatto in un post nel blog (link al blog in bio ⬆️), ma ve ne anticipo due. Dunia produce capi in lana e lavora solo la baby alpaca, una lana pregiatissima: è il vello del dorso dell’omonimo animale peruviano e dico subito che nessun male gli viene fatto, ma viene semplicemente tosato e con grande cura. La seconda cosa è che Dunia e il suo staff lavorano così bene che mi è venuta voglia di indossare subito i capi della collezione autunno / inverno 2019 – 2020. Chi mi conosce bene e sa della mia decisa avversione nei confronti dell’inverno capirà quanto Dunia possa essermi piaciuta se arrivo ad affermare di nutrire quasi nostalgia dell’inverno… E in fondo, visto che i capi godono di termoregolazione automatica grazie al filato baby alpaca, sono adatti a questa primavera un po’ pazzerella. . Come poi potete vedere da questa foto, in occasione della visita all’atelier di Dunia, mi sono immedesimata anch’io nel lavoro delle abili magliaie che lavorano con lei. Quand’ero bambina, mia nonna e mia mamma mi avevano insegnato i rudimenti di questa arte meravigliosa ed è proprio vero, il nostro corpo ha memoria, ovvero ricordiamo le attività fisiche e manuali che ci sono state insegnate soprattutto nell’infanzia, anche se non le pratichiamo da tanti anni. Come non si dimentica mai come si va in bicicletta, ho scoperto che non si dimentica come si lavora a maglia, sebbene fossi molto arrugginita in tale attività: ne sanno qualcosa le due pazienti signore che mi hanno mostrato un po’ di dritto e di rovescio. Le ringrazio molto e, sebbene non sarò mai un’abile knitter, ho potuto saggiare quanto bello sia il filato baby alpaca e quanta soddisfazione possa dare il fatto di vedere un capo crescere pian piano sui ferri.

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Ieri pomeriggio sono stata felice di partecipare al cocktail con @adalgisabysognidarte e gli altri prestigiosi artisti protagonisti dell’esposizione in corso presso la galleria @saraarnaout_art 😊 . Amo questo scatto che ritrae me e Adalgisa con la sua opera intitolata “Vortice”: le barchette di carta che compongono – appunto – il vortice sono state realizzate da Adalgisa con i primi due numeri di Diabolik (1962-63) nonché uno del 1988 che dialogano con un numero di Paperino del 1988 😊 (Se volete, nel blog c’è un recente post che cerca di raccontare i significati del lavoro di Adalgisa ❤️) . Condividere questa foto è anche un piccolo suggerimento per il pomeriggio per chi è a Milano: la mostra sarà infatti aperta oggi dalle 15 alle 20 e sarà l’ultimo giorno per poterne godere 😊 . Gli artisti in mostra: Sara Arnaout, Bruno Bani, Carla Battaglia, Adalgisa De Angelis, Stefano Gemignani, Margherita Giordano, Giuliano Grittini, Marco Randazzo. . . #milan #milano #ig_milan #ig_milano #igersmilan #igersmilano #fuorisalone #fuorisalone2019 #designweek #designweek2019 #milandesignweek #milandesignweek2019 #mdw19 #salonedelmobile #salonedelmobile2019 #fuorisalone19 #design #italiandesign #milanodesignweek #milanodesignweek2019 #salonedelmobilemilano #madeinitaly #milandesignweek19 #homedecor #eventimilano #milanoeventi #milanodavedere #MDW19 #mdw2019 #milanodesignweek

