Glittering woman va in TV a “Avanti un altro”

Vi descrivo questa scena: ero a casa e stavo lavorando a un nuovo pezzo per un magazine. Mi ha telefonato un amico, Giuseppe: mi ha detto che era stato convocato da Mediaset per partecipare a una puntata speciale di “Avanti un altro”, nota trasmissione di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis.

Non ho fatto in tempo a congratularmi che Giuseppe mi ha detto il perché della sua telefonata: gli avevano chiesto se avesse qualcuno da portare con sé e a lui ero venuta in mente io, in quanto la puntata sarebbe stata dedicata alla moda e soprattutto al glitter.

Ecco, a questo punto sono entrata in panico: cosa dovevo fare?

Vi spiego: per mia indole non sono affatto propensa a esibirmi. Non ridete: è vero, ho un blog, ma se avete letto o leggerete qualche altro mio post noterete che difficilmente ci sono io in prima linea. Sì, si parla dei miei gusti, dei miei pensieri, della mia visione ma i post incentrati sulla mia persona sono praticamente nulli e sono pochi quelli in cui appaio in foto. Chi mi conosce bene sa che sono spigliata, ma è cosa che mi riesce solo quando mi trovo tra persone che conosco o al limite davanti un pubblico ristretto. Sul mio profilo personale Facebook e su quello Instagram pubblico mie foto, ma lo faccio come quasi tutti coloro che usano i social network.

Questi sono stati i pensieri a sfavore: dall’altro lato, però, sono subentrate le riflessioni a favore. Sono curiosa di natura e l’esperienza mai fatta mi solleticava assai. E poi, come ho spiegato in precedenza in altri post, detesto i limiti, soprattutto i miei: cerco di impormi di superarli. Aggiungete un ultimo punto determinante: mi si offriva la possibilità di sfatare un luogo comune che detesto, ovvero quello che vuole che chi si occupa di moda sia necessariamente bellissimo, giovanissimo, magrissimo.

E così ho deciso e Roma è stata.

Ed è stata un’esperienza incredibile, ancora una volta mi sono sentita come Cenerentola invitata al ballo: tutto nuovo per me e lo studio mi ha tolto il fiato, con le luci, tantissime telecamere, il pubblico che partecipava ridendo e applaudendo e poi Bonolis che non perde mai un colpo.

Io che guardo pochissima TV mi sono trovata catapultata in un mondo davvero unico, in un meccanismo perfetto che mi ha impressionata positivamente: è proprio tutto come lo si immagina da casa, lontano anni luce dal mio quotidiano. La frenesia del dietro le quinte, il trucco ritoccato fino all’ultimo istante, il microfono appuntato sotto all’abito e il terrore quando hanno dato il via alla registrazione: terrore, sì, terrore puro, quello che mi si strozzasse la voce in gola e che non riuscissi a dire nemmeno una parola, quello di inciampare o di svenire prima che arrivasse il mio turno.

Tocca a me!
Tocca a me!

Alla fine ce l’ho fatta e vi dico che è stata un’esperienza magnifica e che rifarei mille volte.

Mi sono divertita, molto, e mi rammarico solo di una cosa: tutta la tensione che avevo accumulato ha fatto sì che io non mi sia giocata bene e fino in fondo la mia possibilità che probabilmente resterà unica e non si ripeterà più.

Figuratevi, non avevo nemmeno capito il fatto che potessi interrompere Bonolis prima della fine della domanda: è così che Jonathan Kashanian, ospite VIP e mio avversario in uno spareggio, mi ha battuta.

E dire che ci avevano fatto leggere il regolamento e dato anche delle spiegazioni a voce… Ecco cosa fa l’emozione!

