SS 2020 alla Milano Fashion Week, cosa ho visto, vissuto, amato / 1° parte

SS 2020 ovvero spring / summer 2020: a Milano, dal 17 al 23 settembre, durante la Fashion Week, sono state presentate le collezioni donna per la primavera / estate del prossimo anno.

Lo so, in questi giorni è infine arrivato l’autunno e tutti noi pensiamo a tazze di tè o cioccolata fumanti, al profumo delle caldarroste, alle foglie gialle e rosse, all’inverno che arriverà a breve dopo questa stagione intermedia in versione ridotta.

L’idea dell’estate si allontana sempre più dai nostri pensieri, anche se quest’anno abbiamo vissuto una bella stagione prolungata da sud a nord.

Io, però, confido sulla curiosità insita in ciascuno di noi: scommetto che, in fondo, non dispiace dare un occhio alla moda che verrà, anche perché le giornate più lunghe, la luce e il tepore che accompagnano il ritorno della bella stagione… non sono certo pensieri spiacevoli, no?

E poi mi piacerebbe raccontare non dei ‘soliti noti’, chiamiamoli così, quei nomi ai quali sono naturalmente grata per aver fatto conoscere lo stile italiano in tutto il mondo ma ai quali tutti danno facilmente spazio; no, ecco, io vorrei parlare di nomi più freschi, nomi che fanno parte di un nuovo panorama, di un ricambio generazionale auspicabile poiché la moda italiana ha tanto bisogno di guardare verso il futuro.

Inizio a presentarvi tre brand (Alcoolique, Francesco Paolo Salerno, Le Piacentini) tra i quali ho identificato un comune filo rosso: quello di una femminilità spiccata e molto ben definita ma lontana anni luce dall’essere esasperata e urlata. Questi brand raccontano piuttosto un carattere deciso ed estroso, sempre raffinato – esattamente come piace a me.

E allora… partiamo? Venite con me?

Spero di sì.

Manu

 

ALCOOLIQUE SS 2020: RURA VOLUPTAS

Un’ispirazione bucolica che richiama gli elementi della natura: è il punto di partenza della collezione SS 2020 di Alcoolique, brand italiano nato nel 2011 e creato dal carismatico designer Rocco Adriano Galluccio, classe 1989, nato a Caserta e trapiantato a Milano, talento precoce già a 16 anni mentre ancora studiava design della moda.
L’idea di Rocco è quella di un paesaggio campestre con il bucato che asciuga all’aperto, accarezzato dal vento e dal sole e la donna Alcoolique si veste dunque di natura: impalpabile chiffon multistrato dalle tonalità della terra, cotoni decorati con foglie di fico in rosa e azzurro pastello, bouquet di fiori ricamati in pizzo San Gallo, ruscelli che si riflettono negli abiti realizzati in paillette, campi di grano evocati dai ricami nelle tonalità del giallo.
Una giornata in campagna, leggera e colorata, si trasforma nell’intramontabile jersey, in argento, nudo e rosa metallizzato o nella versione paillette arcobaleno; libellule e spighe diventano bijou che, insieme ai cappelli in paglia, vanno a completare un look fresco e solare in perfetta sintonia con la calda estate italiana.
Elegante e ricca di dettagli, la SS 2020 Alcoolique vuole raccontare una femminilità quasi sussurrata, alternando look dal mood girly a quelli più sporty, abiti lunghi per la sera ma usati anche per il giorno, trasparenze e ricami con effetto see-through per look ricercati, contrasti contemporanei e audaci eppure sempre raffinati.
Lo ripeto? Tutto proprio come piace a me.
Well done, Rocco!

Qui potete seguire Alcoolique via Instagram; qui trovate le mie foto alla MFW.
Qui sotto: outfit dalla collezione Alcoolique SS 2020 (ph. credit Emanuel Tosi).

FRANCESCO PAOLO SALERNO SS 2020: OMAGGIO A RENÉE VIVIEN

«Fu l’emblema dell’anticonformismo in un’epoca borghese che si affacciava sull’emancipazione delle donne, con una sessualità trasgressiva e fuori dagli schemi: Renée Vivien (1877-1909), chiamata la ‘musa delle violette’ per la sua passione saffica per Violet Shillito, è la mia ispirazione per questa collezione, dedicata a una donna libera, magnetica, conturbante e contemporanea.»
Così racconta lo stilista pugliese Francesco Paolo Salerno, classe 1979, il fondatore di un brand il cui primo primo step è stato un atelier in Puglia dal quale sono usciti abiti destinati a celebrità d’oltreoceano come Christina Aguilera e Dita Von Teese oppure italiane come Claudia Gerini, Lucrezia Lante della Rovere e Amanda Lear.
La sua collezione di prêt-à-porter SS 2020 rappresenta un’evoluzione nel suo percorso creativo: dalla couture, lo stilista vira oggi verso il ready-to-wear più sofisticato e contemporaneo e propone un guardaroba di capi eleganti e femminili, nel segno di un’estetica sperimentale che rinuncia ai cliché e si lega invece alla ricerca e all’innovazione mutuate dallo sportswear più urbano.
Una grazia scultorea, attenta al tema green, si trova nel design purista e nitido degli outfit che propongono una natura rivissuta con accenti modernisti.
Decori fatti di ruche e volant stemperano l’allure androgina dei pantaloni; danno verve e freschezza ai caban da mattino o alle mise da cocktail; creano volumi asimmetrici ampi sulle spalle, sulle maniche e sull’orlo delle minigonne.
La sartorialità si respira nella cura meticolosa delle rifiniture, dei drappeggi e dei tagli.
Per le ore più eleganti, trionfano plissettature policrome, spicchi e ventagli sugli spacchi di abiti neri lunghi e sensuali; la silhouette è ben delineata, con spalle marcate vagamente Eighties e vita sottile sempre segnata.
La palette gioca con i contrasti: nero totale, bianco ottico, rosso carminio, verde acido, rosa baby, ametista, giallo sole e celeste.
Nei tessuti traspare tutta l’esperienza d’atelier dello stilista e il raso duchesse, lo chiffon etereo, la fine georgette si alternano a tocchi di vinile.