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Ieri pomeriggio ho partecipato al cocktail con i prestigiosi artisti protagonisti di un’esposizione presso la galleria @saraarnaout_art e sono molto orgogliosa di condividere questo scatto che ritrae me e la brava e bella Sara Arnaout. Sara è la proprietaria dell’omonima galleria e, oltre a essere una preparata intenditrice e conoscitrice d’arte, è anche un’interessante artista: sua è l’opera alle nostre spalle (potete vederla meglio nel mio album precedente) che si intitola “Circus” e che riunisce pittura e collage di manifesti strappati dai muri della nostra città per omaggiare icone del fumetto e anche pop, volti e nomi dal fascino intramontabile. Ho avuto l’onore di vedere l’opera all’inizio e ieri, quando l’ho vista completata, sono rimasta a bocca aperta. Brava Sara e mi permetto un consiglio: seguitela perché Sarà non si ferma mai e ha sempre nuovi progetti in cantiere ❤️ . . . #milan #milano #ig_milan #ig_milano #igersmilan #igersmilano #fuorisalone #fuorisalone2019 #designweek #designweek2019 #milandesignweek #milandesignweek2019 #mdw19 #salonedelmobile #salonedelmobile2019 #fuorisalone19 #design #italiandesign #milanodesignweek #milanodesignweek2019 #salonedelmobilemilano #madeinitaly #milandesignweek19 #homedecor #eventimilano #milanoeventi #milanodavedere #MDW19 #mdw2019 #milanodesignweek

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Ho raccontato in varie occasioni come, dopo lunghi anni, la grande e folle storia d’amore tra me e le scarpe con tacco alto sia terminata senza ripensamenti né ritorni di fiamma. Nessun evento tragico è alla base di questa fine: semplicemente, la nostra vita cambia e noi cambiamo così come mutano i nostri gusti e le nostre esigenze. Rivendico per tutti noi il diritto di evolverci e anche di cambiare idea. Da quando ho abbandonato i tacchi alti, il mio amore si è riversato ancor di più su stivali, stivaletti, biker boots, anfibi, ballerine e sandali ai quali si sono aggiunte le sneaker che, un tempo, indossavo solo per le attività sportive. Tra le mie scarpe preferite ho citato gli anfibi e, in questo caso, si tratta di una passione immensa che coltivavo fin da ragazzina nonostante, allora, mia mamma non volesse saperne di comprarmi le calzature al centro dei miei desideri, ovvero gli anfibi Dr. Martens. Nel nuovo post nel blog (link in bio ⬆️) racconto di questo grande amore e della storia – affascinante! – di Dr. Martens, ricca di aneddoti e curiosità. E, visto che a primavera ripongo gli anfibi nella scarpiera a malincuore, immaginate la mia gioia quando sono stata invitata alla presentazione della collezione dei nuovi sandali per la primavera / estate 2019 di Dr. Martens, una collezione che intende traslare i principi che caratterizzano da sempre gli anfibi a una serie di calzature adatte alla bella stagione. . (In questa foto ci siamo io e due persone che stimo molto: si chiamano Dave e Piermattia e sono felice di considerarli amici e colleghi. Siamo alla presentazione dei sandali Doc dello scorso 21 marzo e loro li indossano anche ❤️) . . . #styleblogger #instablogger #fashionigers #instastyle #instafashion #fashionlover #mywork #ilovemywork #fashionpost #fashiongram #fashionoftheday #fashioneditor #combatboots #boot #womenstyle #womenswear #womenfashion #womenshoes #milanomoda #milanomodadonna #fashionworld #ss19 #ss19collection #ss2019 #docmartens #drmartens #drmartenstyle #drmartensstyle #drmartensboots #worndifferent @drmartensofficial @nineties_stores @asap.showroom @dellavolpeandpartners ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Ricordi belli che scaldano il cuore 🌷🌷🌷 Lo scorso 28 marzo ho avuto l’onore e il piacere di partecipare alla presentazione del volume “STORIA DELLA FIBBIA TRA MODA E GIOIELLO (1700-1950) attraverso la collezione Pennasilico” di Bianca Cappello e Samuele Magri per SKIRA editore. Il volume racconta una storia ricca e appassionante, quella della fibbia, gioiello funzionale e indispensabile complemento dell’abbigliamento fin dall’antichità. Si tratta di uno studio attento che intreccia costume, arte e gioiello per tracciare un inedito percorso visivo e di ricerca mostrando come le fibbie – da scarpa, da cintura, da pantalone, da mantello, da cappello, ecc. – siano state nel corso dei secoli fondamentali indicatori di status sociale, attente spie dei cambiamenti del gusto, sempre al passo con innovazioni estetiche, tecnologiche e materiche. È dunque un volume prezioso e lo è grazie alla selezione di fibbie provenienti dalla collezione Pennasilico, una tra le più importanti al mondo, e grazie a una ricerca iconografica ricca di ritratti e illustrazioni d’epoca che contestualizzano questo oggetto nell’abito e sul corpo, testimoniando l’evoluzione della moda. È insomma uno strumento indispensabile per tutti gli addetti ai lavori e per gli appassionati, per i designer e i collezionisti di moda, arte, gioiello e accessori. In questa foto, ci siamo io e appunto @cappello.bianca, storica e critica del gioiello, docente, coordinatore e curatore di conferenze e seminari sulla Storia del Gioiello, attività che completa con pubblicazioni su questo argomento. È curatore di mostre per musei ed enti pubblici e consulente curatoriale di collezioni museali. Sono molto orgogliosa di poter godere della conoscenza di Bianca (oltre che esserne un’ammiratrice) e di poter godere della sua piacevolezza 🌸💕 È stato bellissimo ascoltare lei e l’altro bravissimo autore, Samuele Magri, storico dell’Arte e della Moda, docente presso IED Milano e per varie istituzioni fiorentine, relatore di incontri ed eventi su questi temi. Presto arriverà un articolo dettagliato😊 Bravi Bianca e Samuele e bravo @skiraeditore che fa pubblicazioni splendide 📚📚📚 E grazie per la foto a @nobahardesign ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

