Mauro Gasperi SS 2016 e la mia mania per il talento

Quando mi chiedono quali siano le mie passioni, cito la moda, l’arte, la musica, il cinema, la buona tavola, i viaggi. Sono alcuni degli argomenti che mi appassionano e non necessariamente in quest’ordine, anzi, un ordine non c’è: dipende dal momento, sono tutti importanti.

Quando invece mi chiedono di raccontare quale sia il mio talento, resto perplessa. Sapete una cosa? Non lo so, non l’ho ancora capito. Sempre che io ne abbia uno!

Da bambina, sapevo cosa mi sarebbe piaciuto essere in grado di fare: avrei voluto saper suonare il piano oppure avrei voluto sapermi muovere leggiadra sulle punte. Mi sarebbe piaciuto avere sufficiente talento per diventare una pianista o una ballerina.

Poi, col tempo, ho capito due cose: la prima è che – purtroppo – non possiedo quei talenti; la seconda è che forse non sono quelli giusti per me. Nonostante io sembri molto estroversa, in realtà sono piuttosto riservata: sì, mi piace aprirmi agli altri e al mondo, ma non amo esibirmi, in realtà. Il palcoscenico mi spaventa, mi irrigidisce, e un pianista e una ballerina, per forza di cose, devono esibirsi.

Preferisco stare dietro le quinte: quando scrivo mi espongo, è vero, ma lo posso fare stando qui al pc. In questo modo, condivido cuore e pensieri; poi, ci sono altre occasioni in cui espongo invece la mia faccia, letteralmente e fisicamente. Insomma, mi piace lasciare sempre un lato coperto, protetto, in un senso o nell’altro, esponendomi solo a piccole dosi. Un ballerino, invece, deve necessariamente donare tutto in contemporanea, volto, corpo, cervello, anima, cuore, pancia: ammiro tanto questi artisti, non sarei mai stata all’altezza.

Ecco, forse ho scritto la parola magica: artisti e io, purtroppo, non lo sono, è questo il punto. Il mio talento non è quello, non so fare nulla che sia artistico.

E per questo amo chi invece possiede talenti artistici; per questo mi piace seguire il loro percorso.

Quando parlo di talenti artistici non pongo limiti: sapete che non amo i compartimenti stagni e le definizioni troppo vincolanti. Per me, arte ha un significato ampio e comprende ogni attività umana che porta a forme di creatività e di espressione estetica, moda inclusa, naturalmente.

Alla luce di tutto ciò, sono felice di conoscere e di seguire – da anni, in questo caso – un talento limpidissimo come quello dello stilista Mauro Gasperi.

E sono orgogliosa di osservare come il suo percorso lo stia portando lontano, metaforicamente e geograficamente: Mauro è tra i designer italiani che vengono molto amati e apprezzati all’estero e recentemente è entrato ufficialmente anche nel calendario di una manifestazione come la China Fashion Week.

China Fashion Week, Mauro Gasperi Fashion Show, FW 2016-17
China Fashion Week, Mauro Gasperi Fashion Show, FW 2016-17

Che la cosa piaccia o meno, quello cinese è un mercato importante e strategico, anche dal punto di vista economico, ed essere presente all’edizione della China Fashion Week in programma dal 25 al 31 marzo a Pechino è stato senza dubbio un ottimo traguardo raggiunto dal nostro bravo stilista bresciano che in quell’occasione ha potuto presentare la collezione autunno / inverno 2016 – 17.

Io, però, sono una testaccia dura: non mi accontento del fatto che i nostri stilisti siano osannati all’estero e non mi piace il fatto che talvolta ci si ostini a essere esterofili e a non valorizzare sufficientemente il made in Italy (sì, c’è una vena leggermente polemica in questa mia affermazione).

Continuo a sognare il successo della moda italiana in Italia e faccio la mia parte in tal senso: oggi, quindi, desidero presentarvi la collezione primavera / estate 2016 di Mauro in quanto sono convinta che il nostro Paese possa (e debba) restare una passerella fondamentale per le persone di talento come lui.

L’ispirazione per la collezione Mauro Gasperi SS 2016 viene proprio dai numerosi viaggi compiuti in Asia: luci, linee, forme e colori vengono rielaborati in una col­lezione caratterizzata da uno chic minimale reinventato secondo i canoni dello stilista.

Questo codice chic si manifesta con capi estremamente ricercati nei tessuti e nei dettagli.

Dal lookbook della collezione Mauro Gasperi SS 2016
Dal lookbook della collezione Mauro Gasperi SS 2016

Nel lavoro di Mauro non mancano mai i contrasti sia materici sia cromatici.

Quelli materici sono garantiti dall’abbina­mento di tessuti coprenti come denim, eco-pelle e cotone in contrapposizione a tessuti trasparenti e leggeri quali popeline, chiffon e seta organzata; i contrasti cromatici sono invece definiti dalle tinte fondamentali bianco e nero sapientemente abbinate a un mix di colori brillanti. La palette spazia dunque dai toni più scuri del nero e del blu denim fino alle nuance pastello come il rosa cipria.

La ricerca stilistica eleva inoltre tessuti non necessariamente nobili e lavorazioni grezze fino a far sì che creino raffinati capi prêt-à-porter dal gusto contemporaneo.

Le applicazioni sono realizzate in PVC plissettato, in filo di lurex frangiato e in cotone multicolor, come nel caso delle nappine.

Non manca infine un tocco di giocosa ironia: l’unica stampa inserita nella collezione Mauro Gasperi SS 2016 ricorda il gioco di luci a spirale della Canton Tower, la torre di osservazione eretta nell’omonima città cinese.

Un’immagine della Canton Tower (fonte Wikimedia Commons) e la stampa inserita nella collezione Mauro Gasperi SS 2016
Un’immagine della Canton Tower (fonte Wikimedia Commons) e la stampa inserita nella collezione Mauro Gasperi SS 2016

I talenti e gli stilisti dei quali parlo sono per me pezzetti di cuore: assistere ai loro successi mi riempie di gioia e di emozione, mi dà la carica per continuare a credere in un certo tipo di moda.

Ecco, tornando al discorso dei talenti: forse il mio potrebbe essere questo.

Credere nella positività e ostinarsi caparbiamente a far vedere il lato buono delle cose può essere considerato un talento, secondo voi?

Non lo so, ma so una cosa che conta molto di più: Mauro Gasperi è un talento e, per quanto mi riguarda, troverà sempre una passerella qui in questo spazio.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito Mauro Gasperi, qui la pagina Facebook, qui Twitter, qui Instagram e qui il canale YouTube.

I miei precedenti incontri con Mauro e la sua moda: qui il post sulla collezione autunno / inverno 2015 – 16, qui il post sulla collezione primavera / estate 2015, qui il post sulla collezione autunno / inverno 2014 – 15, qui il post sulla visita in azienda e qui il post sulla collezione primavera / estate 2014.

Vi lascio col video della collezione Mauro Gasperi SS 2016

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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