Milano Fashion Week: Giulia Marani e il suo Tetris

Quando ero studentessa, soffrivo spesso della cosiddetta ansia da prestazione e, tra l’altro, a impensierirmi di più erano le materie nelle quali avevo i risultati migliori. Sembra un paradosso ma non lo è.

In quelle materie, infatti, compiti in classe ed esami diventavano banchi di prova continui: sentivo di dover dimostrare di essere all’altezza delle aspettative e temevo di deludere me stessa, i miei genitori e i professori, esattamente in questo ordine.

Quell’ansia era una concomitanza di colpe: un po’ era dovuta al mio carattere e un po’ era causata dal forte senso di responsabilità che i miei mi hanno trasmesso fin da piccola, probabilmente in maniera direttamente proporzionale rispetto al cibo col quale alimentavano il mio corpo.

Oggi non sono molto cambiata e resto il giudice più severo di me stessa: capita che io venga promossa dal giudizio degli altri ma non dal mio che, generalmente, è sempre impietoso. Riservo tutta la mia indulgenza agli altri e a me perdono poco o niente.

Da una parte, tutto ciò è un vantaggio perché mi porta costantemente a tentare di migliorarmi; dall’altra, però, è uno svantaggio perché non mi do tregua né arriva mai il giorno in cui mi dico “brava”.

Quando mi rapporto con stilisti e designer, ho l’impressione che, in molti casi, essi appartengano alla mia stessa categoria: sono eternamente protesi verso il futuro e verso nuovi esperimenti, non si fermano né si concedono tregua.

Un esempio di questa ricerca senza fine è la brava Giulia Marani: la seguo ormai da diversi anni e la vedo in costante crescita ed evoluzione.

Ciò che caratterizza fortemente il suo lavoro è la volontà di fondere moda e arte: per la stagione autunno / inverno 2015 – 2016 ha dato vita alla collezione Tetris, collaborando questa volta col pittore Nicola Felice Torcoli.

Giulia Marani e Nicola Felice Torcoli (photo credit ufficio stampa)
Giulia Marani e Nicola Felice Torcoli (photo credit ufficio stampa)

Scommetto che il nome Tetris ha evocato quello del videogioco omonimo: inventato nel 1984 dal programmatore russo Aleksej Pažitnov, si basa su logica e ragionamento.

I vari pezzi – che si chiamano tetramini – cadono giù uno alla volta e il compito del giocatore è ruotarli e/o muoverli in modo che creino una riga orizzontale senza interruzioni: nelle loro rispettive ricerche, l’una stilistica e l’altra artistica, Giulia e Nicola giocano costantemente un’immaginaria partita a Tetris, come se assemblassero di continuo tetramini.

Giulia crea i capi tessendo il filato e assemblando il tessuto, Nicola compone le opere intrecciando strisce ottenute tagliando tele precedentemente dipinte ad olio: unendo e incastrando la loro creatività, hanno dato vita a un’ulteriore partita, un nuovo Tetris ma da indossare.

Entrambi sono affascinati dal colore e amano le forme geometriche e tale intesa risulta evidente osservando i capi nati dalla loro collaborazione: le tinte sono accese, mentre i tagli sono lineari ed essenziali. Tutto, insomma, conduce dalle atmosfere delle opere di Nicola direttamente alla collezione.

Prendiamo, per esempio, i capi in seta stampata con incrocio di listini di maglia sullo scollo: non solo il motivo richiama il soggetto dell’opera ad olio, ma anche il gioco dei listini riprende gli intrecci delle fasce che compongono i lavori dell’artista. La stessa cosa avviene nel body in lana stretch anch’esso con incroci di listini.

Forti compenetrazioni tra le tele e i capi si possono notare anche nel girocollo in mohair con lamine termolaserate e glitter: l’effetto del mohair riprende appieno la texture dell’opera e la decorazione ne riproduce fedelmente il soggetto.

Il maglione bianco e nero con frange è un’ulteriore citazione ed è l’omaggio di Giulia alle frange che si trovano nei lavori di Nicola.