I ricordi belli ❤️ . Lo scorso 13 aprile, durante la Milano Design Week, ho partecipato al cocktail con i prestigiosi artisti protagonisti di un’esposizione presso la galleria @saraarnaout_art e sono molto orgogliosa di condividere questo scatto che ritrae me e la brava e bella Sara Arnaout. Sara è la proprietaria dell’omonima galleria e, oltre a essere una preparata intenditrice e conoscitrice d’arte, è anche un’interessante artista: sua è l’opera alle nostre spalle che si intitola “Circus” e che riunisce pittura e collage di manifesti strappati dai muri della nostra città per omaggiare icone del fumetto e anche pop, volti e nomi dal fascino intramontabile. Ho avuto l’onore di vedere l’opera all’inizio e, quando l’ho vista completata, sono rimasta a bocca aperta. Brava Sara e mi permetto un consiglio: seguitela perché Sarà non si ferma mai e ha sempre nuovi progetti in cantiere ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

I ricordi belli ❤️ . Lo scorso 13 aprile, durante la Milano Design Week, ho partecipato al cocktail con i prestigiosi artisti protagonisti di un’esposizione presso la galleria @saraarnaout_art e sono molto orgogliosa di condividere questo scatto che ritrae me e la brava e bella Sara Arnaout. Sara è la proprietaria dell’omonima galleria e, oltre a essere una preparata intenditrice e conoscitrice d’arte, è anche un’interessante artista: sua è l’opera alle nostre spalle che si intitola “Circus” e che riunisce pittura e collage di manifesti strappati dai muri della nostra città per omaggiare icone del fumetto e anche pop, volti e nomi dal fascino intramontabile. Ho avuto l’onore di vedere l’opera all’inizio e, quando l’ho vista completata, sono rimasta a bocca aperta. Brava Sara e mi permetto un consiglio: seguitela perché Sarà non si ferma mai e ha sempre nuovi progetti in cantiere ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

L’uomo tutto concentrato che sta tagliando la mia chioma per rinfrescare il caschetto che mi caratterizza ormai da tempo si chiama Walter Sinico alias @sinicos_artista: si occupa di me, dei miei capelli e della loro salute da molti anni ed è la persona alla quale mi sono affidata anche il giorno delle mie nozze ❤️ Il parrucchiere è una figura importante per ogni donna: diventa un amico (e Walter lo è, è un caro amico ❤️) e noi gli affidiamo la nostra bellezza e, soprattutto, gli accordiamo tutta la nostra fiducia. Con Walter so di essere in mani eccellenti anche perché è un professionista che si tiene costantemente aggiornato e al passo con i tempi. Non c’è novità o miglioria che gli sfugga. Il fatto che lavori in un ambiente raffinato e ineccepibile come @merciavousmilano mi rende ancora più felice e soddisfatta perché @mayra_merciavous, la fondatrice, è una persona altrettanto competente professionale. . Repost from @merciavousmilano Io e Walter, 31 gennaio 2019 . . . #thisismystyle #personalstyle #fashionigers #fashionpost #fashionoftheday #stylegram #mystyle #dailylook #styleinspo #whatiwear #whatiweartoday #whatiwore #whatiworetoday #outfitoftheday #outfitpost #styleinspiration #ootdph #ootdshare #outfitidea #outfitinspiration #styleinspiration #fashioninspo #fashioninspiration #fashiondiaries #fashiondaily #everydayoutfit #realoutfitgram #stylefile #discoverunder5k #discoverunder10k

