Galleria&Friends Milano, guida al meglio delle Antiche Botteghe in città
Scorcio sull’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele dal Duomo
e un dettaglio della mappa con le Antiche Botteghe di Galleria&Friends Milano
«Two is a coincidence, three is a trend.»
Così recita un aforisma in lingua inglese: spesso riassunto semplicemente in «three is a trend», sta a indicare come un evento possa essere diversamente considerato e interpretato in base al numero di volte in cui si verifica.
Un fatto che si verifichi due volte potrebbe (anche) essere una coincidenza ma – come diremmo in italiano – tre indizi fanno invece una prova.
E io, oggi, vorrei menzionare tre fatti (o tre indizi) che conducono a una teoria che desidero dimostrare.
Primo fatto: ottobre 2019, viene lanciato il progetto Galleria&Friends Milano il cui scopo è creare una rete tra una trentina di Botteghe Antiche della città attraverso una serie di eventi culturali.
Secondo fatto: novembre 2019, il sindaco di Milano Giuseppe Sala nomina 60 nuove Botteghe Storiche, portando il totale in città a quota 549 insegne. Nota che considero importante: per ottenere il riconoscimento di Bottega Storica un esercizio deve essere attivo da almeno 50 anni nel medesimo comparto merceologico (a prescindere da eventuali cambi di titolarità) e deve conservare totalmente o in parte i caratteri costruttivi, decorativi e di interesse storico o architettonico.
Terzo fatto: gennaio 2020, viene presentato a Milano il logo che identifica il Marchio Storico d’interesse nazionale. Obiettivo di questo nuovo strumento che il Governo mette a disposizione alle imprese italiane è «quello di tutelare la proprietà industriale delle aziende storiche italiane, le nostre eccellenze, nella sfida verso la valorizzazione del Made in Italy, l’innovazione, la sostenibilità, la competitività internazionale», così come si legge nel sito del Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico.
A quale teoria conducono questi tre fatti? Cosa desidero sostenere e provare? Leggi tutto