Dunia Algeri beachwear, il crochet ci fa belle (senza bisogno di prove)

La vita è strana, passano anni senza che io parli di beachwear e poi mi capita di imbattermi in ben due nomi interessanti nel giro di poco tempo: deve essere l’anno dei costumi da bagno…

Ho scritto ‘nomi interessanti’: lo sono dal punto di vista della mia passione per talento e qualità, in quanto i brand in questione hanno trovato la loro strada proponendo due diverse soluzioni, ognuna originale e personale a proprio modo.

Se da una parte ho raccontato la storia di un brand che è riconoscibile grazie a bellissime grafiche di propria progettazione e realizzazione, oggi torno a parlare di un brand che è diventato riconoscibile grazie alla propria interpretazione di una lavorazione artigianale di grandissima tradizione: mi riferisco alla maglieria (che diventa in questo caso uncinetto) e mi riferisco a Dunia Algeri.

Dunia realizza splendidi maglioni con un filato molto particolare che si chiama baby alpaca: l’alpaca (Vicugna pacos) è un simpatico mammifero della famiglia dei camelidi, addomesticato e allevato per utilizzarne la lana; insieme al lama, è una delle due specie domestiche di camelidi diffusa in Sudamerica.

La baby alpaca è la lana del dorso dell’animale, ovvero la parte più pregiata (poiché non tocca mai terra e dunque non si contamina con sporcizia e impurità) e l’appellativo baby si riferisce alla sua finezza, visto che la fibra è eccezionalmente sottile: specifico che la tosatura non arreca alcun danno all’animale in quanto viene fatta rigorosamente a mano, nel periodo primaverile, in modo che il vello ricresca in tempo per l’inverno.

Ho raccontato come e perché Dunia abbia pensato alla baby alpaca (nonché in cosa si concretizzi il suo lavoro) in un post che potete leggere qui: oggi vi racconto invece a cosa ha pensato per la stagione estiva.

Sapete, tra i loro tanti pregi, i capi creati da Dunia godono anche di termoregolazione automatica proprio grazie al filato baby alpaca che evita la dispersione del calore corporeo: sono quindi assolutamente adatti anche alle stagioni intermedie, come la primavera un po’ pazzerella che abbiamo vissuto; tuttavia, per la calda estate che sta iniziando, la vulcanica creativa ha saggiamente deciso di abbandonare per un po’ il filato tanto amato per sposarne un altro altrettanto naturale, ovvero il cotone.

Ciò che Dunia non può proprio abbandonare è la tecnica rigorosamente manuale e artigianale, la realizzazione interamente Made in Italy e l’alta qualità della materia prima: esattamente come la lana di baby alpaca viene lavorata nei due laboratori lombardi da altrettanti  team di espertissime knitter, le stesse caratteristiche ritornano nella nuova capsule collection Dunia Algeri beachwear in crochet (o uncinetto), realizzata in collaborazione con Ro.Mi.

Dunia Algeri beachwear SS 2019
Dunia Algeri beachwear SS 2019

Lo potete vedere dalle foto che condivido, sopra quelle ufficiali (bellissime!) e sotto alcuni scatti che ho realizzato io alla presentazione di martedì 18 giugno (potete scorrere l’album con le frecce laterali): Dunia Algeri beachwear SS 19 è una linea di costumi hand crocheted da esperte artigiane in una produzione limitata, con richiami rétro nei modelli e nei colori che sono quelli dei sorbetti alla frutta.

Ci sono volant su spalline e slip a vita alta (le mie tanto amatte culotte), top strutturati e lunghe maniche svasate a campana, il tutto in un originale connubio che ricorda per certi versi l’impeccabile allure Anni Cinquanta e per altri uno stile un po’ gipsy in sintonia con gli Anni Settanta.

E se le collezioni di maglieria di Dunia ci trasportano tra le cime della cordigliera delle Ande grazie alla baby alpaca, con la linea di costumi in crochet navighiamo tra le onde del Mediterraneo, precisamente tra quelle dell’Antica Grecia.

La collezione Dunia Algeri beachwear SS 19 è realizzata in puro cotone Safran e Muskat (entrambe varietà di cotone di alta qualità, morbide e resistenti, tra le migliori in assoluto) e comprende tre bikini, un costume intero, un crop top e anche una beach bag: il nome di ogni costume si ispira alle Ninfe greche del mare.

Il costume intero porta per esempio il nome della dea Calipso, mentre quello a triangolo è ispirato alla ninfa Melia.

 

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#EveryDayNimph è il mantra che lega tutta la collezione, perché a Dunia piace pensare che ogni donna possa trovare il modello in grado di farla sentire bella e sensuale come una ninfa, indipendentemente da taglia ed età, e questo va a completare il perché la sua proposta di beachwear abbia attirato la mia attenzione: come ho detto infinite volte, sono contraria a qualsiasi idea di prova costume ma sono invece anch’io favorevolissima al fatto che ogni donna stia bene nella sua pelle, non importa quale fisico o quanti anni abbia, e nel suo costume, qualunque sia il modello scelto.

Immagino già questi costumi indossati per un aperitivo sulla spiaggia al tramonto: musica, piacevole compagnia, cocktail colorati e un tocco di eleganza – quella sì che non è mai fuori posto.

Rinnovo i miei complimenti a Dunia: che si tratti di baby alpaca o di cotone Muskat, il suo fil rouge è quello della capacità di mettere coerenza, personalità e qualità in tutto ciò che fa.

Ho già nominato l’eleganza? 😉

Manu

 

 

Per seguire Dunia e il suo lavoro

Dunia Algeri Atelier
Via Terraggio 9 – Milano

Qui trovate il sito, qui trovate la pagina Facebook e qui l’account Instagram.

Qui trovate la collezione Dunia Algeri beachwear SS 2019.

Mi fa piacere segnalare che Dunia Algeri partecipa al progetto PINK IS GOOD della Fondazione Umberto Veronesi per finanziare progetti di ricerca per sconfiggere il tumore al seno. Dall’acquisto di ogni capo della linea BUBBLEGUM PINK, il 5% viene donato a sostegno del progetto: trovate tutte le informazioni qui.

Manu

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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