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Sostengo con convinzione che il talento abbia molteplici forme. E allora, in questo sabato pomeriggio, vi presento due talenti che AMO. Il primo è l’uomo che mi sta truccando e che si chiama Walter Sinico alias @sinicos_artista: si occupa di me, dei miei capelli e della loro salute da molti anni ed è un caro amico (notare la sua espressione amorevolmente concentrata) ❤️ Il secondo talento è quello di Serena Ciliberti alias @sereku, vulcanica creatrice di gioielli portatori sani di gioia, come la collana con gli occhiali che indosso in questa immagine ❤️ . Repost from @merciavousmilano Io e Walter, 31 gennaio 2019 . . . #thisismystyle #personalstyle #fashionigers #fashionpost #fashionoftheday #stylegram #mystyle #dailylook #styleinspo #whatiwear #whatiweartoday #whatiwore #whatiworetoday #outfitoftheday #outfitpost #styleinspiration #ootdph #ootdshare #outfitidea #outfitinspiration #styleinspiration #fashioninspo #fashioninspiration #fashiondiaries #fashiondaily #everydayoutfit #realoutfitgram #stylefile #discoverunder5k #discoverunder10k

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

In questa foto, sono affiancata da due persone alle quali tengo immensamente. A sinistra c’è @giuliaboccafogli_jewels mentre a destra c’è @sereku: entrambe creano gioielli e ognuna lo fa a proprio modo, secondo il proprio stile, la propria personalità, la propria fantasia. Conosco entrambe da parecchi anni e sono un’accanita collezionista delle loro creazioni che eppure sono molto diverse: nulla di strano, perché in me esiste una parte che ama l’intensità dei pezzi di Giulia e un’altra parte che ama la giocosità di quelli di Serena. Le amo entrambe, molto; le sostengo entrambe, con grande convinzione; il bello è che loro si stimano a vicenda e stimano il lavoro l’una dell’altra, lo apprezzano e lo lodano. E questo ben racconta come siano non solo due grande artiste ma, prima di tutto, due grandi persone. Sono felice e orgogliosa di avervi nella mia vita, care Giulia e Serena: mi fate sentire molto fortunata ❤️ . Noi tre oggi a Chibimart sullo stand di Serena ❤️ (By the way… trovate Serena fino a lunedì a FieraMilanoCity, padiglione 4, stand C37) ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Donne… Donne multitasking e dai mille ruoli… Donne che lavorano tanto, che si entusiasmano, che cercano di trasformare le proprie passioni in una professione… Donne che vivono il presente e guardano al futuro (come dice una persona che adoro)… Donne che sorridono quando si ritrovano, felici per un incontro inatteso e inaspettato, felici di potersi dare un abbraccio di persona e farsi uno scatto veloce insieme per catturare un istante… Donne che si sostengono, si supportano, si stimano… Io amo le donne. E che nessuno strumentalizzi certe antipatie o chiusure oppure osi dire il contrario, che non amo le altre donne: è vero, lo ammetto, ci sono donne che non apprezzo né supporto né stimo, ma perché non sono ciò che io considero “persone di buona volontà”. E in questo sono sempre stata molto chiara a costo di apparire dura: non mi importa se una persona sia donna o uomo, sostengo in generale e prima di tutto le persone corrette e limpide, siano donne o uomini. Dunque, se una è donna ma non è persona di buona volontà… mi dispiace ma io non la supporto. Non tirate in ballo invidia o altre scempiaggini. Non do sostegno e fiducia a priori né per partito preso né per semplice appartenenza a un genere. Ma quando invece ci sono tutti i presupposti… beh, allora sono molto felice di incontrare e sostenere le mie sorelle donne 👩🏻👱🏻‍♀️👩🏾👩👯🌷🌼. . Ieri, begli incontri al Chibimart in FieraMilanoCity in mezzo alle bravissime @stefylana e @filo_queen alle quali vanno tutti i miei complimenti per il loro lavoro 👏🏻👍🏻👌🏻❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Credo che i sorrisi in questa foto lo raccontino: spero raccontino quanto è speciale la donna in abito color corallo, ovvero Bianca Cappello, preparatissima storica del gioiello, e quanto io sia orgogliosa di poter godere della sua conoscenza. Sebbene Bianca sia una giovane donna, è già ben conosciuta nell’ambito degli esperti e studiosi del gioiello: è apprezzata, stimata e anche amata perché, oltre a essere competente e appassionata, è anche una persona deliziosa dal punto di vista umano – e quel suo sorriso sincero lo racconta. Questa