Hôtel Barrière Le Majestic e il sogno di un inverno vista mare

Amo molto l’autunno: mi sono sempre piaciuti i suoi colori, mi è sempre piaciuto camminare sui tappeti di foglie gialle e rosse, mi è sempre piaciuta l’atmosfera un po’ ovattata e intima che questa stagione porta con sé.
Apprezzo perfino l’abbigliamento autunnale, quei capi morbidi che mi fanno sentire coccolata, né troppo scoperta come mi sento d’estate né troppo imbacuccata come avviene invece d’inverno.
Non sopporto invece l’inverno: appena l’aria autunnale inizia a lasciare il passo al primo gelo invernale… io mi sento morire e provo la voglia di scappare.
Dove? Al mare, che domanda! La mia passione per il mare è enorme e sono tra coloro che amano il grande fratello blu in qualsiasi stagione e in qualsiasi condizione atmosferica: a qualcuno il mare d’inverno mette malinconia, ma a me no, per me il mare è vita, sempre, 365 giorni all’anno e anche 366 se è bisestile.
Prendete, per esempio, quello che mi è successo venerdì: ho preso un treno per andare a Lucca per una riunione di lavoro e (malauguratamente, non lo farò mai più) ho scelto un treno Intercity che ha percorso tutta la costa ligure prima di arrivare in Toscana. Mi sono venuti i capelli bianchi sia per la lentezza sia per il vergognoso ritardo (quasi 50 minuti) del treno, ma di una cosa sono stata felice: poter godere del meraviglioso panorama offerto dal mare con l’aiuto di una stupefacente giornata, tiepida e soleggiata nonostante si avvicini ormai la fine di ottobre. Che meraviglia! Il cuore mi si è riempito di tutto quel blu (nonostante dentro di me crescesse un rancore infinito verso Trenitalia).
E così, oggi, in una domenica di (parziale) relax, mi è venuta voglia di raccontarvi di un’esperienza vissuta un paio di settimane fa: durante un pranzo al bellissimo Four Seasons di Milano (una delle oasi felici della mia città), mi è stato presentato il programma invernale di un altro bellissimo hotel situato in Costa Azzurra.
L’Hôtel Barrière Le Majestic si trova a Cannes e gode di una posizione invidiabile, proprio sul mare: grazie a un’offerta che va dal 1° novembre 2015 al 31 marzo 2016, è possibile programmare un inverno vista mare.
Il Barrière Le Majestic offre infatti un’interessante possibilità: tutte le prenotazioni relative a una camera vista città godranno di upgrade gratuito in camera vista mare (con esclusione dei periodi di congressi e festival). L’impatto economico non è indifferente, ve l’assicuro.
Se come me siete degli amanti del mare e in particolare della Costa Azzurra, questa è un’ottima occasione, un regalo da fare e da farsi: tra l’altro, il clima di questa zona è generalmente mite anche d’inverno.
Ne sono una dimostrazione certi manifesti d’epoca che proclamavano “l’inverno supera l’estate in Costa Azzurra” oppure le parole di Paul Morand, scrittore e diplomatico che di Cannes diceva “una delle più felici invenzioni dell’uomo in collaborazione con gli Dei dell’Antichità che si sono ritirati a vivere sulla Croisette”.
Al Barrière Le Majestic, la magia permanente di Cannes si può assaporare grazie alle finestre e ai balconi affacciati sul Mediterraneo, godendo della luminosità del cielo, dell’azzurro del mare, delle file di palme presenti da oltre un secolo e mezzo, della vista sul Massiccio dell’Esterel e sulle Isole di Lérins, autentiche perle della baia.
Tra l’altro, dopo la realizzazione nel 2010 dell’ala ovest, l’albergo ha completato il restyling delle camere e dei bagni per aggiungere un tocco di modernità a un palazzo centenario, fiore all’occhiello del savoir-faire alla francese in tema di accoglienza.
Ora, io non vorrei apparire troppo sfacciata, ma se (mio marito) qualcuno (più discreto…) leggesse questo piccolo post e lo collegasse al fatto che il mio compleanno cade proprio durante questo periodo di offerte e visto che quel qualcuno ben conosce la mia avversione per l’inverno, avversione inversamente proporzionale al mio amore per il mare… non so, ecco, un salto a Cannes potrebbe essere un cadeau particolare (e apprezzato).
Come si dice? A buon intenditore poche parole 😉

Manu

Se volete saperne di più (o se volete anche voi che la vostra metà ne sappia di più), qui trovate il sito del Barrière Le Majestic e qui la pagina Facebook.

Qui sotto trovate la gallery con le foto che ho realizzato alla presentazione presso il Four Seasons Hotel di Milano: nell’ultima foto, ci sono Barbara Lovato e Frédéric Meyer (rispettivamente Responsabile Ufficio Stampa e Direttore di Atout France Italia) con Fabienne Buttelli (Responsabile Ufficio Stampa Hôtel Barrière Le Majestic).

Piccola fuga in Costa Azzurra tra Biot e Nizza

Una cosa che mi piace fare è guardare ciò che conosco e che mi è familiare da un differente punto di vista.

Per questo non mi stanco mai, per esempio, di tornare in alcuni luoghi che amo: sono sicura che, ponendomi nei loro confronti con mente e cuore aperti, troverò sempre nuovi modi di viverli. E poi penso che, pur conoscendo bene un posto, c’è sempre qualcosa che ci sfugge e questo vale anche per la città o il paese nella quale viviamo: esiste sempre una prospettiva diversa attraverso la quale vedere cose, persone e luoghi.