Alcune opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
Alcune opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
Opere di Nicola Felice Torcoli (photo credit Valentina Fazio)
Opere di Nicola Felice Torcoli (photo credit Valentina Fazio)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit ufficio stampa)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit ufficio stampa)
La collezione Tetris FW 15-16 (mio scatto)
La collezione Tetris FW 15-16 (mio scatto)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
Capi della collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
Capi della collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit ufficio stampa)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit ufficio stampa)
Opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
Opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit ufficio stampa)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit ufficio stampa)
La collezione Tetris FW 15-16 (mio scatto)
La collezione Tetris FW 15-16 (mio scatto)
Opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
Opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
La collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
Un capo della collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
Un capo della collezione Tetris FW 15-16 (photo credit Valentina Fazio)
La collezione Tetris FW 15-16 e le opere di Nicola Felice Torcoli (photo credit Valentina Fazio)
La collezione Tetris FW 15-16 e le opere di Nicola Felice Torcoli (photo credit Valentina Fazio)
Opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
Opere di Nicola Felice Torcoli (mio scatto)
La collezione Tetris FW 15-16: in primo piano il maglione bianco e nero con frange, una citazione nonché un omaggio di Giulia alle frange che si trovano nei lavori di Nicola Felice Torcoli (photo credit ufficio stampa)
La collezione Tetris FW 15-16: in primo piano il maglione bianco e nero con frange, una citazione nonché un omaggio di Giulia alle frange che si trovano nei lavori di Nicola Felice Torcoli (photo credit ufficio stampa)
Dalle opere di Nicola Felice Torcoli alla collezione Tetris FW 15-16 di Giulia Marani: le forti compenetrazioni tra le tele e i capi si possono ben notare nel girocollo in mohair con lamine termolaserate e glitter. L’effetto del mohair riprende appieno la texture dell’opera e la decorazione ne riproduce fedelmente il soggetto. (photo credit Valentina Fazio)
Dalle opere di Nicola Felice Torcoli alla collezione Tetris FW 15-16 di Giulia Marani: le forti compenetrazioni tra le tele e i capi si possono ben notare nel girocollo in mohair con lamine termolaserate e glitter. L’effetto del mohair riprende appieno la texture dell’opera e la decorazione ne riproduce fedelmente il soggetto. (photo credit Valentina Fazio)
La presentazione della collezione Tetris FW 15-16 è stata accompagnata da una performance di danza contemporanea: la ballerina indossa i capi di Giulia (photo credit Valentina Fazio)
La presentazione della collezione Tetris FW 15-16 è stata accompagnata da una performance di danza contemporanea: la ballerina indossa i capi di Giulia (photo credit Valentina Fazio)
La performance di danza contemporanea: la ballerina indossa i capi di Giulia (photo credit Valentina Fazio)
La performance di danza contemporanea: la ballerina indossa i capi di Giulia (photo credit Valentina Fazio)
Un momento della performance di danza contemporanea (photo credit Valentina Fazio)
Un momento della performance di danza contemporanea (photo credit Valentina Fazio)
La performance di danza contemporanea e i capi di Giulia (photo credit Valentina Fazio)
La performance di danza contemporanea e i capi di Giulia (photo credit Valentina Fazio)
Quadro d’insieme: le opere di Nicola Felice Torcoli, la performance di danza contemporanea e i capi di Giulia Marani (mio scatto)
Quadro d’insieme: le opere di Nicola Felice Torcoli, la performance di danza contemporanea e i capi di Giulia Marani (mio scatto)

Chissà se, contrariamente a me, Giulia riesce mai a dire a sé stessa “brava”: un po’ ho imparato a conoscerla e posso dirvi che è una grande perfezionista.

E allora lo dico io: brava Giulia, questi tuoi percorsi nell’arte sono meravigliosi e la tua continua ricerca dà frutti molto interessanti e apprezzabili.

Manu

 

 

 

Per maggiori informazioni e per approfondire:

Qui trovate il sito di Giulia Marani, qui la sua pagina Facebook, qui l’account Instagram e qui Twitter.

Nicola Felice Torcoli, classe 1980, vive e lavora a Milano. Ha già avuto diverse mostre personali e dal 2012 una sua installazione permanente, Colonne d’artista, si trova presso il Palazzo Regionale della Lombardia. Tra le collettive, la più recente è stata a Los Angeles. Qui trovate il suo sito.

I miei precedenti incontri con Giulia: qui il mio articolo sulla collezione primavera / estate 2015 (in collaborazione col fotografo Andrea Tonellotto); qui quello sulla collezione autunno / inverno 2014 – 2015 (in collaborazione con l’artista Giulio Zanet); qui quello sulla collezione primavera / estate 2014 (con un occhio a Giacomo Balla e al Futurismo); qui quello sulla collezione primavera /estate 2013 (allora Giulia aveva dato vita a un “giardino di plexiglas”).

 

 

 

Tutte le immagini di questo post sono state realizzate in occasione della presentazione del 2 marzo 2015 e sono un mix: ci sono miei scatti, foto di Valentina Fazio e foto dell’ufficio stampa, il tutto secondo i crediti dettagliati sotto ciascuna.

 Se vi piacciono le foto scattate dalla mia bravissima amica Valentina, qui trovate il suo Tumblr, qui il suo account Instagram e qui il suo blog.

 

 

 

 

 

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Manu

Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.

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