1° maggio 2013 – 1° maggio 2023, dieci anni di A glittering woman

Dieci.

Meditavo su quanto il numero dieci sia ricco di significati e simbologie.

Dieci è, per esempio, il numero di cifre alla base del sistema di numerazione detto decimale che, oltre ad avere dieci simboli con cui è possibile comporre qualsiasi numero, è in base 10 perché servono 10 unità di un ordine per formare un’unità dell’ordine successivo.

Anche il sistema di misura metrico decimale, uno tra i più diffusi e utilizzati, è in base 10, ossia il rapporto tra multipli e sottomultipli di ogni sua unità di misura è sempre 10 o una potenza di 10: ogni misura è 10 volte più piccola di quella immediatamente a sinistra ed è 10 volte più grande di quella immediatamente a destra.

Il numero dieci era considerato da Pitagora il numero perfetto e costituiva il cosiddetto tetraktýs o tetrattide, ovvero la successione aritmetica dei primi quattro numeri naturali: 1 + 2 + 3 + 4 = 10.

Dieci sono i decenni contenuti in un secolo e ognuno è fatto a sua volta di dieci anni: non posso non pensare ai miei studenti e a quando, durante i miei corsi, ci occupiamo di ogni decennio del Novecento dal punto di vista dell’evoluzione del costume.

A proposito di studenti e scuole: nelle primarie e secondarie, 10 è il voto che corrisponde all’eccellenza.

Si definisce decalogo una serie che si compone generalmente di 10 precetti (talvolta più o meno) in grado di riassumere norme o direttive fondamentali per un’attività.

Decalogo indica per antonomasia i Dieci Comandamenti dati da Dio a Mosè sul Monte Sinai (detti anche le dieci parole), i principi che svolgono un ruolo fondamentale nell’ebraismo e nel cristianesimo.

Decalogo (Dekalog) è il titolo della serie di 10 pellicole del 1988 dirette da Krzysztof Kieślowski proprio perché ogni episodio racconta una storia di vita quotidiana ispirata a uno dei comandamenti biblici e dieci furono anche le Piaghe d’Egitto, ovvero le punizioni che, secondo la Bibbia, Dio inflisse agli Egizi per non aver liberato gli ebrei dalla schiavitù.

Penso anche a opere come Dieci piccoli indiani, il romanzo giallo pubblicato da Agatha Christie nel 1939, uno dei più amati della celeberrima scrittrice britannica.

Dieci ragazze è il titolo di un noto brano musicale: era il 1969 e, tuttora, resta uno dei più famosi del repertorio Battisti – Mogol.

Dicembre è il dodicesimo e ultimo mese del nostro anno ma il nome deriva da decem, nome latino del numero 10: era infatti il decimo mese del calendario romano che cominciava con il mese di marzo.

Nella numerazione del calcio, il numero dieci è diventato il simbolo di grandi fuoriclasse tra i quali Mazzola, Pelé, Ronaldinho, Maradona, Platini, Zico, Baggio, Del Piero, Totti, Messi.

E poi… dieci sono anche gli anni che compie quest’anno, anzi proprio oggi, il mio spazio web.

Tengo in piedi questo spazio esattamente da un decennio, tra difficoltà di vario genere, qualche sconfitta e qualche delusione; a fare da contraltare ci sono però cose e incontri belli (molti di più delle delusioni, per fortuna, anzi… decine e decine) nonché tanta curiosità e tanta voglia di conoscere, imparare, raccontare, condividere.

E allora cosa posso augurarmi per il futuro?

Mi auguro di continuare e, seguendo il significato di questo numero tra proprietà matematiche e simbologia, se non posso certo assegnarmi un 10 come voto (non sono mai soddisfatta di me stessa in modo assoluto), mi auto-auguro almeno un bel 10 x 10 quanto a longevità: d’altro canto non si usa dire «100 di questi giorni»?

E allora tanti auguri a me, tanti auguri A glittering woman.

Manu

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Laura
Reply

Tantissimi auguroni di.❤🎂
Sono convinta che l’amore che provi per il tuo blog sia pari all’amore che io provo per Mia, mi permetto di dire che per 2 NON mamme come noi avere una piccola creatura da far crescere, sia fondamentale per essere felici. A volte ci sono difficoltà, sacrifici e dubbi ma la soddisfazione di far crescere un piccolino tutto nostro, per te il blog e per me una cagnolina, ci ricambiano con una felicità enorme.
Scusami se mi sono permessa ma è esattamente quello che penso.
Ancora auguri 🎂di ❤ grandissima Manu.🙂

Manu
Reply

Cara Laura e di cosa dovresti scusarti?!?
Anzi, al contrario, ti ringrazio di cuore per gli auguri e per il tuo pensiero delicato.
Il tuo discorso circa l’importanza di avere creature da crescere e delle quali prendersi cura è molto bello, è perfettamente vero, ma sono io che non mi permetto di paragonare il mio blog alla tua piccola Mia: lei è una creatura vera, con carattere e sentimenti, il blog è un progetto editoriale che amo e curo con passione, certo, ma che mai è o sarà paragonabile a una creatura vivente.
Sono io che non posso fare il paragone, ma ti ringrazio per la tua delicatezza e rispetto nei miei confronti e nei confronti della mia “creatura virtuale”… davvero, con gratitudine ❤
Un abbraccio e una carezza a Mia,
Manu 🙂

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