E così, quando sono stata invitata per un tour in Costa Azzurra, ho accettato con grande entusiasmo: nonostante conosca abbastanza bene quella zona, ero certa che avrei avuto l’opportunità di fare nuove scoperte e così, infatti, è stato.

Una delle scoperte principali di questo piccolo viaggio è stata la cittadina di Biot, incantevole perla che si trova tra Nizza e Cannes, a pochi minuti dal blu intenso del Mar Mediterraneo. Leggi tutto

Ricordi dell’estate 2014: parte 4, Manu versus Francia

L’aspettavo non con gioiosa trepidazione bensì con timore e infine è arrivata: la neve. Ebbene sì, sabato mattina mi sono alzata e, guardando fuori dalla finestra, sono rimasta a bocca aperta: nevicava. Aiuto!

Non è un mistero che io non ami l’inverno e che ami ancora di meno la neve, soprattutto in città. Capisco che esulti chi è in montagna e sono felice per costoro, lo giuro, ma non mi convincerete mai sul fatto che la bianca amica sia bella anche in luoghi come Milano dove diventa subito grigia e crea solo un inenarrabile pantano.

Avevo dunque bisogno di escogitare velocemente un piano B, pensare a qualcosa che mi distogliesse dalla neve e dal terrore che si accumulasse. Atteggiamento classico, insomma: quando siamo in una posizione scomoda, quando sperimentiamo qualcosa che non ci fa a sentire a nostro agio, la reazione più facile e immediata è quella di pensare a qualcosa che ci riporti alla nostra comfort zone.

E, pensando a ciò che per me poteva essere una buona comfort zone, è stato istintivo e naturale tirare fuori gli ultimi ricordi di quest’estate: io, turista (quasi) per caso, in giro per la Francia. Momenti che hanno catturato la mia attenzione durante le scorribande tra Moulins, la Bretagna, Parigi, Lione, Menton e Sospel.

Ecco perché il post si chiama Manu versus Francia.

Chi ha vinto? Direi lei, la Francia: come capita ogni volta, è riuscita nuovamente a mettermi K.O. con la sua bellezza. Leggi tutto

100 happy days: parte 3, ho vinto la sfida con me stessa

Ultimamente ho spesso in mente un vecchio adagio che dice “un dolore condiviso è dimezzato, mentre la felicità condivisa è raddoppiata”.

Più passa il tempo e più mi accorgo che è proprio così, come in una sorta di osmosi. Anche per questo mi è piaciuto partecipare al gioco 100 happy days, perché mi sono resa conto che aver condiviso i miei momenti felici ha fatto bene a me e talvolta perfino anche ad altre persone.

Alla fine ce l’ho fatta, sono arrivata al mio centesimo giorno felice: in cosa consiste il gioco-sfida? Nel trovare in ogni giorno un momento che ci abbia resi felici, rappresentandolo attraverso una foto da condividere sui social network.

Sapete, 100 happy days non mi ha affatto delusa in quanto l’ho affrontato – credo – con le aspettative giuste: non credevo, infatti, che mi avrebbe cambiato la vita, mi aspettavo solo un buon esercizio. Così è stato: come ho già scritto in precedenza, se facciamo attività fisica per rendere il nostro corpo più tonico e scattante, perché non fare altrettanto col buonumore e l’ottimismo, perché non allenare anche loro?

Oggi sono ancora più convinta che sia cosa utile e credo che il giochetto mi abbia insegnato alcune cose utili: essere più comprensiva con me stessa, darmi tregua, perdonarmi un po’ di più, tormentarmi di meno, non imputarmi sempre tutte le colpe, tirare il fiato. Leggi tutto

Ricordi di sale e di mare: Menton, Roquebrune-Cap-Martin, Éze

La sera di Natale, dopo aver trascorso la giornata coi nostri cari, Enrico e io ci siamo fermati sul divano, per regalarci un momento di relax prima di andare a dormire. Abbiamo acceso la tv, girovagando per i canali. Siamo rimasti ipnotizzati davanti a un documentario, non ricordo nemmeno più su quale rete: ciò che conta è che parlava della Polinesia e in particolare della coltivazione della perla nera. So che molte persone, in questo periodo, sognano – giustamente – la settimana bianca, le montagne, la neve, il fuoco nel caminetto, la cioccolata calda: non ci posso far nulla se, indipendentemente dalla stagione, per me la meta da sogno è sempre e comunque il mare. Non mi importa la stagione, non mi importa di latitudine e longitudine, non mi importa se ci sia il sole o se tiri tempesta, non mi importa se siano i mari caldi o le fredde scogliere del nord: io al mare ci starei ogni giorno della mia vita.

E così mi sono ritrovata a pensare: quand’è l’ultima volta che sono stata al mare? È stato a settembre, un week-end in Francia, in Costa Azzurra, tra Menton, Roquebrune-Cap-Martin ed Éze. La motivazione ufficiale? Il modellismo: abbiamo approfittato del fatto che Enrico dovesse partecipare a un concorso. Come ho spiegato in una precedente occasione, la mia adorata metà fa parte dell’AMIS, ovvero l’Associazione Milanese di Uniformologia, del Soldatino e del Figurino Storico: è un appassionato collezionista nonché pittore di figurini storici e fantasy. La motivazione ufficiosa? Ritagliarci ancora qualche giorno al mare e in Francia, paese che noi amiamo molto e che negli anni abbiamo girato in lungo e in largo. Non ci dispiace mai avere una scusa per tornarci. Leggi tutto

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