foto che ci ritrae appunto insieme è stata fatta ieri mattina, quando sono stata all’anteprima stampa della nuova mostra “Fibbie! Moda, Arte e Gioiello” curata da Bianca e da Luca Ghirardosi. A ospitarla è Palazzo Morando / Museo Costume Moda Immagine da oggi, 9 luglio, fino al 15 settembre 2019 con un progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Considerata sin dall’antichità un gioiello funzionale in grado di completare ogni outfit e rappresentare un fondamentale indicatore di status symbol, la fibbia porta con sé una straordinaria e affascinante storia. Dopo aver pubblicato un libro su tale argomento insieme a Samuele Magri (storico dell’arte e della moda), Bianca è ora la curatrice insieme al prof. Ghirardosi di un progetto che mette in mostra tante splendide fibbie da scarpa, da cintura e da cappello, in un percorso che dal Settecento alla contemporaneità ne racconta la storia, l’evoluzione e le diverse valenze tra Moda, Arte, Design e Gioiello. Il percorso è completato da una sezione intitolata “Visione del Futuro”: protagonisti di tale sezione sono i suggestivi prototipi di fibbie realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera in occasione del workshop “Splendide Fibbie”, anch’esso a cura di Bianca. L’ingresso alla mostra è gratuito e quindi cosa posso dire di più? Non perdetela! Dal canto mio, arriverà presto un post per il blog 🌸🌸🌸 . Grazie per la foto a @sogand.nobahar ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Gli amici – quelli veri – sanno dipingerti in volto una serenità come nemmeno una settimana di beauty farm potrebbe fare. Ti dipingono in volto un sorriso che resta anche il giorno dopo. Ti regalano una sera d’estate fatta di chiacchiere, confidenze, riflessioni, reciproca comprensione. I veri amici sono una ricchezza immensa e inestimabile, il tesoro più grande che si possa avere la fortuna di possedere. E io mi sento ricca ❤️ . Ieri sera, io e il mio amico @tisci_stylenotes (che è anche uno dei più grandi gentleman che abbia mai conosciuto in tutta la mia vita) al party pre-vacanze di @giorgioinnocentipr: grazie per l’invito e per la bella atmosfera ❤️

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Alt, fermi tutti. È ciò che ho pensato quando ho ricevuto l’invito dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano per vedere in anteprima il film “Io, Leonardo” in arrivo nei cinema dal 2 ottobre. Nell’anno in cui tutto il mondo celebra Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte, arriva un film d’arte dedicato alla scoperta dell’uomo, dell’artista, dello scienziato, dell’inventore: a interpretare Leonardo è @lucaargentero. E quindi ho deciso di interrompere la mia Fashion Week per tre ottimi motivi: perché apprezzo il Museo e tutte le attività che propone; perché amo molto Leonardo ed ero incuriosita da questo film; perché, come potete comprendere da questo scatto, alla preview di stamattina c’era proprio lui, il protagonista, Luca Argentero. E direi che questi tre motivi valgono una pausa dagli impegni di Milano Moda Donna 😉 Giusto? . Chi mi conosce sa che (uno) non sono il tipo che rompe l’anima alle persone famose per fare una foto insieme e (due) non sono una che si lancia in lodi sperticate solo per ragioni estetiche. Quindi, se ho ceduto alla tentazione di un selfie con Luca Argentero, non è solo perché è un uomo oggettivamente e innegabilmente bello e con un sorriso autentico e luminoso, ma perché stamattina ho avuto la conferma che è simpatico, in gamba, gentile, disponibile, paziente. D’altro canto, l’ha detto anche Jesus Garces Lambert, il regista del film: se ha scelto Argentero come interprete di Leonardo è perché una persona carismatica. E io concordo. . E così eccoci in un selfie che ha oltretutto scattato lui per ovvie ragioni: è molto alto (ha anche questa dote, ebbene sì, tutte a lui!) mentre io sono notoriamente nana 🙃 e come Leonardo insegna… il corpo umano è tutta una proporzione perfetta, dunque altezza = perfetto braccio da selfie 😀😂 Io sono venuta maluccio, lo so, ma cosa importa, tanto lui è bello per entrambi 😉😜 . Ultima cosa. Ho amato il film e l’ho trovato emozionante. E sono molto seria, non lo dico per (la bellezza di) Luca 😜😜😜 POTETE DARE UN OCCHIO ANCHE AL POST PRECEDENTE CON QUALCHE DETTAGLIO IN PIÙ E PRESTO SCRIVERÒ UN ARTICOLO DI RECENSIONE. Recensione al film, of course. Ma era chiaro, vero? 😉