Lo spareggio – o meglio la pariglia secondo il linguaggio del programma – tra me e Jonathan
Lo spareggio – o meglio la pariglia secondo il linguaggio del programma – tra me e Jonathan
Lo spareggio – o meglio la pariglia secondo il linguaggio del programma – tra me e Jonathan
Lo spareggio – o meglio la pariglia secondo il linguaggio del programma – tra me e Jonathan

Domenica sera è andata in onda la puntata e dunque mi sono rivista. Cosa volete che vi dica? Ero rigida come uno stoccafisso, telegenica e fotogenica da morire (sono ironica): la voce era resa stridula dall’emozione e ho fatto un sacco di facce strane. Le faccio anche nel quotidiano e posso dunque dire di non aver finto né di aver recitato: gesticolo un sacco e quanto a mimica facciale sono alquanto eloquente, però mi ero ripromessa di restare un po’ più composta almeno lì in trasmissione… non ci sono riuscita!

Fa niente, ora che sono passati un paio di giorni riesco perfino a riderci sopra. In fondo, ho raggiunto gli obiettivi che mi ero data in principio: ho vissuto un’esperienza diversa, ho superato una paura e un mio limite e – da persona comune assolutamente imperfetta – sono stata per qualche minuto in TV riuscendo a spiegare che ho un blog che si occupa di moda.

E arrivo a dire di aver perfino scoperto che, se ne fossi all’altezza e se riuscissi a fare dei progressi quanto alla mia naturale goffaggine, in TV mi piacerebbe proprio starci 🙂 (non sono tra coloro che se non arrivano all’uva dicono che è aspra, come si suol dire: non ho alcun problema ad ammettere un sogno magari irraggiungibile…)

Sapete cosa mi ha davvero divertita? La vivacità dei colori! In studio è tutto colorato e lucido, proprio come in un negozio di giocattoli. Non so se rendo l’idea e comunque ora capisco il fascino che il fare televisione esercita su tante persone.

Insomma, è stata la mia grande avventura e questo post serve per dire alcuni grazie.

Grazie al mio amico Giuseppe: senza di lui tutto ciò non sarebbe successo.

Grazie allo staff Mediaset: sono tutti molto professionali e ci hanno trattati benissimo e con grande gentilezza.

Grazie a Maximilian Linz per avermi permesso di indossare un abito meraviglioso che mi ha fatta sentire felice: l’ho portato con estremo orgoglio, quello di sostenere nel mio piccolo dei giovani stilisti di talento, ben sapendo di non essere una modella né una celebrity che fa notizia.

Grazie a Gaia Petrizzi, amica e designer che stimo. La sua collana e il suo bracciale (creato due giorni prima appositamente per me davanti ai miei occhi ammirati) nonché l’abito firmato Natargeorgiou hanno attirato gli sguardi durante quel pomeriggio in Mediaset. Se vi interessa, qui sotto trovate i dettagli di tutti i pezzi che hanno composto il mio outfit.

Con la collana di Gaia Petrizzi alias Tupi Tupi
Con la collana di Gaia Petrizzi alias Tupi Tupi
Mano pronta sul pulsante dello spareggio col bracciale di Gaia Petrizzi alias Tupi Tupi
Mano pronta sul pulsante dello spareggio col bracciale di Gaia Petrizzi alias Tupi Tupi

E infine grazie a Enrico, per avermi convinta a partecipare (lui che detesta apparire) e per essere il compagno di vita che mai nessun quiz al mondo potrebbe regalarmi nemmeno se vincessi milioni di euro.

Manu

 

 

Il mio outfit

L’abito fa parte della collezione autunno / inverno 2013 – 2014 di Natargeorgiou. Il nome è la fusione di quello dei due designer, Dimos Natar e Andreas Georgiou, e la loro la linea è nata nel 2010. Nel settembre 2012, Vogue Italia ha inserito i due stilisti greco-ciprioti tra i talenti emergenti da tenere d’occhio. Se volete saperne di più, questo è il loro sito: ho scritto anche un articolo per la fashion community Sbaam circa la loro prossima collezione per la primavera / estate 2014.

Collana e bracciale sono opera di Gaia Petrizzi alias Tupi Tupi, una vera e propria artista fuori da qualsiasi schema nonché una persona speciale che mi onora delle sua amicizia. A lei ho già dedicato un articolo qui sul blog e vi ricordo anche il suo sito nonché la pagina Facebook, costantemente aggiornata con le nuove creazioni.

