Gentile Catone SS 2022, il floreale in chiave decisamente contemporanea

È da poco terminata una nuova Milano Fashion Week, un’edizione che, si dice, ha riportato il settore moda a una certa normalità rispetto all’inizio della pandemia, anche se ormai questa parola, normalità, è sempre più priva di una definizione universalmente valida.

In passato ho spesso scritto post scomodi a mo’ di sunto di tante cattive abitudini e di tanti pessimi comportamenti che riscontravo (e riscontro) durante le settimane della moda (l’ultima volta lo feci un anno e mezzo fa, marzo 2020, a proposito di Philipp Plein e del suo discutibile omaggio a Kobe Bryant); ho poi smesso di farlo, per diversi motivi.

Questa volta, però, torno ad andare controvento nel momento di questo cosiddetto ritorno alla normalità perché ho da dire una cosetta o due nonostante il mio spirito ribelle e controcorrente sia stato ultimamente un po’ domato dagli eventi e sfiancato da un sistema decisamente più grande di me.

E per dire tali cose userò la collezione del brand Gentile Catone come esempio virtuoso nella piccola polemica che innesco. Leggi tutto

Le gemme in Dante, l’omaggio che mancava va in mostra a Casalmaggiore

Ricevo e volentieri condivido – È stata inaugurata lo scorso venerdì 24 settembre Dolce color d’orïental zaffiro – Le gemme in Dante e nei bijoux americani, una mostra a cura di Maria Teresa Cannizzaro e Fiorella Operto presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR).

Quando a scuola si studia Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321, non siamo forse in grado di apprezzare fino in fondo la magnificenza di un poeta che tutto il mondo ha ammirato e ammira, colui che insieme a Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio compone le tre Corone Fiorentine ed è considerato un pilastro della lingua italiana; eppure, quasi chiunque ricorda a memoria, anche a distanza di tanti anni, almeno qualche terzina della sua opera più famosa, il poema la Divina Commedia.

Le celebrazioni che ricorrono quest’anno in occasione dei 700 anni dalla morte del poeta hanno toccato le più erudite e approfondite declinazioni possibili in un tributo più che doveroso: si aggiunge ora un tassello – prezioso, è proprio il caso di dirlo – grazie appunto al Museo del Bijou.

È così che le gemme citate in diversi passaggi della Divina Commedia prendono vita nei più iconici e originali bijou americani dagli Anni Quaranta ai Settanta, firmati da nomi prestigiosi quali Kenneth Jay Lane, Miriam Haskell, Pell, Trifari, Krementz: ne è nato un racconto inedito e un curioso incrocio tra i gioielli e i versi di Inferno, Purgatorio e Paradiso. Leggi tutto

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