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

La giovane donna al mio fianco nella foto si chiama @vale_orchid ed è una delle persona più care che ho. Ha un talento immenso ed è una grande Artista con la A maiuscola, perché non solo sa creare abiti unici (e fare splendide foto e molto altro ancora), ma li sa creare affinché esprimano poesia. La sua strada non è facile in un mondo in cui fare moda è spesso solo un business senza cuore, ma lei tiene duro e io sono così orgogliosa di lei. La osservo portare avanti e difendere le sue idee: la ammiro così tanto e penso, tra me e me, che se in questo mondo c’è ancora qualcosa di buono, qualcosa di salvabile, allora la mia Vale troverà il successo che tanto merita. Ma non successo fatto di vanesia gloria, bensì il successo come lo intendiamo noi: vivere facendo ciò che amiamo. Ti voglio bene, Vale.

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Begli incontri 😊 Qualche giorno fa, una persona meravigliosa che considero un amico e un maestro, ha scritto una grande verità: chi come noi si occupa di comunicazione in ambito moda è fortunato perché in periodi come la Milano Fashion Week vede tante cose belle e ha l’opportunità di condividerle con persone in gamba. L’uomo nella foto è una di queste persone in gamba: ci conosciamo ‘virtualmente’ da un po’ e condividiamo molti punti di vista importanti e molte battaglie per ciò in cui crediamo. Mi ha invitata a toccare con mano la qualità del lavoro di un brand che segue e così ieri abbiamo finalmente concretizzato la nostra conoscenza. E io sono folle di gioia quando una persona che conosco via social si rivela perfino meglio di persona così com’è stato con @andrecorrad 😊 E da ieri so che non è ‘solo’ in gamba ma anche molto simpatico 😊 . Ieri 21/09/2019 presso lo stand di Belle Vie, bellissimo brand di cui ho parlato qualche post fa (date un’occhiata, vale la pena 😉)

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

La Milano Fashion Week è finita solo ieri ed è dunque freschissima, ma so già che questo resterà in assoluto uno dei ricordi più belli. A scattarla è stato Andrea alias @tisci_stylenotes (a sinistra) e tra lui e @stefano_guerrini ci sono io, felice come una bimba perché queste persone specialissime sono due degli amici più cari che ho ❤️❤️❤️ Quando Stefano ha condiviso la foto già qualche giorno fa ha scritto una grande verità: chi come noi si occupa di comunicazione in ambito moda è fortunato perché in periodi come appunto la Milano Fashion Week vede tante cose belle e ha l’opportunità di condividerle con persone alle quali si vuole bene. Io a loro voglio un bene dell’anima e mi reputo così fortunata a poter godere della loro amicizia. Con noi in foto c’è anche @rinkolga alla quale dico un caloroso ‘welcome back to Italy’ 😊❤️ . Presentazione San Andrès @ Hotel Senato, 18/09/2019