Turbante e scarpe fanno parte della mia collezione privata. Il turbante è di H&M linea Divided, acquistato qualche stagione fa, se non erro nel 2011. Le scarpe in vernice nera con zeppa-scultura sono firmate Miu Miu: sono second hand, le ho acquistate al Next Vintage di Belgioioso due anni fa, nell’autunno 2011. Da alcune ricerche che ho fatto sembrerebbero risalire alla collezione autunno / inverno 2006 – 2007.

 

Ho degli amici deliziosi… Ecco qualche foto scattata da alcuni di loro quando – sorpresi – mi hanno vista apparire in TV: non avevo detto nulla a nessuno!

Foto by Marcella Milani
Foto by Marcella Milani
Foto by Marcella Milani
Foto by Marcella Milani
Foto by Monica Aldiccioni
Foto by Monica Aldiccioni
Foto by Monica Aldiccioni… ecco le mie facce buffe!
Foto by Monica Aldiccioni… ecco le mie facce buffe!
Foto by Monica Aldiccioni… ecco le mie facce buffe!
Foto by Monica Aldiccioni… ecco le mie facce buffe!
Questa è la foto che mi ha fatto Enrico…
Questa è la foto che mi ha fatto Enrico…
Foto fatta da me mentre mi riguardavo domenica sera
Foto fatta da me mentre mi riguardavo domenica sera
Foto fatta da me mentre mi riguardavo domenica sera
Foto fatta da me mentre mi riguardavo domenica sera
Foto fatta da me mentre mi riguardavo domenica sera
Foto fatta da me mentre mi riguardavo domenica sera

 

Ricordi… Tornando a casa in treno da Roma dopo la registrazione, un po’ malinconica… Tolto il meraviglioso abito di Natargeorgiou e le zeppe-killer (non sono comodissime) ma con ancora addosso la collana di Gaia…

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

Glittering comments

Valeria
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Ti ho vista!! che bellissimissima eri?? ;D
bene bene bellissima esperienza!!
Un bacio

emanuela
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Sei sempre tanto dolce con me 🙂
Grazie di cuore,
Manu

LaMoka
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Manu, quanto sei bella. <3

emanuela
Reply

L’ho scritto: io non mi sono piaciuta molto rivedendomi, ma mi inchino ai vostri pareri e vi ringrazio con tutto il cuore.
Un abbraccio grande,
Manu

My Vintage Curves
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Un’esperienza insolita, ma affrontata con uno stile pazzesco. Adoro ogni singolo capo che hai indossato: il vestito (sono subito corsa sul sito di Natargeorgiou), gli accessori (meravigliosi è dir poco) e le deliziose scarpe di seconda mano.
Brava Emanuela, per il coraggio, l’ironia e il senso della moda!

emanuela
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Tu mi dai gioia.
Hai saputo cogliere e dar voce a ogni dettaglio. E hai colto perfettamente ciò che tanto speravo di trasmettere: ironia e auto ironia.
Grazie: di cuore.
Manu

elisa
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manu che bella!! Secondo me te la sei cavata alla grande e non sembravi affatto un stoccafisso come dici tu! Il look era impeccabile e soprattutto mi hai fatto morir dal ridere con quella ruota che girava!!!!
un bacione
Elisa

emanuela
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Grazie Elisa 🙂
In quel momento, alle prese con la ruota, io non sapevo se ridere o piangere… Credo invece che Bonolis volesse uccidermi e non posso dargli torto…
Che figuraccia che ho fatto! Speravo tagliassero quel pezzo, invece è andato tutto in onda: ora posso testimoniare in prima persona che tutto ciò che vediamo in televisione è esattamente tutto ciò che accade in studio!
Un bacione grande a te,
Manu

imma
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Che bel post! E tu stavi benissimo!!!

emanuela
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Grazie, cara Imma!
Ho cercato di raccontare ciò che mi è passato per la testa – e nel cuore che mi batteva forte – durante questa avventura.
Un abbraccio,
Manu

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