Qui potete seguire Francesco Paolo Salerno via Instagram; qui trovate le mie foto alla MFW.
Qui sotto: outfit dalla collezione Francesco Paolo Salerno SS 2020.

LE PIACENTINI SS 2020: EVERYTIME SPARKLING

Il brand Le Piacentini nasce dalle sorelle Alessandra e Francesca Piacentini, cresciute in un ambiente familiare creativo grazie a personalità come lo zio Marcello Piacentini, importante architetto e urbanista del XX secolo.
L’eredità familiare si è coniugata con il fiuto per gli affari e la passione per la moda delle due inseparabili sorelle, artefici di un sodalizio creativo e professionale estremamente armonioso: Alessandra e Francesca vivono quasi in simbiosi, lavorano e stanno sempre insieme e per questo vengono chiamate da sempre Le Piacentini, nome che hanno scelto di dare al loro nuovo brand che, tra l’altro, va ad affiancare il già noto marchio di beachwear Miss Bikini nato nel 1989 e che festeggia pertanto quest’anno il traguardo dei 30 anni.
La collezione SS 2020 (la seconda per il brand) si ispira agli Anni Ottanta, anzi, ai favolosi e mirabolanti Anni Ottanta, un decennio decisamente fertile per la moda (anche se spesso giudicato esagerato) con icone come Farrah Fawcett e Michelle Pfeiffer e luoghi mitici come lo Studio 54, la discoteca di New York aperta tra il 1977 e il 1986 dove lo stilista Halston – e anche il nostro Elio Fiorucci – nonché artisti del calibro di Andy Warhol si scatenavano nelle danze insieme a Bianca Jagger, Blondie, Liza Minnelli e Paloma Picasso… solo per citare alcuni nomi.
L’ispirazione nasce in particolare da una scena del cult-movie ‘Scarface’ di Brian De Palma in cui Michelle Pfeiffer scende una scala fasciata da un provocante abito da sera; nell’immaginario delle due designer romane c’è anche Farrah Fawcett ai tempi delle ‘Charlie’s Angels’ nonché la bellissima Sharon Tate.
L’ultimo ingrediente (e non certo per importanza) è l’influenza della mamma, come mi hanno raccontato le stesse Alessandra e Francesca, straordinaria rappresentante della moda Anni Settanta tra pantaloni scampanati, gonne e abiti lunghi fino ai piedi, toupée per i capelli.
La collezione – ricca di tagli sartoriali, drappeggi, dettagli smart – rifiuta le mezze misure, come si intuisce dalle gonne che spaziano da misure mini (in omaggio appunto agli Anni Ottanta) a lunghezze maxi (in omaggio invece agli Anni Settanta); è un autentico inno alla gioia (e non stupisce il nome Everyday sparkling) che si materializza in una serie di giacche, pantaloni e gonne che compongono un guardaroba easy ma prezioso, fatto di capi in grado di valorizzare le donne dalla mattina alla sera grazie a una serie di pezzi chiave intercambiabili tra loro.
Ecco dunque una sessantina di pezzi nei quali Le Piacentini hanno messo tanta ricerca e tanta passione: gli ingredienti sono le paillette, i ricami con fili d’argento, le perline decisamente glam-rock (vedere Studio 54), le iridescenze, le spalline imbottite (naturalmente!), il denim metallizzato, i tessuti spalmati, il jersey, tutto giocato su contrasti cromatici decisi. La palette alterna infatti il rosa geranio al turchese e al giallo sole senza escludere il nero inchiostro più notturno e misterioso nonché un tocco di verde acqua.
Un guardaroba destinato a una donna dinamica, che lavora, certo, ma che non rinuncia per questo alla sua femminilità, mai, e che è seducente e anche romantica e un po’ zingara; una donna che Le Piacentini immaginano essere assolutamente ageless.
Come la loro mamma, come le loro icone.

Qui potete seguire Le Piacentini via Instagram; qui trovate le mie foto alla MFW.
Qui sotto: outfit dalla collezione Le Piacentini SS 2020.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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