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

“Dai, strofina bene bene la lampada… così esce il genio ed esaudisce tutti i nostri desideri 😀😀😀” Giocando tra corone 👑 e orecchie da coniglio 🐰 nel geniale bus 🚌 di @vintagephotobus con una delle persone che più stimo in assoluto, la meravigliosa Serena alias @sereku ❤️ Serena è una delle creative più eclettiche e geniali (per restare in tema 😀) che io conosca e merita ogni singolo successo e traguardo che, anno dopo anno, le sto vedendo raggiungere e realizzare. Ma siccome nella vita non bisogna mai sedersi sugli allori né accontentarsi… allora noi chiediamo un aiuto supplementare anche al genio della lampada 😀😀😀 Strofina strofina, amica mia, perché ti auguro di arrivare sempre più in alto: non solo ti stimo, ma ti voglio anche bene poiché, perfino prima di essere un’ottima creativa di gioielli, sei una persona assolutamente speciale 💚💚💚

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Per la serie: “l’amicizia non ha bisogno di filtri… soprattutto quando Natura e Architettura offrono lo sfondo perfetto” 😉💙 . Oggi sono a Milano – e piove 🌧☔️🙁 Ma non dimentico che ieri ero a Cortona, in provincia di Arezzo, Toscana, in compagnia della mia amica @lorimazzuoli 💙 . Grazie dunque a Loredana per questo scatto (sei decisamente molto più brava di me con i selfie open air 😀😀😀) e anche per avermi fatto conoscere un angolo speciale della nostra Bella Italia 🇮🇹 . . . #igersitaly #igers_italy #igersitalian #ig_italia #ig_italy #bellaitalia #italianplaces #italie #italia365 #iloveitaly #proudtobeitalian #tuscany #tuscanygram #toscana #visittuscany #igerstoscana #igertuscany #igers_toscana #igers_tuscany #ig_toscana #ig_toscana_ #ig_tuscany #ig_tuscany_ #toscana_super_pics #volgotoscana #toscana_amoremio #yallerstoscana #vivotoscana #cortona #cortonagram

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Qualcuno ha detto che gli amici sono la famiglia che scegliamo: sono d’accordo e io ho la fortuna di avere entrambe le cose, una famiglia meravigliosa e degli amici che sono diventati una seconda famiglia 💛❤️ . Ieri, in giro per cortili e mostre d’arte a Cortona, in provincia di Arezzo, Toscana, in compagnia della mia amica @lorimazzuoli 💙 . Grazie dunque a Loredana per questo scatto (sei decisamente molto più brava di me con i selfie open air 😀😀😀) e anche per avermi fatto conoscere un angolo speciale della nostra Bella Italia 🇮🇹 . . . #igersitaly #igers_italy #igersitalian #ig_italia #ig_italy #bellaitalia #italianplaces #italie #italia365 #iloveitaly #proudtobeitalian #tuscany #tuscanygram #toscana #visittuscany #igerstoscana #igertuscany #igers_toscana #igers_tuscany #ig_toscana #ig_toscana_ #ig_tuscany #ig_tuscany_ #toscana_super_pics #volgotoscana #toscana_amoremio #yallerstoscana #vivotoscana #cortona #cortonagram

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Più passa il tempo e più mi convinco che le barriere sono inutili e che bellezza, bravura e talento possono avere mille diverse declinazioni. Oggi, per esempio, sono stata invitata alla presentazione di un progetto che, sulla carta, mi incuriosiva molto e che, ora che sono qui, mi intriga ancor di più: di tratta di @mindthegum, gomme da masticare che contengono 15 componenti attivi (per esempio vitamine e antiossidanti) che favoriscono la concentrazione e l’energia mentale. E ciò che mi conquista è la storia che c’è dietro: Giorgio Pautrie, giovane e brillante studente, fa un incidente d’auto e riporta una serie di danni. Dopo l’incidente, per superarne le conseguenze e nel continuare gli studi, Giorgio cerca supporto anche negli integratori: in farmacia gli consigliano un rimedio a base di principi attivi che si rivela efficace ma dal sapore terribile. Visto che ne trae giovamento, per continuare ad assumerlo, gli viene in mente un piccolo escamotage: metterlo in bocca insieme a una gomma da masticare. E così scatta la lampadina: trova un socio (il fratello Carlo!) e l’idea diventa una start up che lavora così bene da suscitare l’interesse perfino di Zlatan Ibrahimović che, dapprima cliente, entra in contatto con l’azienda e oggi ne diventa socio e testimonial. Ecco, questa è una bella storia di talento tutto italiano e di due giovani che vogliono restare nel loro Paese e che qui vogliono creare business. Chapeau e sono dunque molto orgogliosa di condividere questo scatto che mi ritrae con Giorgio (sx) e Carlo (dx) Pautrie.

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Anatomia di un pomeriggio felice ❤️ . Ieri, a Busto Arsizio, la mia amica @florisasciannamea ha presentato il suo libro “Favole 2.0, storie di streghe sbagliate e lupi gentili” introdotta da un altro amico, @paologd. Insieme a loro e meravigliosa guest star della presentazione, c’è stata Lucy, la compagna a quattro zampe di Paolo nonché Stellina Accendina in una delle favole di Florisa. Florisa è autrice del libro e ne è anche illustratrice; è inoltre docente, giornalista, stilista e altro ancora poiché è un’artista e una creativa completa, a 360 gradi, e io sono felice, onorata e orgogliosa di poter godere della sua preziosa amicizia. Grazie mille a Paolo per aver gestito tutto meravigliosamente ❤️ e vi prego, guardate Lucy nella foto in basso a destra, perfettamente e compostamente seduta al banco dei relatori: ma non è una autentica meraviglia? ❤️🌹🐶 Grazie, amici miei, incluso il mio adorato @henrykolenz, per il pomeriggio (e la serata) pieni di bellezza, positività e affetti 💕💕💕

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Recentemente ho trascorso un paio di giorni in Toscana, in zona Arezzo. Tra le varie scoperte che mi fa piacere condividere qui in Instagram figura senza dubbio anche Arte & Antichità, il bellissimo spazio di proprietà di Alessandro Cellai. Alessandro è un architetto e un interior designer: quello per l’antiquariato è un amore che ha ereditato dalla famiglia e che, a un certo punto, ha deciso di trasformare in un’ulteriore attività a completamento della sua professione. Lo spazio che ha creato è pieno di passione e bellezza sotto forma di curiosità e oggetti tutti legati da un tratto comune, ovvero il gusto squisito nonché l’incessante ricerca di Alessandro. Se capitate dalle parti di Bibbiena, trovate l’atelier di Alessandro in via Dante Alighieri 75; se volete dare un’occhiata virtuale, cercate [at]arteeantichita in Facebook. . Nella foto: Alessandro mi conduce alla scoperta di alcune delle sue meraviglie. Lo scatto è di @lorimazzuoli che ringrazio anche per avermi presentato un uomo e un professionista meraviglioso 🌹

Un post condiviso da Emanuela (Manu) Pirré (@aglitteringwoman) in data:

Spread the love

Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Marina
Reply

Udite udite…la Pirrè è umana. Ha dei momenti di sconforto, pochi per fortuna, per noi che abbiamo il piacere di condividere con lei momenti importanti.
Ne esce fuori Emanuela, anima frizzante e curiosa oltre ogni dire, ma con la fragilità e…pensieratezza (si può dire????) di chi sempre guarda oltre.
Oltre l’orizzonte, oltre il mare, oltre se stessa.
E allora auguroni cara Manu, che tu possa essere da esempio per chi vuole, e dovrebbe, celebrare se stesso

Manu
Reply

Ehhh cara la mia Marina…
Tremendamente e irrimediabilmente umana la Pirré, nel senso che – purtroppo! – possiedo tutte le debolezze più tipiche di ogni essere umano.
Purtroppo o forse per fortuna: mi piace pensare che questo sia il nostro bello, proprio le debolezze e i dubbi che – se affrontati e magari superati – fanno sì di tenerci sempre vivi e in costante cammino ed evoluzione. Spero almeno che sia così.
‘Pensieratezza’… sai che mi piace molto questo termine? Sì, secondo me si può dire, eccome!
E allora ti ringrazio immensamente e tengo i tuoi preziosi auguri qui, vicino al cuore.

Un abbraccio,
Manu (quella umana, fragile e… ‘pensierata’)

Lascia un commento

Nome*

email* (not published)

website

error: Sii glittering... non copiare :-)